Antonio Fumagalli al mimumo MICROMUSEOMONZA

La verità/The truth
settembre-ottobre 2014
Tema: Mani, mani, mani… Mani protese verso la verità, verso la luce, alla ricerca di senso… di assoluto.
L'eterna ricerca umana di uno scopo, dell'agognata luce che rischiari il nostro cammino. Una luce verso cui protendere le nostre forze, le nostre energie, i nostri sensi… la nostra intera fisicità!
Bramosia, speranza, amore, fatica, gioia e dolore… tutto con le nostre mani…
Soggetto e materiali: Installazione.
Pelle cucita e lavorata a mano su supporto in plastica, lampada a globo satinata. Dimensioni totali: 50x50x95h cm circa.

Chiodo fisso/ A bee in one's bonnet
luglio-agosto 2013
Tema: Come barche in mezzo al mare.
Siamo esseri smarriti, sperduti in questa vita cui ognuno cerca di dare una direzione, un significato… un senso. Impresa ardua e rischiosa che contempla anche il naufragio o, alla stregua dell'epico Ulisse, il rischio concreto di subire il fascino di moderne, e antiche, sirene incantatrici: droga, alcool… sesso.
Materiali: Pelle cucita e lavorata a mano su supporto in legno diametro 100cm.

Note biografiche:
Antonio Fumagalli è un artista autodidatta che affianca all’attività creativa l’insegnamento e la professione.
Laureato in architettura, da sempre cerca di conciliare le tre attività proponendo un’interazione, o contaminazione, tra i tre ambiti, che gli ha permesso di sperimentare e successivamente creare un approccio all’arte e uno stile personale che ha come tratto distintivo l’uso di un materiale antichissimo ma assolutamente innovativo in campo artistico: la pelle.
Ha iniziato a creare con i materiali più svariati. Materiali nobili o meno nobili: dalle tempere all’olio allo smalto, direttamente su tavola di legno, invece che su tela, fino ad una tecnica mista che fonde vernice, traspirante, smalto, carboncino, plastica e vetro.
Poi l’artista ha conosciuto la pelle e ne ha scoperto le enormi potenzialità creative.
La pezza di pelle non più usata come semplice materiale di supporto per borse, cinghie ecc., ma come strumento d’espressione, alla stregua dei colori ad olio per il pittore o del marmo per lo scultore.
La pelle, che per l’artista, dona una percezione visiva e soprattutto tattile, unica e irripetibile è un materiale caldo, morbido e avvolgente, di un’elasticità peculiare che non ha eguali in nessun altro materiale e che lo rende quasi vivo.
Se si osserva poi qualunque pezza di pelle si nota la forte contrapposizione tra le sue due facce: quella esterna, il fiore, attraente, accattivante, molto più bella e curata di quella interna, lo strato reticolare, detto anche carne, ramificata, grezza, quasi usurata. Questo dualismo ha affascinato e conquistato l’artista aprendogli nuovi campi di sperimentazione ed espressione.
Dal 2010 tutte le sue opere sono interamente in pelle. Pelle tagliata, cucita e lavorata a mano su vari supporti.
Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero. E’ tra gli artisti in permanenza presso la Weart Gallery di Uboldo, Saronno (Va).

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