Gli animali di Massimo Caccia sono paradigma dell’umanità più varia, proposti in situazioni sospese pronte a qualunque happy end lo spettatore voglia intuire, in bilico tra sogno e realtà, vestiti degli oggetti del quotidiano e della tradizione Italiana. Volutamente escono dal campo visivo, e l’impossibilità di vederli nella loro interezza è uno stratagemma compositivo che sottolinea la difficoltà di comprendere pienamente la vita, così complessa e intricata eppure ricca di situazioni inattese e sorprendenti.
Colore e sapore della tradizione caraibica nelle accumulazioni di Josè Demetrio Pena, ma nulla cambia…il gioioso caos delle sue macchine, delle barche compresse in bus o in televisori (metafora del moderno altrove), parlano sì del viaggio e della possibilità di nuove vite, ma anche di transiti contemporanei in cui ogni mondo è paese, del valore della convivialità come recupero del sapore di tradizione e cultura e dunque dello stare insieme come stimolo ad andare avanti.
Una moderna Arca di Noè per un diluvio di emozioni! Tutti qui!

Massimo Caccia
Nato a Desio nel 1970 dove vive e lavora, nel 1992 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e a partire dal 1995 avvia la sua attività espositiva. Tra le principali mostre collettive in spazi pubblici sono da citare nel 2014 Italian wave con Colossi Arte Contemporanea, nel 2013 XXxXX a Milano, Studio D’Ars; nel 2011 Talk so Loud, al Museo delle Industrie e del Lavoro, Saronno; nel 2010 Mondo Fluido presso Spazio Oberdan a Milano; e prima ancora, POPinvaderz presso Mondopop a Roma, Toysinxland in occasione di Lucca comics a Lucca e MTV Toys, a Milano. Tra le principali personali recenti nel 2013 Pets a ZOO, Bologna, nel 2012 Tilt a Pietrasanta; nel 2008 Still a Milano, nel 2007 Happiness 2 a Kufstein (Austria) e nel 2006 la sua presenza al BABELFestival Atene.
Josè Demetrio
Nasce a Dajabòn- Repubblica Domenicana nel 1971. Nel 1992 entra all’accademia delle Belle Arti di Santo Domingo, dove nel 1997 si laurea a pieni voti e si specializza in pittura nel 1999. Fino al 2001 è professore dell’Accademia dove si è laureato. Nel 2001 si trasferisce in Italia a Reggio Emilia e nel 2004 viene invitato a partecipare alla realizzazione dell’opera Whirls and Twirls che l’artista americano Sol Lewitt progetta per la sala di lettura della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. In questi anni i suoi lavori vengono presentati in molte fiere nazionali ed internazionali con la galleria Bonioni Arte, dove presenta due personali nel 2005 e nel 2009. Nel 2011 la personale “The Last Green” all’Arts Hotel di Bolzano e la collettiva d’arte latino-americana presso la galleria Bertrand Kass a Innsbruck (Austria). Nel 2012 inaugura “Sognando quell’America” mostra personale presso ForzaImpresa, a Reggio Emilia.