Le opere in mostra sono il risultato pittorico di un viaggio all'interno dell'universo psicologico ed emotivo femminile dell'artista che senza falsi pudori mette a nudo tutta la natura selvaggia, la forza potente degli istinti creativi e non, della psiche femminile.
Uno sguardo interiore senza veli, senza filtri ne indulgenze che ripercorre tutti gli itinerari emotivi dell'io, tra eros, sofferenza, inquietudine, passione creativa e sapere ancestrale attraverso figure archetipe mitiche e leggendarie e immagini dal taglio fotografico che inquadrano ed esibiscono dettagli, ma anche 'smembramenti' del corpo della donna che ne è unica protagonista. Il corpo femminile in questo affresco di immagini diventa territorio di conflitti interiori, tempeste emotive che diventano grida feroci e pianti liberatori, ma anche viaggi funambolici e cadute senza reti. La pittura si smaterializza in fondi astratti dipinti con le mani senza l'utilizzo del pennello per imprimere una forza emotiva che non ha 'intermediari'; le mani impastano e stendono l'amalgama di colori in un processo istintivo, impulsivo e passionale che non ha intermediari ne teorizzazioni. Una pittura automatica che traduce l'emozione senza preconcetti o revisioni razionali. Anche il corpo nel percorso emotivo e nella ricerca pittorica si smaterializza in tutta la fragilità e fugacità della vita umana