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Lo schermo dell’arte Film Festival 2018
Undicesima edizione del progetto internazionale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte che propone un ricco programma di film realizzati da artisti, documentari, cortometraggi, incontri con autori e curatori, workshop
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si terrà a Firenze dal 13 al 18 novembre prossimo l’11° edizione de Lo Schermo
dell’arte Film Festival, progetto internazionale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte che
riunirà un ricco programma di film realizzati da artisti, documentari, cortometraggi, incontri con autori e
curatori, workshop: la Opening Night con Peter Greenaway e il collettivo di artisti Zapruder, il Focus
dedicato a Rä Di Martino, la mostra European Identities. New Geographies in Artists' Film and Video sulla
scena emergente di artisti che lavorano con il video e il cinema, i due progetti di formazione VISIO e Feature
Expanded.
Tra gli ospiti della rassegna anche gli artisti Barbara Visser, Gabrielle Brady, Diego Marcon, Jordi Colomer,
la regista Lisa Immordino Vreeland, la curatrice Sarah Perks, il produttore Yorgos Tsourgiannis.
“Lo schermo dell’arte è un progetto diventato in questi anni un punto di riferimento per chi in Europa
lavora con le immagini in movimento. Sempre più proiettato a costruire relazioni con partner internazionali
su progettualità future, dedica grande attenzione alla produzione delle giovani generazioni e alla visione
degli artisti che raccontano una contemporaneità sempre più problematica e contradditoria”, dichiara la
direttrice Silvia Lucchesi.
“Siamo particolarmente contenti dell’edizione 2018 di VISIO e Feature Expanded. L’incremento delle
collaborazioni istituzionali e delle domande di partecipazione ricevute quest’anno, dimostrano un crescente
interesse da parte di artisti e professionisti per la progettualità sviluppata in questi anni. Poter seguire i
successi internazionali di film che abbiamo contribuito a produrre, come quello di Gabrielle Brady vincitore
al Tribeca Film Festival, è la soddisfazione più grande!” Leonardo Bigazzi, curatore
Protagonisti della Opening Night saranno il regista inglese Peter Greenaway che in una lecture presenterà il
progetto del suo prossimo film Walking to Paris, racconto del viaggio che, tra il 1903 e il 1904, il
ventisettenne Costantin Brancusi intraprese a piedi dalla Romania, suo paese natale, per raggiungere Parigi,
sua città d’elezione che lo vedrà affermarsi come massima figura del rinnovamento dell’arte del Novecento;
e Zapruder che presenterà il work in progress del progetto Zeus Machine dedicato alle 12 fatiche di Ercole,
celebrate in insolite ed attuali declinazioni. Accogliendo il nesso con il mitico personaggio e determinate ad
andare fino in fondo, persone comuni si fanno interpreti autentiche del richiamo eroico, in continua
tensione tra la vetta dell’Olimpo e la sfera terrena.
Il Focus 2018 sarà dedicato all’artista italiana Rä Di Martino, la cui produzione si muove tra installazione,
fotografia e cinema, e riunirà sette cortometraggi realizzati tra il 2001 e il 2017.
Inoltre sarà presentato in prima mondale il suo nuovo film 100 Piper. Breve storia del Piper di Torino (1966-
1969) in cento frammenti nel quale l’artista interpreta in chiave personale le atmosfere della celebre
discoteca torinese attraverso la riattivazione di materiali di archivio.
Rä Di Martino ha esposto sue opere in istituzioni quali GAM e Fondazione Sandretto a Torino, MAXXI a
Roma, Museion a Bolzano, HangarBicocca e PAC a Milano, la Tate Modern a Londra, il MoMA PS1 a New
York, e l’MCA a Chicago e i suoi film presentati nei maggiori festival internazionali.
In programma film lunghi e cortometraggi tra film d’artista e documentari.
