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Vincenzo Mascia – Mondi Architetturali
L’Artista presenta in mostra tracciati di pittura analitica appena soffiati nei moduli cellulari, sequenze modulari e assemblaggi, oggettualità neoplastiche, continuità e discontinuità.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Fosco Bertani, Paolo Ghilarducci, Vincenzo Mascia, Loi di Campi, Andrea Settembrini, Gianni Simonutti.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Spazialismo e costruttivismo convivono nel percorso artistico di Vincenzo Mascia, convivono nella geniale interpretazione di un artista che aderendo al Madì ha liberato lo spazio e l'oggetto, che vengono così concepiti come elementi plastici, in movimento, alla ricerca di una vettorialità che va da est ad ovest e da sud a nord, un tracciato costruito nella dinamica di aperto e chiuso, di interno ed esterno, di concavo e convesso, e mille altre aggetture. I suoi ambienti spaziali, le sue strutture, le sue costruzioni svelano la purezza della superficie, la severa monocromia che veste ogni corpo nella sua fenomenologia di lettura, i segni e i segmenti che intervallano la percettibilità spaziale, le assonanze fra l'assunzione dello spazio in senso ludico ma anche tecnico e scientifico. Punti e traiettorie, tessuti e mondi architetturali, tracciati di pittura analitica appena soffiati nei moduli cellulari, sequenze modulari e assemblaggi, oggettualità neoplastiche, continuità e discontinuità, fanno vivere a Vincenzo Mascia una novella realtà secondo riferimenti multipli e polisemici, accentuati da questa tendenza -oggi forte- alla superficie e alla linearità”.
Biografia dell'artista
Vincenzo Mascia nasce nel 1957 a Santa Croce di Magliano, ove attualmente vive e lavora. Artista e architetto si è formato negli anni Ottanta a Roma, dove ha avuto modo di assistere alle lezioni universitarie di Filiberto Menna, attento indagatore dei sistemi linguistici dell’arte contemporanea. Fin dagli esordi la ricerca di Mascia si è indirizzata verso l’arte non figurativa, sulla scia di una naturale inclinazione per gli esiti del neoplasticismo olandese, delle Avanguardie russe, dell’arte concettuale e del Concretismo. Nel suo percorso, l’artista ha sentito spesso l’esigenza di confrontarsi con vari maestri dell’arte contemporanea e, in particolare, con Lucio Fontana, a cui ha dedicato un ciclo di opere. Il contatto con l’ambiente milanese, soprattutto con la Galleria Arte Struktura diretta da Anna Canali, ha favorito l’adesione al movimento Madì nel 1996, ed è proprio all’interno della galleria milanese, sede espositiva italiana del Madì, che nelle sue opere si è realizzata quella sintesi complessa tra istanza culturale del movimento, nato a Buenos Aires cinquanta anni prima, e la personale aspirazione a un’arte in grado di produrre oggetti con un’identità propria e indipendente dall’interpretazione mimetica o simbolica della realtà, oggetti estroflessi, articolati con incastri e geometrie insolite. Numerosissime le personali e le collettive che hanno visto Mascia presente non solo nel territorio italiano (dal 1981 Vincenzo Mascia ha esposto a Santa Croce di Magliano, Campobasso, Termoli, Bologna, Bari, Milano, Avellino, Trieste, Roma, Sanremo, Napoli, Taranto, Mantova, Forlì, Verona, Sassari, Venezia, Bergamo, Biella, Reggio Calabria, Padova, Brescia, Caserta, Trapani, Isernia, Palermo etc.), ma anche all’estero (Francia: Parigi, Maubege, Blayn, Montigny, Carros, Cholet; Slovacchia: Bratislava; Ungheria: Gyor, Budapest; Germania: Solingen; Olanda: Gorinchem, Plasmolem; Russia: Mosca; Argentina: Buenos Aires, La Plata; USA: Dallas; Libia: Tripoli; India: Mombay; Australia: Sydney; Svezia: Sarvisvaara.