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Altofest – International Contemporary Live Arts
Settima edizione del festival che si sviluppa nelle aree più centrali della città – Centro Storico, Materdei e Sanità – con una programmazione che va dalle 11:00 del mattino alle 23:00, intervallata dalle “Conversazioni” moderate dall’Osservatorio Critico e dagli incontri informali con gli operatori culturali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ALTOFEST - INTERNATIONAL CONTEMPORARY LIVE ARTS
Napoli, dal 5 al 9 luglio
VII EDIZIONE
un progetto di TeatrInGestAzione
con la direzione di Anna Gesualdi e Giovanni Trono
Altofest ha ottenuto il riconoscimento EFFE 2017 – 2018 per decisione della Giuria Internazionale di
EFFE (Europe for Festivals, Festivals for Europe)
Altofest – International Contemporary Live Arts, giunto alla settima edizione, è un festival nato con
l'intento di DARE LUOGO ad una comunità generatrice di un pensiero critico, capace di riconoscere la
cultura come bene primario, sentirne il bisogno quotidiano, un processo trasversale che richiami al dialogo
tutte le componenti sociali del tessuto urbano. Una comunità crescente di artisti internazionali, cittadini,
produttori di pensiero, esperti culturali, danno vita ad un processo di socialità sperimentale, grazie
all'attivazione di un dispositivo generativo di relazione, pensiero e conoscenza, che miscela la dimensione
intima e quella pubblica, predispone uno spazio di promiscuità tra artisti e cittadini, tendendo al superamento
dei ruoli, a favore di una partecipazione corale, di un’esperienza totale che genera “relazioni inedite”.
Altofest, nato a Napoli nel 2011, è un progetto indipendente, ideato e diretto da TeatrInGestAzione,
concepito come un’opera-sistema, estesa e condivisa, fatto da artisti per altri artisti. Vive del dono dei
membri di TeatrInGestAzione sotto forma di tempo, competenze e denaro (nella misura delle proprie
possibilità), del dono dei cittadini che offrono spazio e accoglienza, degli artisti che condividono il tempo e lo
spazio della propria opera, dei volontari, di alcune sane progettualità locali, di professionisti e studiosi, di
operatori culturali, nazionali e internazionali. Tutte queste persone costituiscono la comunità
#PEOPLEofALTOFEST, offrendo le proprie competenze e i propri strumenti, intrecciando le proprie visioni
con quelle del Fest.
Per il valore artistico e culturale e il suo profilo internazionale sono numerose le ambasciate e gli Istituti di
Cultura che per questa edizione sostengono Altofest a favore della mobilità degli artisti: Ambasciata della
Repubblica Federale di Germania, Ambasciata della Slovenia, Istituto Polacco di Roma, Istituto Cervantes di
Napoli, Canarias Crea, Acción Cultural Española (AC/E) Programa e Internacionalización de la Cultura
Española (PICE) en la modalidad de Movilidad, Arts Council of Wales and Wales Arts International, oltre al
prezioso sostegno dell’Aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino, il patrocinio del Comune di Napoli,
della Città Metropolitana, della Terza Municipalità, della Camera di Commercio di Napoli e alcuni sponsor
locali.
Inoltre, in vista dell’edizione speciale di Altofest in preparazione per Valletta 2018 Capitale Europea della
cultura, i cittadini di Napoli donatori di spazio accoglieranno in residenza un gruppo di cittadini Maltesi, che a
loro volta saranno donatori di spazio il prossimo anno, in occasione di Altofest Malta 2018. Il progetto in
collaborazione con la Fondazione Valletta2018, prende il nome di Space Donor Residency.
Selezionati tramite una call, aperta ad ogni ambito artistico, senza limiti di età, che ha fatto giungere alla
direzione artistica oltre 200 candidature provenienti dai 5 continenti, il programma del festival è
composto da venti artisti provenienti da Germania, Spagna, Polonia, Croazia, Slovenia, UK, Portogallo,
Italia.
Gli artisti selezionati usufruiranno di una residenza, dal 30 giugno al 4 luglio 2017, che comprende l’alloggio
presso i donatori di spazio, durante la quale riqualificheranno una propria opera artistica in stretta relazione
con i luoghi del festival. Si innescherà così un dialogo fra i cittadini di Napoli che donano uno spazio e
l'artista che sarà ospitato, che possa lasciare una traccia dell’esperienza reciproca, condivisa poi con gli
spettatori che assisteranno all’opera, aperta al pubblico durante i 5 giorni di programmazione del festival.
All'interno della programmazione del festival fondamentali due momenti di riflessione e ricerca, il primo in
apertura, TEXTURE – piattaforma di confronto tra operatori culturali internazionali provenienti da
Francia, Spagna, Slovenia, UK, Brasile, Polonia, Italia - un appuntamento in collaborazione con Fabio
Borghese/Creactivitas Creative Economy Lab dedicato alla progettazione culturale, alla condivisione di
pratiche e visioni, mentre l'Osservatorio Critico, formato da ricercatori e artisti multidisciplinari e presieduto
da Silvia Mei, assieme a Salvatore Margiotta e Mimma Valentino, eserciterà uno sguardo di analisi e
critica su tutti gli interventi previsti.
