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Photo Vogue Festival 2018
Terza edizione di Photo Vogue Festival, la rassegna che negli ultimi anni si è imposta sulla scena nazionale ed internazionale come momento di diffusione della cultura fotografica e rilevante occasione di confronto su tematiche di attualità
Comunicato stampa
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Dal 15 al 18 novembre 2018 si terrà la terza edizione di Photo Vogue Festival, la rassegna che negli ultimi anni si è imposta sulla scena nazionale ed internazionale come momento di diffusione della cultura fotografica e rilevante occasione di confronto su tematiche di attualità. Oggi più che mai la fashion photography non può essere considerata una semplice manifestazione estetica: con l’avvento dei social si
è trasformata in uno dei principali linguaggi visivi della contemporaneità. A partire da queste considerazioni, per la terza edizione del Festival, i riflettori sono puntati sulle infinite possibilità e limiti che imponiamo al nostro sguardo quando “leggiamo” le immagini, e sugli innumerevoli significati che esse sono capaci di veicolare.
Il Photo Vogue Festival, presieduto da Emanuele Farneti e diretto dalla Visual Director Alessia Glaviano, prevede per quest’anno una monografica del fotografo norvegese Sølve Sundsbø, una delle voci più innovative della fashion photography contemporanea nonché celebre firma di Vogue Italia. La mostra, intitolata “Beyond the still Image” e curata da Alessia Glaviano e Michael Van Horne, si terrà nella prestigiosa sede di Palazzo Reale e sarà promossa e prodotta da Vogue Italia in collaborazione con il Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale e con il sostegno di Art + Commerce. Un percorso immersivo che si snoderà tra foto iconiche e opere inedite, video, proiezioni e installazioni site-specific per approfondire la visione di un artista che ha fatto dell’uso pionieristico della tecnologia la propria cifra stilistica.
L’artista norvegese infatti sfida costantemente la bidimensionalità della fotografia grazie all’utilizzo avanguardistico di diversi tipi di illuminazione e di tecniche non tradizionali come raggi x e scansioni 3D, ottenendo composizioni complesse e sofisticate.
A BASE Milano, spazio industriale riconvertito in centro culturale, due collettive: “Embracing Diversity” e “All That Man Is – Fashion and Masculinity Now”. La prima è un’esposizione – curata da Alessia Glaviano e Francesca Marani – dedicata alla valorizzazione della diversità e dell’inclusione per una comprensione più profonda della nostra contemporaneità, che vedrà protagonisti i fotografi selezionati tramite lo scouting indetto sul canale PhotoVogue. La selezione degli autori in mostra è il risultato della valutazione di una giuria di fama internazionale composta da Monica Allende (photo editor indipendente e cultural producer), Tasneem Alsultan (fotografa), Giorgio Armani, Giovanni Bianco (creative director Vogue italia), David Campbell (director of communications and engagement per World Press Photo Foundation), James Estrin (senior staff photographer per The New York Times. Co-editor di Lens, photography platform del Times), Michael Famighetti (editor di Aperture magazine), Emanuele Farneti (editor in chief Vogue Italia, L’Uomo Vogue, Casa Vogue e Vogue.it), Alessia Glaviano (Brand Visual Director Vogue Italia), Zhang Huan (artista), Jimmy Moffat (fondatore di Red Hook Labs e tra i partner fondatori di Art + Commerce), Azu Nwagbogu (Director Lagosphoto and Chief Curator Zeitz Mocaa), Alessandro Rabottini (direttore di MiArt), Ramón Reverté (editor in chief e creative director di Editorial RM), Sølve Sundsbø, Newsha Tavakolian (fotografa), Michael Van Horne (director of the image archive di Art + Commerce) e Duan Yuting (direttore di Lianzhou Foto). I nomi dei fotografi selezionati sono: Daniel Jack Lyons, David Favrod, David Uzochukwu, Elliott Verdier, Guoman Liao, Heather Glazzard, Isabel Martínez, Jan Klos, Julia Falkner, Julia Fullerton-Batten, Justine Tjallinks, Katia Repina e Carla Moral, Katie Burdon, Kennedi Carter, Kyle Weeks, Laura Pannack, Liza Kanaeva-Hunsicker, Lucie Khahoutian, Maxim Vakhovskiy, Olya Oleinic, Reatile Moalusi, Ricardo Rivera, Sam Gregg, Shuwei Liu, Snezhana von Budingen e Valentine Bo.
