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Paolo Mayol – Altrove
La scultura di Mayol è pervasa di ricordi, visioni, desideri, che hanno radici nelle passioni universali e, nell’interpretazione dell’artista, assumono sembianze simboliche, emblematiche
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Altrove
sculture di Paolo Mayol
a cura del Prof. Claudio Strinati
Sala Santa Rita 14 dicembre 2014 – 11 gennaio 2015
Inaugurazione sabato 13 dicembre 2014 ore 17.30
Volano dunque le immagini della nuova e bellissima esposizione, vola la donna-aquila, vola
la donna-colomba e l’artista ci parla, attraverso queste sue figure inquiete e serene nello
stesso tempo, di quell’Altrove cui aspira il suo sentimento.
Così Claudio Strinati, curatore della mostra, descrive le opere di Paolo Mayol, esposte negli spazi
della Sala Santa Rita dal prossimo 14 dicembre fino all’11 gennaio 2015.
La scelta dei soggetti, che pure sono rappresentativi della produzione artistica di Mayol, è stata
filtrata e guidata dallo spazio che accoglie questa mostra.
Il dialogo continuo con questo luogo, che conserva l’afflato sacro di un progetto di devozione,
rilancia ed amplia le tematiche proposte, conferisce loro un movente e ne rivela i contorni e il
contenuto, portandole Altrove, dove è sacro ciò che appartiene all’Uomo.
Le opere richiamano l’idea che attribuisce ali alle figure spirituali.
Alcune figure sono cariche di simbologie oniriche. Esse non disvelano l’essenza materiale di ciò che
è ma un quid più intimo e universale, manifestando l’intenzione di sondare ciò che, tolte le
sovrastrutture imposte dalle convenzioni e dalla cultura, ci accomuna nel profondo, differenti gli
uni dagli altri, unici, ma di identica sostanza.
Altrove è “dove” e, insieme, è “come” la ricerca interiore si concretizza.
È ciò che si può esprimere con la danza, con la poesia, con la musica, con le arti visive, per dare
apparenza e materia ai percorsi delle emozioni.
La scultura di Mayol è pervasa di ricordi, visioni, desideri, che hanno radici nelle passioni universali
e, nell’interpretazione dell’artista, assumono sembianze simboliche, emblematiche.
Hanno ali come il sogno, sono antiche e anticipatrici come la fantasia, si materializzano
nell’irrazionale, per raggiungere l’anima, per toccare l’intoccabile, per andare oltre.
Spesso, però, chi ha ali trova gabbie: per non permettergli di andare via libero, per averne il
controllo, per dominarne quelle virtù che l’aguzzino geloso non possiede.
Le sensazioni vitali di libertà, di respiro, di emozioni che dovrebbero essere di ciascuno e di tutti,
trovano adito, allora, nella creatività, per rifugiarsi altrove.
Concludendo con le parole di Claudio Strinati: il suo dominio è quello del bronzo forgiato con la
tecnica antica e mirabile della cera persa. Mayol, anzi, in tal senso è netto e perentorio. Non può
pensare l’immagine al suo livello di perfettibilità, infatti, se non così. Ma il maestro è anche un
formidabile disegnatore, nonché un prolifico autore di incisioni pregevoli che ne propagano il
linguaggio con immediatezza.
Paolo Mayol nasce nel ’52 a Napoli. Vive e lavora in provincia di Roma.
Ha studiato a Napoli al Teatro San Carlo, al Liceo Artistico, alla Scuola di Belle Arti – sezione di
scultura. E’ stato ospite dell’atelier della Scuola Superiore d’Arte di Randwick, in Australia. Si è
specializzato in tecniche di incisione d’arte all’Istituto Nazionale per la Grafica della Calcografia
Nazionale a Roma. Ha esposto in Italia e all’Estero, spaziando dal disegno alle incisioni, dai quadri
all’assemblaggio di materiali. La scultura è, però, il suo vero terreno di battaglia, un vero scontro
fisico con le materie: stagno, legno, ferro, pietre e metalli, come il bronzo a cera persa, che piega a
forme eteree e ardite. Ha ottenuto importanti riconoscimenti e vinto concorsi d’arte,
aggiudicandosi anche la realizzazione di opere monumentali.
