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MAGNUM MANIFESTO. Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia
All’Ara Pacis, nella sua prima tappa europea e unica italiana, i 70 anni della Magnum Photos.
In mostra una serie di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni per celebrare l’anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica al mondo e raccontare il fattore “Magnum”, ciò che l’ha resa diversa, unica e leggendaria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e
organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour
globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York. L’intento è
quello di celebrare il settantesimo anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica
del mondo, Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George
Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947. Da quel giorno, la Magnum Photos è
diventata un riferimento nel tempo sempre più importante per la documentazione e per il
fotogiornalismo. Gli autori di Magnum hanno documentato guerre, testimoniato le tensioni
sociali, interpretato il nostro tempo, ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della
terra, preconizzato i nuovi drammi del futuro.
La mostra raccoglie parte del lavoro realizzato in tutti questi anni e getta uno sguardo
nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio dell’Agenzia.
Le immagini celebri e i grandi reportage dei suoi autori permettono di comprendere in che
modo e per quale motivo Magnum sia diventata diversa, unica e leggendaria. Dal
reportage sui lavoratori immigrati negli USA, realizzato da Eve Arnold negli anni
Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”, teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli
zingari di Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul
"Funeral Train", il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel suo ultimo viaggio
verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America sconvolta e dolente. E ancora, le
serie più recenti dei nuovi autori di Magnum: dalla “Spagna Occulta” di Cristina Garcia
Rodero, alle osservazioni antropologiche, sotto forma di fotografie, realizzate nel mondo
da Martin Parr; dalla cruda attualità del Sud America documentato da Jérôme Sessini,
fino al Mar Mediterraneo, tenebroso e incerto nelle notti dei migranti, fotografato da Paolo
Pellegrin.
Il curatore, Clément Chéroux – direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già
curatore della grande retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre
Pompidou e ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis – ha selezionato una serie
di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni, per
illustrare come Magnum Photos debba la sua eccellenza alla capacità dei fotografi di
fondere arte e giornalismo, creazione personale e testimonianza del reale, verificando
come il “fattore Magnum” continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.
Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la prima scruta l’archivio di Magnum
attraverso una lente umanista e si concentra sugli ideali di libertà, uguaglianza,
partecipazione e universalismo che emersero dopo la seconda guerra mondiale; la
seconda mostra la frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta del
Novecento, con uno sguardo particolare rivolto alle minoranze e agli esclusi; la terza,
infine, segue le diverse forme espressive grazie alle quali i fotografi Magnum hanno colto i
mutamenti del mondo e i pericoli che lo minacciano.
Oltre a raccogliere i progetti individuali e collettivi realizzati nel corso degli anni, la mostra
presenta anche proiezioni, copertine di riviste, articoli di giornali, libri realizzati nel corso
del tempo, mostrando il contesto originale in cui molte delle fotografie sono state
concepite.
La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.
Magnum è un gruppo di fotogiornalisti eccezionali che viaggiano in tutto il mondo
per fotografare avvenimenti storici.
Inge Bondi
Magnum è un’organizzazione tenuta insieme da un’intangibile colla di sogni e
speranze. Wayne Miller
Magnum è un paradosso.
John G. Morris
Magnum è una specie di miracolo fin dalla sua nascita.
David Seymour
Magnum è la fotografia.
Henri Cartier-Bresson
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e
organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour
globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York. L’intento è
quello di celebrare il settantesimo anniversario della più grande agenzia fotogiornalistica
del mondo, Magnum Photos, creata da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George
Rodger e David Seymour nell’aprile del 1947. Da quel giorno, la Magnum Photos è
diventata un riferimento nel tempo sempre più importante per la documentazione e per il
fotogiornalismo. Gli autori di Magnum hanno documentato guerre, testimoniato le tensioni
sociali, interpretato il nostro tempo, ritratto tanto le persone comuni quanto i grandi della
terra, preconizzato i nuovi drammi del futuro.
La mostra raccoglie parte del lavoro realizzato in tutti questi anni e getta uno sguardo
nuovo e approfondito sulla storia e sull’archivio dell’Agenzia.
Le immagini celebri e i grandi reportage dei suoi autori permettono di comprendere in che
modo e per quale motivo Magnum sia diventata diversa, unica e leggendaria. Dal
reportage sui lavoratori immigrati negli USA, realizzato da Eve Arnold negli anni
Cinquanta, ai ritratti di “famiglia”, teneri e intimi, di Elliott Erwitt; dalle celebri immagini degli
zingari di Josef Koudelka, fino alla toccante serie realizzata nel 1968 da Paul Fusco sul
"Funeral Train", il treno che trasportò la salma di Robert Kennedy nel suo ultimo viaggio
verso il cimitero di Arlington, attraversando un’America sconvolta e dolente. E ancora, le
serie più recenti dei nuovi autori di Magnum: dalla “Spagna Occulta” di Cristina Garcia
Rodero, alle osservazioni antropologiche, sotto forma di fotografie, realizzate nel mondo
da Martin Parr; dalla cruda attualità del Sud America documentato da Jérôme Sessini,
fino al Mar Mediterraneo, tenebroso e incerto nelle notti dei migranti, fotografato da Paolo
Pellegrin.
Il curatore, Clément Chéroux – direttore della fotografia al MoMA di San Francisco e già
curatore della grande retrospettiva dedicata a Cartier-Bresson realizzata dal Centre
Pompidou e ospitata a Roma proprio al Museo dell’Ara Pacis – ha selezionato una serie
di documenti rari e inediti, immagini di grande valore storico e nuove realizzazioni, per
illustrare come Magnum Photos debba la sua eccellenza alla capacità dei fotografi di
fondere arte e giornalismo, creazione personale e testimonianza del reale, verificando
come il “fattore Magnum” continui a esistere e a rinnovare continuamente il proprio stile.
Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: la prima scruta l’archivio di Magnum
attraverso una lente umanista e si concentra sugli ideali di libertà, uguaglianza,
partecipazione e universalismo che emersero dopo la seconda guerra mondiale; la
seconda mostra la frammentazione del mondo tra gli anni Settanta e Novanta del
Novecento, con uno sguardo particolare rivolto alle minoranze e agli esclusi; la terza,
infine, segue le diverse forme espressive grazie alle quali i fotografi Magnum hanno colto i
mutamenti del mondo e i pericoli che lo minacciano.
Oltre a raccogliere i progetti individuali e collettivi realizzati nel corso degli anni, la mostra
presenta anche proiezioni, copertine di riviste, articoli di giornali, libri realizzati nel corso
del tempo, mostrando il contesto originale in cui molte delle fotografie sono state
concepite.
La mostra è accompagnata da un libro edito da Contrasto.
Magnum è un gruppo di fotogiornalisti eccezionali che viaggiano in tutto il mondo
per fotografare avvenimenti storici.
Inge Bondi
Magnum è un’organizzazione tenuta insieme da un’intangibile colla di sogni e
speranze. Wayne Miller
Magnum è un paradosso.
John G. Morris
Magnum è una specie di miracolo fin dalla sua nascita.
David Seymour
Magnum è la fotografia.
Henri Cartier-Bresson
06
febbraio 2018
MAGNUM MANIFESTO. Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia
Dal 06 febbraio al 03 giugno 2018
fotografia
Location
MUSEO DELL’ARA PACIS
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Biglietti
11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio
Vernissage
6 Febbraio 2018, h 18 su invito
Editore
CONTRASTO
Ufficio stampa
ZETEMA
Curatore