“All That Man Is – Fashion and Masculinity Now” è invece un’esplorazione del concetto di mascolinità attraverso gli occhi dei fotografi di moda contemporanei. La mostra, a cura di Chiara Bardelli Nonino, ha lo scopo di far capire come l’idea di uomo che la moda e la fashion photography stanno contribuendo a plasmare sia in realtà un prisma dove coesistono modelli maschili molto diversi tra loro. E, possibilmente, stimolare una discussione su questo tema.
“Ci sono momenti in cui il compito della fotografia di moda è quello di regalare sogni, bellezza, evasione. E ce ne sono altri in cui è richiesto invece a tutti di sporcarsi le mani facendo i conti con l’attualità, mettendo in chiaro il proprio punto di vista sul mondo”, dice Emanuele Farneti. “Oggi viviamo uno di questi momenti. Abbracciare la diversità, raccontare un’idea di mascolinità capace di farsi inclusiva: i temi del Photo Vogue Festival 2018 mettono a fuoco due sfide certo non marginali della nostra società. E lo fanno con una selezione straordinaria di talenti, cui la piattaforma digitale di PhotoVogue ha dato un luogo per far sentire la propria voce”. “In un momento storico in cui si alzano sempre più forti le voci dell’intolleranza e il linguaggio politico ha raggiunto una violenza verbale impensabile fino a ieri”, dice Alessia Glaviano “in un momento storico testimone di una chiusura generale nei confronti della diversità mi è parso importante dedicare questa edizione del festival proprio alla scoperta e valorizzazione della diversità in ogni sua espressione (che sia essa fisica, di genere, geografica o culturale). Diversità come ricchezza che può emergere solo dalla pluralità. Occorre una battaglia culturale, oltre che politica. La politica può fare delle leggi, ma non cambia lo sguardo delle persone. L’arte, e insieme all’arte anche la moda, hanno la possibilità di cambiarlo. Hanno la possibilità di rappresentare la vita al di là dei pregiudizi e delle etichette sociali”.
“La fotografia è solo apparentemente uno dei linguaggi meno mediati nell’ambito della creatività contemporanea, perché nella scelta e nella relazione con il soggetto ritratto il fotografo crea sempre contenuti originali, che possono suggerire, proporre, persino denunciare pensieri e opinioni anche molto lontani dal senso immediato di uno scatto”, ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. “Il
Vogue Photo Festival rappresenta un’occasione particolarmente importante in questo senso, perché, in un mondo sempre più soggiogato dal fascino dell’immagine, combina con grande equilibrio la qualità della proposta artistica e la grande attenzione alle implicazioni sociali del messaggio che veicola”.
Sølve Sundsbø
Norvegese di nascita e londinese di adozione, il fotografo e filmmaker di moda Sølve Sundsbø si è costruito una reputazione con i suoi concept visionari, la versatilità stilistica e l’apertura mentale verso tecnologie d’avanguardia, dallo scanner tridimensionale al ritocco dipinto a mano.
Sølve ha diretto shooting fotografici per riviste come Vogue Italia, Love, Visionaire, V, Interview, i-D, NYTimes, Vogue Cina, Vogue Giappone e W Magazine. I suoi scatti sono stati celebrati in numerose mostre collettive e monografiche, come “Perroquets” nel 2008 e “Rosie and 21 Men” nel 2013. Ha creato universi visivi per i più prestigiosi brand della moda e della bellezza, tra cui Chanel, Armani, Cartier, Mugler, Gucci, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, Louis Vuitton, Hermès, Guerlain, Givenchy, H&M, Lancôme, Estée Lauder, Sergio Rossi e Boucheron. Sølve ha diretto cortometraggi per Chanel, Gucci, Lancôme, LOVE, NYTimes, Nike e SHOWstudio. Nel 2011, il suo progetto per il NY Times, intitolato “14 Actors Acting”, ha vinto un Emmy Award per la categoria Nuovi Approcci alla Notizia e alla Programmazione Documentaristica. In collaborazione con W Magazine, nel 2012 ha creato ed esibito un’installazione multischermo del suo film “The Ever Changing Face of Beauty”, un progetto ambizioso ed etereo che unisce entrambi gli elementi naturali e tecnologici della produzione cinematografica di Sølve. Il film è stato accolto dalla critica in maniera straordinariamente positiva.
