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I Colori di John
L’esposizione, la prima organizzata in suo onore, è un omaggio che la sorella Tessa e i genitori Alessandra e Michael Griffiths dedicano a John, straordinario “artista” recentemente scomparso
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 27 maggio 2015 alle ore 18.30 presso l’Oratorio di San Pierino – Società Dante
Alighieri di Firenze, verrà inaugurata la mostra I Colori di John. L’esposizione, la prima
organizzata in suo onore, è un omaggio che la sorella Tessa e i genitori Alessandra e Michael
Griffiths dedicano a John, straordinario “artista” recentemente scomparso. John Griffiths era un
giovane nato a Londra da padre inglese e madre fiorentina, la sua vita è stata contrassegnata da
momenti di grandi difficoltà e sofferenze. Ma ciò che il destino ha tolto in qualche modo ha
restituito donando a John una famiglia eccezionale, una sensibilità, un animo gentile e soprattutto
una dote straordinaria nel dipingere. Da autodidatta John è riuscito, attraverso la pittura, a
incanalare la sua energia, la sua forza e la sua voglia di vita, esprimendo ciò che con la parola non
poteva e a rappresentare il suo mondo: un universo di colori, di fantasia e d’amore.
Ecco quanto ci racconta di lui la zia Ascania Baldasseroni: “ John è nato a Londra in un giorno
d’agosto.....Era il primo ragazzo di una lunga generazione di donne e fu accolto felice da una
famiglia che lo aspettava con gioia. Appena nato guardò il mondo con i suoi grandi occhi azzurri,
aveva un viso bellissimo solcato però alle tempie da brutti lividi scuri. Il destino, quella mattina,
aveva stretto in un abbraccio sinistro la sua bellissima testa. Alessandra, la sua mamma, guardò quei
segni sgomenta e da quel giorno il suo cuore sembrò perdere un battito…..Sono passati tanti anni e
Alessandra guardava crescere suo figlio con i suoi silenzi e soffocava ogni giorno un dolore
indicibile. Il forcipe in quell’orrenda mattina, aveva stretto troppo la testa, e tolto cosi la parola,
John capiva tutto ma non poteva parlare! Per anni hanno vissuto a Londra, scuole specializzate,
fredde ma efficienti, cieli scuri e tanta disciplina. Ogni giorno una nuova battaglia, a volte una
piccola vittoria, seguita anche da qualche sconfitta. Una realtà dura, molto difficile da accettare.
Non c’erano grandi risultati, così Alessandra all’avvicinarsi dei sessantacinque anni decise: «Basta
con l’Inghilterra, voglio le miei radici, voglio ritrovare la pace delle mie colline vicino a Firenze.
John deve vedere il mare e le barche che alla sera ritornano al porto, voglio che veda i tramonti
infuocati e le nuvole bianche delle sere d’estate, voglio portarlo nei campi della Val di Pesa e
mostrargli i boschi e i papaveri rossi, voglio fargli vedere le rondini che si rincorrono felici mentre
il cielo imbrunisce». E John, in una scuola fiorentina, molto più piccola, traboccante di calore
umano ha imparato a dipingere. I suoi insegnanti, con una dedizione assoluta, gli hanno insegnato
l’uso del pennello e lui istintivamente ha mischiato i colori, un mondo sconosciuto, ma anche
vissuto è apparso nei suoi quadri. Rossi, arancioni, laghi blu sotto un cielo violetto, boschi con fiori
rossi e uccelli multicolori. Un mondo pieno di colori, di luce e di fantasia, un mondo che non ha
potuto esprimere con la parola ma che ha riprodotto delicatamente con il pennello….” .
La mostra resterà visibile fino a venerdì 29 maggio 2015.
Alighieri di Firenze, verrà inaugurata la mostra I Colori di John. L’esposizione, la prima
organizzata in suo onore, è un omaggio che la sorella Tessa e i genitori Alessandra e Michael
Griffiths dedicano a John, straordinario “artista” recentemente scomparso. John Griffiths era un
giovane nato a Londra da padre inglese e madre fiorentina, la sua vita è stata contrassegnata da
momenti di grandi difficoltà e sofferenze. Ma ciò che il destino ha tolto in qualche modo ha
restituito donando a John una famiglia eccezionale, una sensibilità, un animo gentile e soprattutto
una dote straordinaria nel dipingere. Da autodidatta John è riuscito, attraverso la pittura, a
incanalare la sua energia, la sua forza e la sua voglia di vita, esprimendo ciò che con la parola non
poteva e a rappresentare il suo mondo: un universo di colori, di fantasia e d’amore.
Ecco quanto ci racconta di lui la zia Ascania Baldasseroni: “ John è nato a Londra in un giorno
d’agosto.....Era il primo ragazzo di una lunga generazione di donne e fu accolto felice da una
famiglia che lo aspettava con gioia. Appena nato guardò il mondo con i suoi grandi occhi azzurri,
aveva un viso bellissimo solcato però alle tempie da brutti lividi scuri. Il destino, quella mattina,
aveva stretto in un abbraccio sinistro la sua bellissima testa. Alessandra, la sua mamma, guardò quei
segni sgomenta e da quel giorno il suo cuore sembrò perdere un battito…..Sono passati tanti anni e
Alessandra guardava crescere suo figlio con i suoi silenzi e soffocava ogni giorno un dolore
indicibile. Il forcipe in quell’orrenda mattina, aveva stretto troppo la testa, e tolto cosi la parola,
John capiva tutto ma non poteva parlare! Per anni hanno vissuto a Londra, scuole specializzate,
fredde ma efficienti, cieli scuri e tanta disciplina. Ogni giorno una nuova battaglia, a volte una
piccola vittoria, seguita anche da qualche sconfitta. Una realtà dura, molto difficile da accettare.
Non c’erano grandi risultati, così Alessandra all’avvicinarsi dei sessantacinque anni decise: «Basta
con l’Inghilterra, voglio le miei radici, voglio ritrovare la pace delle mie colline vicino a Firenze.
John deve vedere il mare e le barche che alla sera ritornano al porto, voglio che veda i tramonti
infuocati e le nuvole bianche delle sere d’estate, voglio portarlo nei campi della Val di Pesa e
mostrargli i boschi e i papaveri rossi, voglio fargli vedere le rondini che si rincorrono felici mentre
il cielo imbrunisce». E John, in una scuola fiorentina, molto più piccola, traboccante di calore
umano ha imparato a dipingere. I suoi insegnanti, con una dedizione assoluta, gli hanno insegnato
l’uso del pennello e lui istintivamente ha mischiato i colori, un mondo sconosciuto, ma anche
vissuto è apparso nei suoi quadri. Rossi, arancioni, laghi blu sotto un cielo violetto, boschi con fiori
rossi e uccelli multicolori. Un mondo pieno di colori, di luce e di fantasia, un mondo che non ha
potuto esprimere con la parola ma che ha riprodotto delicatamente con il pennello….” .
La mostra resterà visibile fino a venerdì 29 maggio 2015.
27
maggio 2015
I Colori di John
Dal 27 al 29 maggio 2015
arte contemporanea
Location
ORATORIO DI SAN PIERINO – SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Firenze, Via Gino Capponi, 4, (Firenze)
Firenze, Via Gino Capponi, 4, (Firenze)
Vernissage
27 Maggio 2015, ORE 18.30
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