E’ stato spesso citato dai media e annovera importanti recensioni critiche.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale –
Dipartimento Cultura in collaborazione con il Touring Club italiano e con il supporto organizzativo di Zètema
Progetto Cultura.
La Sala Santa Rita, originariamente Chiesa di Santa Rita da Cascia, è un edificio barocco a pianta ottagonale
sito di fronte al Teatro di Marcello. Fu realizzata intorno al 1653 nei pressi della scalinata dell’Aracoeli su
progetto dall’architetto Carlo Fontana, che per la sua facciata studiò particolari accorgimenti prospettici per
una percezione diagonale anziché frontale. Nel 1928 la piccola chiesa venne smontata e solo nel 1937-40 fu
ricostruita nello spazio attuale.
Dal 2004 la Sala è stata aperta al pubblico con una programmazione che spazia dalle mostre di fotografia,
illustrazione, pittura e fumetto alle installazioni, i convegni e gli spettacoli dal vivo.
Link da cui scaricare le foto:
https://drive.google.com/folderview?id=0BxHrE3xgnc5_T2ZEeGk3UDZBUE0&usp=sharing
Sala Santa Rita
via Montanara (adiacenze piazza Campitelli).
Orario di apertura: martedì -sabato ore 15.00-19.00; domenica 9.30-13.30; lunedì chiuso
Chiuso 24,25,26,31 dicembre 2014 e 1 gennaio 2015
Info: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.culturaroma.it
www.comune.roma.it/cultura
www.salasantarita.culturaroma.it
I NGRESSO LIBERO
sculture di Paolo Mayol
a cura del Prof. Claudio Strinati
Sala Santa Rita 14 dicembre 2014 – 11 gennaio 2015
Inaugurazione sabato 13 dicembre 2014 ore 17.30
Volano dunque le immagini della nuova e bellissima esposizione, vola la donna-aquila, vola
la donna-colomba e l’artista ci parla, attraverso queste sue figure inquiete e serene nello
stesso tempo, di quell’Altrove cui aspira il suo sentimento.
Così Claudio Strinati, curatore della mostra, descrive le opere di Paolo Mayol, esposte negli spazi
della Sala Santa Rita dal prossimo 14 dicembre fino all’11 gennaio 2015.
La scelta dei soggetti, che pure sono rappresentativi della produzione artistica di Mayol, è stata
filtrata e guidata dallo spazio che accoglie questa mostra.
Il dialogo continuo con questo luogo, che conserva l’afflato sacro di un progetto di devozione,
rilancia ed amplia le tematiche proposte, conferisce loro un movente e ne rivela i contorni e il
contenuto, portandole Altrove, dove è sacro ciò che appartiene all’Uomo.
Le opere richiamano l’idea che attribuisce ali alle figure spirituali.
Alcune figure sono cariche di simbologie oniriche. Esse non disvelano l’essenza materiale di ciò che
è ma un quid più intimo e universale, manifestando l’intenzione di sondare ciò che, tolte le
sovrastrutture imposte dalle convenzioni e dalla cultura, ci accomuna nel profondo, differenti gli
uni dagli altri, unici, ma di identica sostanza.
Altrove è “dove” e, insieme, è “come” la ricerca interiore si concretizza.
È ciò che si può esprimere con la danza, con la poesia, con la musica, con le arti visive, per dare
apparenza e materia ai percorsi delle emozioni.
La scultura di Mayol è pervasa di ricordi, visioni, desideri, che hanno radici nelle passioni universali
e, nell’interpretazione dell’artista, assumono sembianze simboliche, emblematiche.