Sølve è stato elogiato per le immagini dell’archivio di Alexander McQueen scattate per il catalogo della leggendaria retrospettiva “Savage Beauty” presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Le sue opere sono state battute alle aste di Phillips De Pury e fanno parte della collezione permanente della National Portrait Gallery di Londra.
PARTNER
Per il terzo anno consecutivo Audi è partner di Photo Vogue Festival. Nel cortile di BASE Milano, dal 15 al 18 novembre, sarà esposta Audi Q3, il SUV compatto del marchio dei quattro anelli completamente nuovo e ora cresciuto in dimensioni, tecnologia, funzionalità e affinato nel design per rispondere alle esigenze di un pubblico metropolitano dinamico. La collaborazione con Vogue Italia non finisce qui: un fotografo selezionato dalla redazione del magazine realizzerà uno shooting speciale in tre città italiane interpretando attraverso la “lente Audi” il concetto di lifestyle metropolitano.
Main partner a BASE Milano è Huawei, ancora una volta al fianco di Vogue Italia nella promozione del talento e dell’innovazione in campo fotografico. Per questa terza edizione del Festival, Vogue Italia e Huawei hanno lanciato su Instagram lo scouting fotografico #ANewRenaissance ispirato al Rinascimento della fotografia da smartphone. Tra i numerosi fotografi che hanno preso parte all’iniziativa, Hannah Häseker, Marco Imperatore, Martina Scorcucchi, Monia Merlo e Olga Shpak sono i cinque autori che sono stati scelti per realizzare street diaries alla Milan Fashion Week armati di Huawei P20 Pro. Marco Imperatore inoltre ha avuto l’opportunità di scattare uno shooting con protagonista Huawei per il November issue di Vogue Italia.
A BASE Milano sarà possibile prendere visione delle loro foto, al centro di una mostra fotografica firmata Huawei, e delle migliori immagini realizzate dai fotografi individuati attraverso lo scouting grazie ad un libro distribuito durante i giorni della rassegna.
è trasformata in uno dei principali linguaggi visivi della contemporaneità. A partire da queste considerazioni, per la terza edizione del Festival, i riflettori sono puntati sulle infinite possibilità e limiti che imponiamo al nostro sguardo quando “leggiamo” le immagini, e sugli innumerevoli significati che esse sono capaci di veicolare.
Il Photo Vogue Festival, presieduto da Emanuele Farneti e diretto dalla Visual Director Alessia Glaviano, prevede per quest’anno una monografica del fotografo norvegese Sølve Sundsbø, una delle voci più innovative della fashion photography contemporanea nonché celebre firma di Vogue Italia. La mostra, intitolata “Beyond the still Image” e curata da Alessia Glaviano e Michael Van Horne, si terrà nella prestigiosa sede di Palazzo Reale e sarà promossa e prodotta da Vogue Italia in collaborazione con il Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale e con il sostegno di Art + Commerce. Un percorso immersivo che si snoderà tra foto iconiche e opere inedite, video, proiezioni e installazioni site-specific per approfondire la visione di un artista che ha fatto dell’uso pionieristico della tecnologia la propria cifra stilistica.
L’artista norvegese infatti sfida costantemente la bidimensionalità della fotografia grazie all’utilizzo avanguardistico di diversi tipi di illuminazione e di tecniche non tradizionali come raggi x e scansioni 3D, ottenendo composizioni complesse e sofisticate.
