In “Per pochi indizi ... giallo”, la vita, grande romanzo noir, traspare con le

proprie passioni, gli amori, le gelosie, le vendette, per “pochi indizi”,

lasciandosi appena intravedere da una campitura traslucida di giallo. La

superficie satura di luce è un potente schermo che esercita un’influenza

diretta sull’anima, ha il potere di alterare le nostre percezioni. E’ come se

l’artista avesse sprigionato fuori tutta la propria interiorità, splendendo in

giallo. Rudolf Steiner lo chiama, Splendore dello Spirito. Quando lo spirito si

manifesta non può far altro che risplendere nel giallo, nella gioia e per

manifestarsi deve brillare, irradiarsi verso l'esterno, deve come un astro,

illuminare l'uomo. Linares, non a caso ha scelto questo colore per dar corpo

al proprio spirito, materializzandolo al centro, nella sua massima intensità e

man mano sfumandolo all'esterno come una forza centrifuga che parte dal

centro e si irradia al mondo.

Il colore è una componente fondamentale delle arti figurative, non solo come

mezzo espressivo e indispensabile mezzo di comunicazione, ma anche per

le sue profonde implicazioni simboliche.

È la fase aurea della parabola artistica di Linares, l’apice della sua ricerca.