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Modena e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”.E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Spazialismo e costruttivismo convivono nel percorso artistico di Vincenzo Mascia, convivono nella geniale interpretazione di un artista che aderendo al Madì ha liberato lo spazio e l'oggetto, che vengono così concepiti come elementi plastici, in movimento, alla ricerca di una vettorialità che va da est ad ovest e da sud a nord, un tracciato costruito nella dinamica di aperto e chiuso, di interno ed esterno, di concavo e convesso, e mille altre aggetture. I suoi ambienti spaziali, le sue strutture, le sue costruzioni svelano la purezza della superficie, la severa monocromia che veste ogni corpo nella sua fenomenologia di lettura, i segni e i segmenti che intervallano la percettibilità spaziale, le assonanze fra l'assunzione dello spazio in senso ludico ma anche tecnico e scientifico. Punti e traiettorie, tessuti e mondi architetturali, tracciati di pittura analitica appena soffiati nei moduli cellulari, sequenze modulari e assemblaggi, oggettualità neoplastiche, continuità e discontinuità, fanno vivere a Vincenzo Mascia una novella realtà secondo riferimenti multipli e polisemici, accentuati da questa tendenza -oggi forte- alla superficie e alla linearità”.
Biografia dell'artista
Vincenzo Mascia nasce nel 1957 a Santa Croce di Magliano, ove attualmente vive e lavora. Artista e architetto si è formato negli anni Ottanta a Roma, dove ha avuto modo di assistere alle lezioni universitarie di Filiberto Menna, attento indagatore dei sistemi linguistici dell’arte contemporanea. Fin dagli esordi la ricerca di Mascia si è indirizzata verso l’arte non figurativa, sulla scia di una naturale inclinazione per gli esiti del neoplasticismo olandese, delle Avanguardie russe, dell’arte concettuale e del Concretismo. Nel suo percorso, l’artista ha sentito spesso l’esigenza di confrontarsi con vari maestri dell’arte contemporanea e, in particolare, con Lucio Fontana, a cui ha dedicato un ciclo di opere. Il contatto con l’ambiente milanese, soprattutto con la Galleria Arte Struktura diretta da Anna Canali, ha favorito l’adesione al movimento Madì nel 1996, ed è proprio all’interno della galleria milanese, sede espositiva italiana del Madì, che nelle sue opere si è realizzata quella sintesi complessa tra istanza culturale del movimento, nato a Buenos Aires cinquanta anni prima, e la personale aspirazione a un’arte in grado di produrre oggetti con un’identità propria e indipendente dall’interpretazione mimetica o simbolica della realtà, oggetti estroflessi, articolati con incastri e geometrie insolite. Numerosissime le personali e le collettive che hanno visto Mascia presente non solo nel territorio italiano (dal 1981 Vincenzo Mascia ha esposto a Santa Croce di Magliano, Campobasso, Termoli, Bologna, Bari, Milano, Avellino, Trieste, Roma, Sanremo, Napoli, Taranto, Mantova, Forlì, Verona, Sassari, Venezia, Bergamo, Biella, Reggio Calabria, Padova, Brescia, Caserta, Trapani, Isernia, Palermo etc.), ma anche all’estero (Francia: Parigi, Maubege, Blayn, Montigny, Carros, Cholet; Slovacchia: Bratislava; Ungheria: Gyor, Budapest; Germania: Solingen; Olanda: Gorinchem, Plasmolem; Russia: Mosca; Argentina: Buenos Aires, La Plata; USA: Dallas; Libia: Tripoli; India: Mombay; Australia: Sydney; Svezia: Sarvisvaara.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Modena e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”.E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte.
21
marzo 2015
Vincenzo Mascia – Mondi Architetturali
Dal 21 marzo al 22 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
21 Marzo 2015, ore 18.00
Autore
Curatore