Il festival si svolgerà dal 5 al 9 luglio, sviluppandosi nelle aree più centrali della città - Centro Storico,
Materdei e Sanità - con una programmazione che va dalle 11:00 del mattino alle 23:00, intervallata dalle
“Conversazioni” moderate dall’Osservatorio Critico e dagli incontri informali con gli operatori culturali. Altra
importante novità è il coinvolgimento della sede della Città Metropolitana di Napoli, Palazzo Matteotti, come
uno degli spazi donati per il Festival. Per la prima volta l'edificio sarà vissuto come uno spazio intimo, gli
artisti saranno lì in residenza e le performance avverranno durante gli orari di ufficio, contaminando la
quotidianità dei dipendenti e aprendo le porte alla città.
Un programma ricco e variegato, che accoglie tutte le espressioni dell’arte contemporanea dal vivo,
ospitando progettualità interdisciplinari, prodotte dal dialogo tra autori che sperimentano sinergie inedite,
prassi ibride, la cui presenza oggi rende ALTOFEST crocevia di linguaggi diversificati e di estetiche. Altofest
s’interroga in maniera radicale sulla necessità di generare nuovi valori, ridisegnare la relazione con i luoghi,
di sovvertire l’uso di spazi e l’attribuzione fissa di ruoli, di osare sconfinamenti (di genere, di disciplina, di
competenza, d’azione) mai tentati. Nell'edizione di quest'anno, fra gli ospiti, Antonino Talamo (IT/Napoli),
Societat Doctor Alonso (ES), Javier Cuevas y Sara Serrano (ES/NO), Celeste González (ES), Simona Rossi
(IT/Roma), Frantics Dance CO (DE), Azul Teatro (IT/Viareggio), Roberto Corradino/Reggimento Carri
(IT/Bari), Teja Reba (SI), Davide Valrosso (IT/ Bari), Kik Melone (HR), Phoebe Zeitgeist (IT/Milano), Pryzmat
Dance Company (PL), Aurora Lubos (PL), Matteo Marfoglia (UK), Hugo Clemente/El Guatequista (ES), ODC
Ensemble (GR), Agnese Reginaldo (IT/Napoli), Anna Sobczak (PL).
All’esame delle opere in programma il corpo e la sua fisiologia, politica e sociale: corpo sacro, icona,
collettivo, mutato, dissolto in identità multiple, frammentato, caduco, deposto, corpo matrice, nudo,
spettacolarizzato, subìto, riprodotto, oltraggiato, privato, scritto, celebrato, cantato. Corpi nel “Corpo di
Napoli”.
Napoli, dal 5 al 9 luglio
VII EDIZIONE
un progetto di TeatrInGestAzione
con la direzione di Anna Gesualdi e Giovanni Trono
Altofest ha ottenuto il riconoscimento EFFE 2017 – 2018 per decisione della Giuria Internazionale di
EFFE (Europe for Festivals, Festivals for Europe)
Altofest – International Contemporary Live Arts, giunto alla settima edizione, è un festival nato con
l'intento di DARE LUOGO ad una comunità generatrice di un pensiero critico, capace di riconoscere la
cultura come bene primario, sentirne il bisogno quotidiano, un processo trasversale che richiami al dialogo
tutte le componenti sociali del tessuto urbano. Una comunità crescente di artisti internazionali, cittadini,
produttori di pensiero, esperti culturali, danno vita ad un processo di socialità sperimentale, grazie
all'attivazione di un dispositivo generativo di relazione, pensiero e conoscenza, che miscela la dimensione
intima e quella pubblica, predispone uno spazio di promiscuità tra artisti e cittadini, tendendo al superamento
dei ruoli, a favore di una partecipazione corale, di un’esperienza totale che genera “relazioni inedite”.
Altofest, nato a Napoli nel 2011, è un progetto indipendente, ideato e diretto da TeatrInGestAzione,
concepito come un’opera-sistema, estesa e condivisa, fatto da artisti per altri artisti. Vive del dono dei
membri di TeatrInGestAzione sotto forma di tempo, competenze e denaro (nella misura delle proprie
possibilità), del dono dei cittadini che offrono spazio e accoglienza, degli artisti che condividono il tempo e lo
spazio della propria opera, dei volontari, di alcune sane progettualità locali, di professionisti e studiosi, di
operatori culturali, nazionali e internazionali. Tutte queste persone costituiscono la comunità
#PEOPLEofALTOFEST, offrendo le proprie competenze e i propri strumenti, intrecciando le proprie visioni
con quelle del Fest.
Per il valore artistico e culturale e il suo profilo internazionale sono numerose le ambasciate e gli Istituti di
Cultura che per questa edizione sostengono Altofest a favore della mobilità degli artisti: Ambasciata della
Repubblica Federale di Germania, Ambasciata della Slovenia, Istituto Polacco di Roma, Istituto Cervantes di
Napoli, Canarias Crea, Acción Cultural Española (AC/E) Programa e Internacionalización de la Cultura
Española (PICE) en la modalidad de Movilidad, Arts Council of Wales and Wales Arts International, oltre al
prezioso sostegno dell’Aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino, il patrocinio del Comune di Napoli,
della Città Metropolitana, della Terza Municipalità, della Camera di Commercio di Napoli e alcuni sponsor
locali.
