Domenica 29 aprile 2018 riapre Casa Pessina. Protagonista del nuovo progetto
espositivo sarà Tommaso Donati, fotografo nato a Lugano nel 1988 dove attualmente
vive e lavora. Il suo progetto Teresa è il settimo capitolo di una rassegna che il Museo
d’arte Mendrisio e i suoi collaboratori hanno inaugurato nel 2015 proprio per la sede di
Ligornetto: uno spazio ormai affermatosi come galleria dedicata alla giovane fotografia
ticinese.

Il lavoro di Tommaso Donati parte spesso da una fascinazione, o meglio da una spinta
istintiva verso un luogo: all’inizio un quartiere o un’architettura, poi una storia. Procede a
zone, con una grande attrazione per le periferie, spesso anonime. La periferia di Donati,
quella che lo spinge ad aprire una porta, a cercare qualcosa al suo interno, è periferia in
senso classico, luogo dell’abitare, luogo dei margini e non per forza in senso fisico.
L’edificio di cui Donati varca la soglia è noto come il “grattacielo di Pregassona”:
costruito nel 1962, si inserisce in un movimento internazionale di edilizia popolare.
Alto 16 piani, con 75 appartamenti, si caratterizza per 3 bracci a stella e le facciate in
metallo; arrivato all’onore delle cronache grazie a “maxi retate” antidroga, potrebbe
essere collocato all’esterno di qualsiasi altra città d’Europa. Teresa, la protagonista di
questa serie fotografica, è la custode del palazzone, dove vive da 18 anni.
Di origini calabresi, come molti stranieri è arrivata in Svizzera da giovane. Ha però
costruito una casa al suo paese natale e lì vuole tornare.

Donati entra nella casa della custode e la racconta, non attraverso il suo lavoro ma
attraverso la persona, il corpo e il luogo in cui vive, quell’appartamento in cui Teresa
passa le giornate.
Nelle sue fotografie Donati ingloba i riferimenti personali della donna senza però
esplicitarli, cercando invece di spogliare ogni scatto di tutti gli elementi particolari.
Il risultato è un lavoro schietto, vero, che si inserisce nel panorama di quella fotografia
“necessaria” perché ci racconta qualcosa di noi stessi.
Tommaso Donati (Lugano, 1988) vive e lavora a Lugano.
Nel 2013 si diploma in regia cinematografica all'École internationale de Création
audiovisuelle et de réalisation (EICAR) di Parigi.
Il suo lavoro si divide tra la fotografia, il cinema documentario e quello sperimentale.
Temi ricorrenti sono le relazioni tra l'uomo, l'animale e lo spazio-natura dove abitano.
Suoi cortometraggi partecipano a vari festival internazionali quali il Locarno Film Festival,
il Torino Film Festivali e Les Rencontres Internationales Paris / Berlin.
Ha esposto le sue opere fotografiche in varie rassegne svizzere, tra cui il Prix Mobilière
di Ginevra, la Biennale dell'Immagine di Chiasso e il Premio Giovani Artisti della
Fondazione Gino e Gianna Macconi organizzato in collaborazione con il comune di
Chiasso.