Tra le anteprime italiane il lungometraggio Kusama-Infinity (2018) di Heather Lenz, dedicato alla
novantenne artista giapponese Yayoi Kusama, una delle figure più celebri della scena contemporanea, che
dal 1977 vive per sua scelta nell’ospedale psichiatrico Seiwa ma dipinge quasi quotidianamente nello studio
a Shinjuku; il toccante Island of the Hungry Ghosts (2018) dell’artista australiana Gabrielle Brady, nella
shortlist dei premi dell’Australian Academy of Cinema and Television Arts, vincitore di numerosi
riconoscimenti tra cui il Best Documentary Feature Award del Tribeca Film Festival 2018. Girato a Christmas
Island nota per il fenomeno della migrazione di milioni di granchi dalla giungla al mare, il film, sviluppato
all’interno del programma Feature Expanded 2015 dello Schermo dell’arte, narra l’esperienza di una
giovane psicologa impegnata nel dare sostegno ai migranti che lì arrivano da tutto il Medio Oriente; The
End of Fear (2017) di Barbara Visser che ricostruisce, a distanza di oltre vent’anni, la vicenda dello scempio
subito nel 1986 dal celebre dipinto Who is Afraid of Red, Yellow and Blue III dell’astrattista americano
Barnett Newman conservato allo Stedelijk Museum di Amsterdam; Love Cecil di Lisa Immordino Vreeland,
Stati Uniti (2017), che racconta la complessa personalità e il talento del designer e fotografo di moda Cecil
Beaton, ritrattista ufficiale della Regina Elisabetta, attraverso rari materiali di archivio e brani tratti dai suoi
diari.
Inoltre Moriyama-san (2017) di Ila Beka e Louise Lemoine che ha ricevuto il primo premio al Film Festival di
Architettura di Lisbona. Il film è dedicato a Yasuo Moriyama, eremita urbano di Tokyo appassionato di
musica noise, che vive in una casa disegnata dall’architetto Ryūe Nishizawa, considerata un esempio
dell’architettura giapponese contemporanea; Monelle (2017) di Diego Marcon, a metà tra film strutturale e
film horror, girato nella celebre Casa del Fascio dell’architetto Giuseppe Terragni a Como; New Palermo
Felicissima (2018) di Jordi Colomer, artista che ha rappresentato la Spagna all’ultima Biennale di Venezia,
realizzato per Manifesta 12, sorta di visita alternativa via mare della zona di Palermo a sud di Sant’Erasmo
omessa dalle guide turistiche.
In programma inoltre la IV edizione di Feature Expanded. Art Film Strategies, progetto di formazione
diretto da Sarah Perks e Leonardo Bigazzi e sostenuto da Creative Europe/MEDIA, che porterà a Firenze 12
artisti internazionali che desiderano realizzare il loro primo lungometraggio e che assegnerà quattro
premi: Feature Expanded Distribution Award; Feature Expanded Development Award, Ottod’Ame Film
Award, SUB-TI Award; la VII edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images, curata da
Leonardo Bigazzi, rivolto alle giovani generazioni di artisti che lavorano con video e cinema, che conferma il
VISIO Young Talent Acquisition Prize della Seven Gravity Collection. La open call del progetto ha ricevuto 90
candidature provenienti da 32 paesi diversi; le installazioni video e i film dei 12 artisti selezionati per VISIO
saranno protagonisti della mostra European Identities. New Geographies in Artists' Film and Video che
inaugurerà martedì 13 novembre alle Murate Progetti Arte Contemporanea; la II edizione del progetto
Moving Archive che propone film dell’archivio del festival in biblioteche e istituzioni della Città
metropolitana di Firenze.
La sigla dello Schermo dell’arte 2018 è stata appositamente realizzata dall’artista toscano Federico Gori
attraverso il montaggio in sequenza e in loop di 163 dipinti a inchiostro e smalto.
