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Francesco Verio / Tonino Liberati – Stabilità = Inquietudine. Faglie e “sedute” vere e inventate
Pittura e scultura quindi come tentativo di imprigionare l’apprensione, la sedia rappresentando il punto di affidamento permanente di “sè” a quelle certezze.
Comunicato stampa
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L’esposizione suggerisce il tema “umano” della convivenza pacifico-conflittuale tra “dislivellamenti” reali e immaginari, il tema della frattura terrestre rappresentando una sorta di “mancamento”, di “rottura” nel percorso di comprensione razionale.
Ecco allora da una parte la registrazione inquietante di quel dato, dall’altra l’incertezza riscattata da “volute” instabilità, rivisitazioni oniriche, risposte-proposte del fare artistico esorcizzate da un pragmatico percorso di sgomenti=certezze.
Pittura e scultura quindi come tentativo di imprigionare l’apprensione, la sedia rappresentando il punto di affidamento permanente.
Pittura, scultura e sedute vere e inventate: dalla sedia borghese di Michael Thonet (anni Settanta dell‘800) alla risposta italiana della Floreale con la sedia “leggera” di Chiavari (‘900), dalla Secessione Romana (sgabello di Vittorio Grassi-1908) al Bauhaus (sedia di Marcel Breuer in tubolare e braccioli in “plastica”), dalla produzione italiana in tubolare e seduta in gomma (anni Quaranta-Cinquanta) e in “plastica” stampata (anni Sessanta) alla Sedia “dondolante” (anni Settanta) e alla sedia pop-art “Proposta di Pollaio” (anni Novanta del secolo scorso)."
[Francesco Tetro]
Ecco allora da una parte la registrazione inquietante di quel dato, dall’altra l’incertezza riscattata da “volute” instabilità, rivisitazioni oniriche, risposte-proposte del fare artistico esorcizzate da un pragmatico percorso di sgomenti=certezze.
Pittura e scultura quindi come tentativo di imprigionare l’apprensione, la sedia rappresentando il punto di affidamento permanente.
Pittura, scultura e sedute vere e inventate: dalla sedia borghese di Michael Thonet (anni Settanta dell‘800) alla risposta italiana della Floreale con la sedia “leggera” di Chiavari (‘900), dalla Secessione Romana (sgabello di Vittorio Grassi-1908) al Bauhaus (sedia di Marcel Breuer in tubolare e braccioli in “plastica”), dalla produzione italiana in tubolare e seduta in gomma (anni Quaranta-Cinquanta) e in “plastica” stampata (anni Sessanta) alla Sedia “dondolante” (anni Settanta) e alla sedia pop-art “Proposta di Pollaio” (anni Novanta del secolo scorso)."
[Francesco Tetro]
11
ottobre 2014
Francesco Verio / Tonino Liberati – Stabilità = Inquietudine. Faglie e “sedute” vere e inventate
Dall'undici al 26 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
SPAZIO COMEL
Latina, Via Neghelli, 68, (Latina)
Latina, Via Neghelli, 68, (Latina)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 18:00 - 20:00
Vernissage
11 Ottobre 2014, 18:00
Autore
Curatore