Per Marco Roni e Mariateresa Mancini dipingere con l’acquarello significa accompagnare le proprie esperienze con sottile sensibilità artistica. E’ una pittura figurativa dalla forte carica emotiva, colma di ricordi, pensieri, sensazioni e grande intimità.
Nelle loro opere sono presenti dosate trasparenze e policromie costanti, dai toni del blu, al verde ai viola, secondo una tavolozza che si sviluppa non solo da un’osservazione diretta ma anche dalla ricerca costante della mente e del cuore.
Nascono così paesaggi dallo spazio urbano indefinito, dai toni monocromatici, dove la figura umana è spesso sola, isolata nel proprio essere, malinconica e romantica. Si sente la pioggia cadere, o il sole riscaldare…. le emozioni corporee arrivano alla mente.
Appunti visivi di viaggio, paesaggi e immagini scolpite nella memoria visiva di un ricordo “en plein air”.
La luce, i profumi, i dati sensoriali di una natura ancora generosa che si fa osservare nello splendore dei suoi colori vivaci, che si mostra nei soggetti più semplici di una campagna che tende a scomparire intorno a noi.
I ritratti, quasi introspettivi, sono volti che affiorano dalla mente, fotografie di una vita che scorre.
Le figure umane, meravigliose, sono colte nel loro aspetto indefinito, nell’attimo del movimento: un’istantanea sospesa nello spazio che rapisce il suo divenire.
La mostra vuole essere un omaggio alla tecnica artistica che Marco e Mariateresa trattano sapientemente, nella costante ricerca di espressioni emozionali; ma soprattutto un omaggio alla vita che ogni giorno si propone davanti ai loro occhi. (Alessandra Paolucci)