A BASE Milano, spazio industriale riconvertito in centro culturale, due collettive: “Embracing Diversity” e “All That Man Is – Fashion and Masculinity Now”. La prima è un’esposizione – curata da Alessia Glaviano e Francesca Marani – dedicata alla valorizzazione della diversità e dell’inclusione per una comprensione più profonda della nostra contemporaneità, che vedrà protagonisti i fotografi selezionati tramite lo scouting indetto sul canale PhotoVogue. La selezione degli autori in mostra è il risultato della valutazione di una giuria di fama internazionale composta da Monica Allende (photo editor indipendente e cultural producer), Tasneem Alsultan (fotografa), Giorgio Armani, Giovanni Bianco (creative director Vogue italia), David Campbell (director of communications and engagement per World Press Photo Foundation), James Estrin (senior staff photographer per The New York Times. Co-editor di Lens, photography platform del Times), Michael Famighetti (editor di Aperture magazine), Emanuele Farneti (editor in chief Vogue Italia, L’Uomo Vogue, Casa Vogue e Vogue.it), Alessia Glaviano (Brand Visual Director Vogue Italia), Zhang Huan (artista), Jimmy Moffat (fondatore di Red Hook Labs e tra i partner fondatori di Art + Commerce), Azu Nwagbogu (Director Lagosphoto and Chief Curator Zeitz Mocaa), Alessandro Rabottini (direttore di MiArt), Ramón Reverté (editor in chief e creative director di Editorial RM), Sølve Sundsbø, Newsha Tavakolian (fotografa), Michael Van Horne (director of the image archive di Art + Commerce) e Duan Yuting (direttore di Lianzhou Foto). I nomi dei fotografi selezionati sono: Daniel Jack Lyons, David Favrod, David Uzochukwu, Elliott Verdier, Guoman Liao, Heather Glazzard, Isabel Martínez, Jan Klos, Julia Falkner, Julia Fullerton-Batten, Justine Tjallinks, Katia Repina e Carla Moral, Katie Burdon, Kennedi Carter, Kyle Weeks, Laura Pannack, Liza Kanaeva-Hunsicker, Lucie Khahoutian, Maxim Vakhovskiy, Olya Oleinic, Reatile Moalusi, Ricardo Rivera, Sam Gregg, Shuwei Liu, Snezhana von Budingen e Valentine Bo.
“All That Man Is – Fashion and Masculinity Now” è invece un’esplorazione del concetto di mascolinità attraverso gli occhi dei fotografi di moda contemporanei. La mostra, a cura di Chiara Bardelli Nonino, ha lo scopo di far capire come l’idea di uomo che la moda e la fashion photography stanno contribuendo a plasmare sia in realtà un prisma dove coesistono modelli maschili molto diversi tra loro. E, possibilmente, stimolare una discussione su questo tema.
“Ci sono momenti in cui il compito della fotografia di moda è quello di regalare sogni, bellezza, evasione. E ce ne sono altri in cui è richiesto invece a tutti di sporcarsi le mani facendo i conti con l’attualità, mettendo in chiaro il proprio punto di vista sul mondo”, dice Emanuele Farneti. “Oggi viviamo uno di questi momenti. Abbracciare la diversità, raccontare un’idea di mascolinità capace di farsi inclusiva: i temi del Photo Vogue Festival 2018 mettono a fuoco due sfide certo non marginali della nostra società. E lo fanno con una selezione straordinaria di talenti, cui la piattaforma digitale di PhotoVogue ha dato un luogo per far sentire la propria voce”. “In un momento storico in cui si alzano sempre più forti le voci dell’intolleranza e il linguaggio politico ha raggiunto una violenza verbale impensabile fino a ieri”, dice Alessia Glaviano “in un momento storico testimone di una chiusura generale nei confronti della diversità mi è parso importante dedicare questa edizione del festival proprio alla scoperta e valorizzazione della diversità in ogni sua espressione (che sia essa fisica, di genere, geografica o culturale). Diversità come ricchezza che può emergere solo dalla pluralità. Occorre una battaglia culturale, oltre che politica. La politica può fare delle leggi, ma non cambia lo sguardo delle persone. L’arte, e insieme all’arte anche la moda, hanno la possibilità di cambiarlo. Hanno la possibilità di rappresentare la vita al di là dei pregiudizi e delle etichette sociali”.
“La fotografia è solo apparentemente uno dei linguaggi meno mediati nell’ambito della creatività contemporanea, perché nella scelta e nella relazione con il soggetto ritratto il fotografo crea sempre contenuti originali, che possono suggerire, proporre, persino denunciare pensieri e opinioni anche molto lontani dal senso immediato di uno scatto”, ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. “Il
Vogue Photo Festival rappresenta un’occasione particolarmente importante in questo senso, perché, in un mondo sempre più soggiogato dal fascino dell’immagine, combina con grande equilibrio la qualità della proposta artistica e la grande attenzione alle implicazioni sociali del messaggio che veicola”.