Hanno ali come il sogno, sono antiche e anticipatrici come la fantasia, si materializzano
nell’irrazionale, per raggiungere l’anima, per toccare l’intoccabile, per andare oltre.
Spesso, però, chi ha ali trova gabbie: per non permettergli di andare via libero, per averne il
controllo, per dominarne quelle virtù che l’aguzzino geloso non possiede.
Le sensazioni vitali di libertà, di respiro, di emozioni che dovrebbero essere di ciascuno e di tutti,
trovano adito, allora, nella creatività, per rifugiarsi altrove.
Concludendo con le parole di Claudio Strinati: il suo dominio è quello del bronzo forgiato con la
tecnica antica e mirabile della cera persa. Mayol, anzi, in tal senso è netto e perentorio. Non può
pensare l’immagine al suo livello di perfettibilità, infatti, se non così. Ma il maestro è anche un
formidabile disegnatore, nonché un prolifico autore di incisioni pregevoli che ne propagano il
linguaggio con immediatezza.
Paolo Mayol nasce nel ’52 a Napoli. Vive e lavora in provincia di Roma.
Ha studiato a Napoli al Teatro San Carlo, al Liceo Artistico, alla Scuola di Belle Arti – sezione di
scultura. E’ stato ospite dell’atelier della Scuola Superiore d’Arte di Randwick, in Australia. Si è
specializzato in tecniche di incisione d’arte all’Istituto Nazionale per la Grafica della Calcografia
Nazionale a Roma. Ha esposto in Italia e all’Estero, spaziando dal disegno alle incisioni, dai quadri
all’assemblaggio di materiali. La scultura è, però, il suo vero terreno di battaglia, un vero scontro
fisico con le materie: stagno, legno, ferro, pietre e metalli, come il bronzo a cera persa, che piega a
forme eteree e ardite. Ha ottenuto importanti riconoscimenti e vinto concorsi d’arte,
aggiudicandosi anche la realizzazione di opere monumentali.
E’ stato spesso citato dai media e annovera importanti recensioni critiche.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale –
Dipartimento Cultura in collaborazione con il Touring Club italiano e con il supporto organizzativo di Zètema
Progetto Cultura.
La Sala Santa Rita, originariamente Chiesa di Santa Rita da Cascia, è un edificio barocco a pianta ottagonale
sito di fronte al Teatro di Marcello. Fu realizzata intorno al 1653 nei pressi della scalinata dell’Aracoeli su
progetto dall’architetto Carlo Fontana, che per la sua facciata studiò particolari accorgimenti prospettici per
una percezione diagonale anziché frontale. Nel 1928 la piccola chiesa venne smontata e solo nel 1937-40 fu
ricostruita nello spazio attuale.
Dal 2004 la Sala è stata aperta al pubblico con una programmazione che spazia dalle mostre di fotografia,
illustrazione, pittura e fumetto alle installazioni, i convegni e gli spettacoli dal vivo.
Link da cui scaricare le foto:
https://drive.google.com/folderview?id=0BxHrE3xgnc5_T2ZEeGk3UDZBUE0&usp=sharing
Sala Santa Rita
via Montanara (adiacenze piazza Campitelli).
Orario di apertura: martedì -sabato ore 15.00-19.00; domenica 9.30-13.30; lunedì chiuso
Chiuso 24,25,26,31 dicembre 2014 e 1 gennaio 2015
Info: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.culturaroma.it
www.comune.roma.it/cultura
www.salasantarita.culturaroma.it
I NGRESSO LIBERO
13
dicembre 2014
Paolo Mayol – Altrove
Dal 13 dicembre 2014 all'undici gennaio 2015
arte contemporanea
Location
SALA SANTA RITA
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Orario di apertura
martedì -sabato ore 15.00-19.00; domenica 9.30-13.30; lunedì chiuso. Chiuso 24,25,26,31 dicembre 2014 e 1 gennaio 2015
Vernissage
13 Dicembre 2014, ore 17.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore