Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Percezioni visive. Integrazione tra spazi reali e spazi virtuali
Dal 13 giugno al 15 settembre 2015, la Galleria Spirale Milano apre una sede temporanea sul litorale lucchese a Forte dei Marmi (via Giosuè Carducci 45) e ospita la mostra Percezioni visive. Integrazione tra spazi reali e spazi virtuali che propone 36 opere di Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, esponenti storici di quella corrente definita da Gillo Dorfles, Arte oggettuale, cui si affianca una corposa sezione dedicata a Giuseppe Amadio, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Amadio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 13 giugno al 15 settembre 2015, la Galleria Spirale Milano apre una sede temporanea sul
litorale lucchese a Forte dei Marmi (via Giosuè Carducci 45) e ospita la mostra Percezioni visive.
Integrazione tra spazi reali e spazi virtuali che propone 36 opere di Agostino Bonalumi, Enrico
Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, esponenti storici di quella corrente definita da Gillo
Dorfles, Arte oggettuale, cui si affianca una corposa sezione dedicata a Giuseppe Amadio, in
collaborazione con l’Archivio Giuseppe Amadio.
Caratteristica comune agli artisti oggettuali è la creazione di elementi tridimensionali, dei veri e
propri quadri-oggetto, senza alcun riferimento figurativo, nei quali la tela, spesso monocroma,
viene movimentata da strutture sottostanti, siano esse sagome di legno e metalli o chiodi, per
conferirle un significato scultoreo. In queste opere, che richiamano Marcel Duchamp nelle sue
sperimentazioni dadaiste, ma anche Man Ray e la Pop Art, la tela, il telaio e le intromissioni
formano un elemento unico inscindibile nelle sue parti, pena la perdita della sua stessa essenza.
Dal canto suo, Giuseppe Amadio, fa propria la lezione di questi artisti, giungendo a nuovi esiti
espressivi, seppur in coerenza con quei dettami. Come scrive Vittorio Sgarbi nella monografia su
Giuseppe Amadio, dal titolo ‘estro...ri...flessioni’: “anche nelle estroflessioni di Amadio, ogni
oggetto è una storia diversa, un’avventura della forma che si giustifica per proprio conto, frutto di
un’idea primaria, certo, ma anche di una messa in pratica che diventa basilare nell’elaborazione
del fatto artistico e si rifiuta di essere un semplice pretesto del dettato iniziale, un modo come un
altro per affermare la bontà del suo credo, riproponendo, semmai, i diritti di una precisa capacità
configurativa, perfino artigianale, volta a escogitare, plasmando nella dimensione mediana e
sfuggente, ancora in attesa di definizione, del “poco più che piatto”, o “poco meno del tutto
tondo”, se si preferisce, quella che in passato era riconosciuta al bassorilievo, ovvero alla scultura
che più di ogni altra, esprimendo la sua massima disponibilità a illustrare il tema nobile per
eccellenza, l’historia, ambiva alla sovrapposizione con la pittura”.
litorale lucchese a Forte dei Marmi (via Giosuè Carducci 45) e ospita la mostra Percezioni visive.
Integrazione tra spazi reali e spazi virtuali che propone 36 opere di Agostino Bonalumi, Enrico
Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, esponenti storici di quella corrente definita da Gillo
Dorfles, Arte oggettuale, cui si affianca una corposa sezione dedicata a Giuseppe Amadio, in
collaborazione con l’Archivio Giuseppe Amadio.
Caratteristica comune agli artisti oggettuali è la creazione di elementi tridimensionali, dei veri e
propri quadri-oggetto, senza alcun riferimento figurativo, nei quali la tela, spesso monocroma,
viene movimentata da strutture sottostanti, siano esse sagome di legno e metalli o chiodi, per
conferirle un significato scultoreo. In queste opere, che richiamano Marcel Duchamp nelle sue
sperimentazioni dadaiste, ma anche Man Ray e la Pop Art, la tela, il telaio e le intromissioni
formano un elemento unico inscindibile nelle sue parti, pena la perdita della sua stessa essenza.
Dal canto suo, Giuseppe Amadio, fa propria la lezione di questi artisti, giungendo a nuovi esiti
espressivi, seppur in coerenza con quei dettami. Come scrive Vittorio Sgarbi nella monografia su
Giuseppe Amadio, dal titolo ‘estro...ri...flessioni’: “anche nelle estroflessioni di Amadio, ogni
oggetto è una storia diversa, un’avventura della forma che si giustifica per proprio conto, frutto di
un’idea primaria, certo, ma anche di una messa in pratica che diventa basilare nell’elaborazione
del fatto artistico e si rifiuta di essere un semplice pretesto del dettato iniziale, un modo come un
altro per affermare la bontà del suo credo, riproponendo, semmai, i diritti di una precisa capacità
configurativa, perfino artigianale, volta a escogitare, plasmando nella dimensione mediana e
sfuggente, ancora in attesa di definizione, del “poco più che piatto”, o “poco meno del tutto
tondo”, se si preferisce, quella che in passato era riconosciuta al bassorilievo, ovvero alla scultura
che più di ogni altra, esprimendo la sua massima disponibilità a illustrare il tema nobile per
eccellenza, l’historia, ambiva alla sovrapposizione con la pittura”.
13
giugno 2015
Percezioni visive. Integrazione tra spazi reali e spazi virtuali
Dal 13 giugno al 15 settembre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPIRALE MILANO
Forte Dei Marmi, Via Giosuè Carducci, 45, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Via Giosuè Carducci, 45, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.00; dalle 15.00 alle 19.30 Mercoledì chiuso
Vernissage
13 Giugno 2015, h 18.30
Ufficio stampa
CLP
Autore