Lo schermo dell'arte è realizzato con il contributo di Creative Europe/MEDIA, Regione Toscana / nell’ambito
di Toscanaincontemporanea 2018 / Giovanisì, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze,
Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, FST Mediateca Toscana Film Commission, Institut français
Firenze, e con il sostegno di In Between Art Film, ottod’Ame, Findomestic, Unicoop Firenze, B&C Speakers.
dell’arte Film Festival, progetto internazionale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte che
riunirà un ricco programma di film realizzati da artisti, documentari, cortometraggi, incontri con autori e
curatori, workshop: la Opening Night con Peter Greenaway e il collettivo di artisti Zapruder, il Focus
dedicato a Rä Di Martino, la mostra European Identities. New Geographies in Artists' Film and Video sulla
scena emergente di artisti che lavorano con il video e il cinema, i due progetti di formazione VISIO e Feature
Expanded.
Tra gli ospiti della rassegna anche gli artisti Barbara Visser, Gabrielle Brady, Diego Marcon, Jordi Colomer,
la regista Lisa Immordino Vreeland, la curatrice Sarah Perks, il produttore Yorgos Tsourgiannis.
“Lo schermo dell’arte è un progetto diventato in questi anni un punto di riferimento per chi in Europa
lavora con le immagini in movimento. Sempre più proiettato a costruire relazioni con partner internazionali
su progettualità future, dedica grande attenzione alla produzione delle giovani generazioni e alla visione
degli artisti che raccontano una contemporaneità sempre più problematica e contradditoria”, dichiara la
direttrice Silvia Lucchesi.
“Siamo particolarmente contenti dell’edizione 2018 di VISIO e Feature Expanded. L’incremento delle
collaborazioni istituzionali e delle domande di partecipazione ricevute quest’anno, dimostrano un crescente
interesse da parte di artisti e professionisti per la progettualità sviluppata in questi anni. Poter seguire i
successi internazionali di film che abbiamo contribuito a produrre, come quello di Gabrielle Brady vincitore
al Tribeca Film Festival, è la soddisfazione più grande!” Leonardo Bigazzi, curatore
Protagonisti della Opening Night saranno il regista inglese Peter Greenaway che in una lecture presenterà il
progetto del suo prossimo film Walking to Paris, racconto del viaggio che, tra il 1903 e il 1904, il
ventisettenne Costantin Brancusi intraprese a piedi dalla Romania, suo paese natale, per raggiungere Parigi,
sua città d’elezione che lo vedrà affermarsi come massima figura del rinnovamento dell’arte del Novecento;
e Zapruder che presenterà il work in progress del progetto Zeus Machine dedicato alle 12 fatiche di Ercole,
celebrate in insolite ed attuali declinazioni. Accogliendo il nesso con il mitico personaggio e determinate ad
andare fino in fondo, persone comuni si fanno interpreti autentiche del richiamo eroico, in continua
tensione tra la vetta dell’Olimpo e la sfera terrena.
Il Focus 2018 sarà dedicato all’artista italiana Rä Di Martino, la cui produzione si muove tra installazione,
fotografia e cinema, e riunirà sette cortometraggi realizzati tra il 2001 e il 2017.
Inoltre sarà presentato in prima mondale il suo nuovo film 100 Piper. Breve storia del Piper di Torino (1966-
1969) in cento frammenti nel quale l’artista interpreta in chiave personale le atmosfere della celebre
discoteca torinese attraverso la riattivazione di materiali di archivio.
Rä Di Martino ha esposto sue opere in istituzioni quali GAM e Fondazione Sandretto a Torino, MAXXI a
Roma, Museion a Bolzano, HangarBicocca e PAC a Milano, la Tate Modern a Londra, il MoMA PS1 a New
York, e l’MCA a Chicago e i suoi film presentati nei maggiori festival internazionali.
In programma film lunghi e cortometraggi tra film d’artista e documentari.