Inoltre, in vista dell’edizione speciale di Altofest in preparazione per Valletta 2018 Capitale Europea della
cultura, i cittadini di Napoli donatori di spazio accoglieranno in residenza un gruppo di cittadini Maltesi, che a
loro volta saranno donatori di spazio il prossimo anno, in occasione di Altofest Malta 2018. Il progetto in
collaborazione con la Fondazione Valletta2018, prende il nome di Space Donor Residency.
Selezionati tramite una call, aperta ad ogni ambito artistico, senza limiti di età, che ha fatto giungere alla
direzione artistica oltre 200 candidature provenienti dai 5 continenti, il programma del festival è
composto da venti artisti provenienti da Germania, Spagna, Polonia, Croazia, Slovenia, UK, Portogallo,
Italia.
Gli artisti selezionati usufruiranno di una residenza, dal 30 giugno al 4 luglio 2017, che comprende l’alloggio
presso i donatori di spazio, durante la quale riqualificheranno una propria opera artistica in stretta relazione
con i luoghi del festival. Si innescherà così un dialogo fra i cittadini di Napoli che donano uno spazio e
l'artista che sarà ospitato, che possa lasciare una traccia dell’esperienza reciproca, condivisa poi con gli
spettatori che assisteranno all’opera, aperta al pubblico durante i 5 giorni di programmazione del festival.
All'interno della programmazione del festival fondamentali due momenti di riflessione e ricerca, il primo in
apertura, TEXTURE – piattaforma di confronto tra operatori culturali internazionali provenienti da
Francia, Spagna, Slovenia, UK, Brasile, Polonia, Italia - un appuntamento in collaborazione con Fabio
Borghese/Creactivitas Creative Economy Lab dedicato alla progettazione culturale, alla condivisione di
pratiche e visioni, mentre l'Osservatorio Critico, formato da ricercatori e artisti multidisciplinari e presieduto
da Silvia Mei, assieme a Salvatore Margiotta e Mimma Valentino, eserciterà uno sguardo di analisi e
critica su tutti gli interventi previsti.
Il festival si svolgerà dal 5 al 9 luglio, sviluppandosi nelle aree più centrali della città - Centro Storico,
Materdei e Sanità - con una programmazione che va dalle 11:00 del mattino alle 23:00, intervallata dalle
“Conversazioni” moderate dall’Osservatorio Critico e dagli incontri informali con gli operatori culturali. Altra
importante novità è il coinvolgimento della sede della Città Metropolitana di Napoli, Palazzo Matteotti, come
uno degli spazi donati per il Festival. Per la prima volta l'edificio sarà vissuto come uno spazio intimo, gli
artisti saranno lì in residenza e le performance avverranno durante gli orari di ufficio, contaminando la
quotidianità dei dipendenti e aprendo le porte alla città.
Un programma ricco e variegato, che accoglie tutte le espressioni dell’arte contemporanea dal vivo,
ospitando progettualità interdisciplinari, prodotte dal dialogo tra autori che sperimentano sinergie inedite,
prassi ibride, la cui presenza oggi rende ALTOFEST crocevia di linguaggi diversificati e di estetiche. Altofest
s’interroga in maniera radicale sulla necessità di generare nuovi valori, ridisegnare la relazione con i luoghi,
di sovvertire l’uso di spazi e l’attribuzione fissa di ruoli, di osare sconfinamenti (di genere, di disciplina, di
competenza, d’azione) mai tentati. Nell'edizione di quest'anno, fra gli ospiti, Antonino Talamo (IT/Napoli),
Societat Doctor Alonso (ES), Javier Cuevas y Sara Serrano (ES/NO), Celeste González (ES), Simona Rossi
(IT/Roma), Frantics Dance CO (DE), Azul Teatro (IT/Viareggio), Roberto Corradino/Reggimento Carri
(IT/Bari), Teja Reba (SI), Davide Valrosso (IT/ Bari), Kik Melone (HR), Phoebe Zeitgeist (IT/Milano), Pryzmat
Dance Company (PL), Aurora Lubos (PL), Matteo Marfoglia (UK), Hugo Clemente/El Guatequista (ES), ODC
Ensemble (GR), Agnese Reginaldo (IT/Napoli), Anna Sobczak (PL).
All’esame delle opere in programma il corpo e la sua fisiologia, politica e sociale: corpo sacro, icona,
collettivo, mutato, dissolto in identità multiple, frammentato, caduco, deposto, corpo matrice, nudo,
spettacolarizzato, subìto, riprodotto, oltraggiato, privato, scritto, celebrato, cantato. Corpi nel “Corpo di
Napoli”.
05
luglio 2017
Altofest – International Contemporary Live Arts
Dal 05 al 09 luglio 2017
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
SEDI VARIE – Napoli
Napoli, (Napoli)
Napoli, (Napoli)
Sito web
www.altofest.net