È il momento di occuparci meno del regno astratto del linguaggio e delle idee e più del mondo. Abbandonare lo spazio e tornare al luogo. Mentre lo spazio è assoluto e infinito, il luogo è relativo e finito. Ci sono solo luoghi particolari, luoghi della terra, del cielo, del mare. C'è un luogo anche nel tempo. Nel tempo astratto molte cose possono accadere, forse qualsiasi cosa; ma qui, in questo momento, solo certe cose sono possibili.

È il luogo che rende possibile che un evento sia tale evento e nessun altro. È la forza dimostrativa nella vita, che ci mostra dove siamo come siamo o eravamo, e come potremmo essere. Il luogo localizza il momento, dà luogo a quello che potrebbe altrimenti essere pura estasi senza misura. Ritornare al luogo è rientrare nel mondo. È scoprire, o riscoprire, il mondo nel luogo.
P.B.


Celebro l’ opportunità di realizzare la terza mostra a Schema di questo distinto autore, la prima fu nei lontani anni ’80, allora guardando le sue opere, queste ci immergevano nel profondo blu dei mitici mari del sud e come questi, ci spingevano ad addentrarci a esplorare visiva e mentalmente nelle profondità di questo misterioso monocromo variegante; la seconda nei ’90 e il ricordo è sempre l’acqua, dove come in un laghetto rettangolare nel pavimento di cento metri quadri, la superficie di vetro specchiava il cassettone centrale del soffitto del ‘600 in legno, nella Galleria a Firenze. Oggi la sua risposta al momento dell’arte contemporaneo ci sorprende gratamente e con grande entusiasmo lo presento nuovamente. R.D.