Tra le anteprime italiane il lungometraggio Kusama-Infinity (2018) di Heather Lenz, dedicato alla
novantenne artista giapponese Yayoi Kusama, una delle figure più celebri della scena contemporanea, che
dal 1977 vive per sua scelta nell’ospedale psichiatrico Seiwa ma dipinge quasi quotidianamente nello studio
a Shinjuku; il toccante Island of the Hungry Ghosts (2018) dell’artista australiana Gabrielle Brady, nella
shortlist dei premi dell’Australian Academy of Cinema and Television Arts, vincitore di numerosi
riconoscimenti tra cui il Best Documentary Feature Award del Tribeca Film Festival 2018. Girato a Christmas
Island nota per il fenomeno della migrazione di milioni di granchi dalla giungla al mare, il film, sviluppato
all’interno del programma Feature Expanded 2015 dello Schermo dell’arte, narra l’esperienza di una
giovane psicologa impegnata nel dare sostegno ai migranti che lì arrivano da tutto il Medio Oriente; The
End of Fear (2017) di Barbara Visser che ricostruisce, a distanza di oltre vent’anni, la vicenda dello scempio
subito nel 1986 dal celebre dipinto Who is Afraid of Red, Yellow and Blue III dell’astrattista americano
Barnett Newman conservato allo Stedelijk Museum di Amsterdam; Love Cecil di Lisa Immordino Vreeland,
Stati Uniti (2017), che racconta la complessa personalità e il talento del designer e fotografo di moda Cecil
Beaton, ritrattista ufficiale della Regina Elisabetta, attraverso rari materiali di archivio e brani tratti dai suoi
diari.
Inoltre Moriyama-san (2017) di Ila Beka e Louise Lemoine che ha ricevuto il primo premio al Film Festival di
Architettura di Lisbona. Il film è dedicato a Yasuo Moriyama, eremita urbano di Tokyo appassionato di
musica noise, che vive in una casa disegnata dall’architetto Ryūe Nishizawa, considerata un esempio
dell’architettura giapponese contemporanea; Monelle (2017) di Diego Marcon, a metà tra film strutturale e
film horror, girato nella celebre Casa del Fascio dell’architetto Giuseppe Terragni a Como; New Palermo
Felicissima (2018) di Jordi Colomer, artista che ha rappresentato la Spagna all’ultima Biennale di Venezia,
realizzato per Manifesta 12, sorta di visita alternativa via mare della zona di Palermo a sud di Sant’Erasmo
omessa dalle guide turistiche.
In programma inoltre la IV edizione di Feature Expanded. Art Film Strategies, progetto di formazione
diretto da Sarah Perks e Leonardo Bigazzi e sostenuto da Creative Europe/MEDIA, che porterà a Firenze 12
artisti internazionali che desiderano realizzare il loro primo lungometraggio e che assegnerà quattro
premi: Feature Expanded Distribution Award; Feature Expanded Development Award, Ottod’Ame Film
Award, SUB-TI Award; la VII edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images, curata da
Leonardo Bigazzi, rivolto alle giovani generazioni di artisti che lavorano con video e cinema, che conferma il
VISIO Young Talent Acquisition Prize della Seven Gravity Collection. La open call del progetto ha ricevuto 90
candidature provenienti da 32 paesi diversi; le installazioni video e i film dei 12 artisti selezionati per VISIO
saranno protagonisti della mostra European Identities. New Geographies in Artists' Film and Video che
inaugurerà martedì 13 novembre alle Murate Progetti Arte Contemporanea; la II edizione del progetto
Moving Archive che propone film dell’archivio del festival in biblioteche e istituzioni della Città
metropolitana di Firenze.
La sigla dello Schermo dell’arte 2018 è stata appositamente realizzata dall’artista toscano Federico Gori
attraverso il montaggio in sequenza e in loop di 163 dipinti a inchiostro e smalto.
Lo schermo dell'arte è realizzato con il contributo di Creative Europe/MEDIA, Regione Toscana / nell’ambito
di Toscanaincontemporanea 2018 / Giovanisì, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze,
Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, FST Mediateca Toscana Film Commission, Institut français
Firenze, e con il sostegno di In Between Art Film, ottod’Ame, Findomestic, Unicoop Firenze, B&C Speakers.
13
novembre 2018
Lo schermo dell’arte Film Festival 2018
Dal 13 al 18 novembre 2018
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Firenze
Firenze, (Firenze)
Firenze, (Firenze)
Vernissage
13 Novembre 2018, ore 18:00 a Le Murate inaugurazione della mostra "Identities. New Geographies in Artists’ Film and Video"
Sito web
www.loschermodellarte.org