Leit motiv principale dell'esposizione sarà la linea, che nella produzione dei tre artisti domina proponendosi in modalità differenti, dalle linee astratte e spezzate di Vine che evolvendo dal writing suggeriscono forme astratte, a quelle morbide che si organizzano in forme animate ed animali di Fresh che si apre ad un dialogo continuo tra linea e colore, per arrivare a Kraser che ci propone un naturalismo prorompente ed onirico che unisce in maniera folle ma coerentissima aspetti della grafica fiamminga medioevale con figure tratte da un futuro immaginario ma possibile. La linea, viene intesa dai tre artisti anche in un senso filosofico, come quell'essenza che accomuna ciascun intelletto del genere umano, la linea di Fibonacci, che è geometria aurea ma anche perfezione che si incarna nella natura, da questo la scelta del titolo "Geomorfismi" come se ogni creazione artistica potesse diventare a sua volta creatura viva a tutti gli effetti e far parte della terra, l'arte diventa così emergenza significativa, un modo per mostrare ma anche per spiegare il mondo.

Luigi “VINE” Semeraro nato a Varese nel 1978 è street artist e product e interior designer. Inizia la sua carriera artistica come writer a metà negli anni 90, dipingendo esclusivamente con gli spray per molti anni. Succesivamente, grazie alla nascita della street art, sente uni forte stimolo creativo che lo porta ad ampliare e diversificare la sua ricerca stilistica mixando le tecniche di pittura. La sua ricerca lo porta ad estremizzare il concetto più classico di writing attraverso nuove e personali strade espressive, elaborando dinamismi di geometrie complesse che compongono le lettere del suo nome.
Attualmente divide la propria produzione tra l'attività di designer e quella di street artist arricchendo il proprio percorso progettuale e artistico traendo ispirazione dall'interessante mix dei due settori.

reFRESHink (Giovanni Magnoli) è nato ad Arona nel 1971. Ottenuto il diploma alla Scuola di Grafica, lavora inizialmente come serigrafo, specializzandosi nel settore. In seguito intraprende l’avventura di freelance dedicandosi alla progettazione grafica, al web design, alle decorazioni, all’illustrazione e alla fotografia. Ma il vero slancio creativo risale ai primi anni ’90, quando si avvicina alla tecnica del writing, e inizia (per non smettere più) a eseguire graffiti.
Negli anni reFRESHink ha maturato un peculiare stile, sfidando e oltrepassando gli stilemi classici del graffito (lettere, personaggi, puppet) alla ricerca di linguaggi iconografici più complessi e stratificati. Tecnicamente, al consueto spray affianca interventi a pennello attingendo talvolta all’esperienza serigrafica. L’esperienza vissuta lavorando in luoghi abbandonati lo porta a dipingere - reinterpretandoli - soggetti che traggono ispirazione dal mondo naturale. Al 2009 risale il suo primo “gallo”, ormai riconoscibile insieme agli altri suggestivi animali dipinti a colori sgargianti, colature, materia densa, ai quali l’artista giustappone elementi formali, figure geometriche e scritte. Sguardi fieri, espressioni talvolta aggressive e mai dimesse e formati monumentali paiono volerci fare riflettere sul nostro “essere umani”.

Kraser è un artista e disegnatore grafico nato a Cartagena (España) nel 1977. Ha studiato nella scuola di arte di Murcia nel 2000 en el 2009 si è trasferito a Milano dove attualmente risiede.
Fin da giovane comincia a sentirsi attratto dalla pittura e, proprio per la sua giovane età, i suoi primi passi si sviluppano nel mondo della Street Art. Kraser ha partecipato a numerose esposizioni d’arte nazionali ed internazionali; ha realizzato “Live painting” in infinità di festival; e’ stato pubblicato in numerosi libri e riviste ed ha curato diversi festival ed esposizioni.
Il lavoro di Kraser è influenzato dai diversi movimenti artistici; la pintura classica, Surrealismo e Lowbrow tra gli altri. Anche il suo lavoro é influenzato dalla societá attuale e dal mondo dei sogni. In conseguenza a ciò il suo lavoro è pieno di concetti ironici ed onirici creati per trasmettere emozioni, lasciando allo spettatore lo sviluppo della sua propria interpretazione. Fin dal principio e attraverso tutta la sua opera, si genera una linea di lavoro dove quasi sempre sono presenti le “Lettere” come un linguaggio proprio.