Antonella Natalis ha incontrato sovente il “suo” mare ed ogni volta l’ha trovato diverso: irrequieto, travolgente, ritmico e instancabile, sonnolento.
Comunque il mare le si presenti, il suo sguardo appassionato ne coglie l’essenza.
Un vero amore marino che si fissa e si consolida sulla tela.
"Il Mediterraneo è di genere neutro nelle lingue slave e in latino.
E’ maschile in italiano. Femminile in francese. Maschile e femminile in spagnolo, dipende.
Ha due nomi maschili in arabo. E il greco, nelle sue molteplici definizioni, gli concede tutti i generi. (…)
Non so. Forse perché ognuno è parziale di fronte al proprio mare. Non so."
Jean Claude Izzo