Sølve Sundsbø
Norvegese di nascita e londinese di adozione, il fotografo e filmmaker di moda Sølve Sundsbø si è costruito una reputazione con i suoi concept visionari, la versatilità stilistica e l’apertura mentale verso tecnologie d’avanguardia, dallo scanner tridimensionale al ritocco dipinto a mano.
Sølve ha diretto shooting fotografici per riviste come Vogue Italia, Love, Visionaire, V, Interview, i-D, NYTimes, Vogue Cina, Vogue Giappone e W Magazine. I suoi scatti sono stati celebrati in numerose mostre collettive e monografiche, come “Perroquets” nel 2008 e “Rosie and 21 Men” nel 2013. Ha creato universi visivi per i più prestigiosi brand della moda e della bellezza, tra cui Chanel, Armani, Cartier, Mugler, Gucci, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, Louis Vuitton, Hermès, Guerlain, Givenchy, H&M, Lancôme, Estée Lauder, Sergio Rossi e Boucheron. Sølve ha diretto cortometraggi per Chanel, Gucci, Lancôme, LOVE, NYTimes, Nike e SHOWstudio. Nel 2011, il suo progetto per il NY Times, intitolato “14 Actors Acting”, ha vinto un Emmy Award per la categoria Nuovi Approcci alla Notizia e alla Programmazione Documentaristica. In collaborazione con W Magazine, nel 2012 ha creato ed esibito un’installazione multischermo del suo film “The Ever Changing Face of Beauty”, un progetto ambizioso ed etereo che unisce entrambi gli elementi naturali e tecnologici della produzione cinematografica di Sølve. Il film è stato accolto dalla critica in maniera straordinariamente positiva.
Sølve è stato elogiato per le immagini dell’archivio di Alexander McQueen scattate per il catalogo della leggendaria retrospettiva “Savage Beauty” presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Le sue opere sono state battute alle aste di Phillips De Pury e fanno parte della collezione permanente della National Portrait Gallery di Londra.
PARTNER
Per il terzo anno consecutivo Audi è partner di Photo Vogue Festival. Nel cortile di BASE Milano, dal 15 al 18 novembre, sarà esposta Audi Q3, il SUV compatto del marchio dei quattro anelli completamente nuovo e ora cresciuto in dimensioni, tecnologia, funzionalità e affinato nel design per rispondere alle esigenze di un pubblico metropolitano dinamico. La collaborazione con Vogue Italia non finisce qui: un fotografo selezionato dalla redazione del magazine realizzerà uno shooting speciale in tre città italiane interpretando attraverso la “lente Audi” il concetto di lifestyle metropolitano.
Main partner a BASE Milano è Huawei, ancora una volta al fianco di Vogue Italia nella promozione del talento e dell’innovazione in campo fotografico. Per questa terza edizione del Festival, Vogue Italia e Huawei hanno lanciato su Instagram lo scouting fotografico #ANewRenaissance ispirato al Rinascimento della fotografia da smartphone. Tra i numerosi fotografi che hanno preso parte all’iniziativa, Hannah Häseker, Marco Imperatore, Martina Scorcucchi, Monia Merlo e Olga Shpak sono i cinque autori che sono stati scelti per realizzare street diaries alla Milan Fashion Week armati di Huawei P20 Pro. Marco Imperatore inoltre ha avuto l’opportunità di scattare uno shooting con protagonista Huawei per il November issue di Vogue Italia.
A BASE Milano sarà possibile prendere visione delle loro foto, al centro di una mostra fotografica firmata Huawei, e delle migliori immagini realizzate dai fotografi individuati attraverso lo scouting grazie ad un libro distribuito durante i giorni della rassegna.
15
novembre 2018
Photo Vogue Festival 2018
Dal 15 al 18 novembre 2018
fotografia
Location
BASE
Milano, Via Ambrogio Da Fossano Bergognone, 34, (Milano)
Milano, Via Ambrogio Da Fossano Bergognone, 34, (Milano)