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Amos Nattini
esposizione antologica delle opere di Nattini, in occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa
Comunicato stampa
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Amos Nattini si stabilì a Collecchio dopo gli eventi politici degli anni che vanno dal 1940 al 1943, anni difficili per molti esponenti dell’intellighenzia italiana sospesi dalla guerra nel limbo dell’incertezza. Il pittore cerca subito l’isolamento: la quiete e il silenzio del rustico torrione medievale di Oppiano lo accompagnano sino alla morte sopraggiunta nel 1985.
Il Comune di Collecchio nel ventennale della sua scomparsa dedica al colto e raffinato pittore genovese, collecchiese d’adozione, una mostra antologica: “Amos Nattini (1892-1985). Viaggio verso L’Eden”. L’esposizione, curata da Marzio Dall’Acqua con il supporto organizzativo della Cooperativa Educarte, è divisa in due sezioni. La prima è aperta ad una scelta di tavole originali, una trentina, dedicate all’illustrazione della Divina Commedia. Le opere furono realizzate dall’autore nell’ambito del sesto centenario Dantesco del 1921. La seconda parte presenta numerosi dipinti ed opere grafiche che illustrano i passi più significati della produzione dell’artista, cui si aggiungono inoltre documenti e testimonianze inedite.
Uomo di grande afflato culturale la sua pittura “compete con l’arte dell’umanesimo e del rinascimento, con la sua primaverile e giovane spensieratezza, con il suo rigore formale e l’invenzione che sa reinventare e vivificare i modelli classici…” (Marzio Dall’Acqua).
La sua arte diventa eroica “follia” nel ventennale tentativo di completare le tre cantiche dantesche, come Gabriele D’Annunzio scriveva sul frontespizio “Delle Laudi - libro secondo”: “Ad Amos Nattini che sa come l’Arte moderna domandi un’anima eroica, offro queste grida verso gli eroi” (Parigi, maggio 1914).
L’esposizione è allestita nelle sale di “Villa Soragna”, un suggestivo edificio dei primi dell’Ottocento, e sarà aperta al pubblico dal 17 settembre al 6 novembre 2005.
Non solo Nattini! Sono tanti gli eventi organizzati dal Comune di Collecchio: dal Simposio Internazionale Biennale di scultura Serena, che per il secondo anno porterà una elité di scultori ad affrontarsi in pubblica piazza in una sorte di “singolar tenzone” a colpi di martello e scalpello, ai ristoranti che presenteranno piatti ispirati alle tavole del Sommo Poeta. Per gli amanti dell’arte contemporanea da non perdere l’installazione “Vediamoci all’Inferno” (a cura di Marzio Dall’Acqua, Tiziano Marcheselli, Mauro Buzzi e Claudio Cesari): il tema dell’inferno d’ispirazione nattiniana entra in un vero e proprio “mattatoio” (le ampie sale di un ex-prosciuttificio) grazie alle opere di oltre quaranta artisti ammagliati dalla prima cantica dantesca.
Il Comune di Collecchio nel ventennale della sua scomparsa dedica al colto e raffinato pittore genovese, collecchiese d’adozione, una mostra antologica: “Amos Nattini (1892-1985). Viaggio verso L’Eden”. L’esposizione, curata da Marzio Dall’Acqua con il supporto organizzativo della Cooperativa Educarte, è divisa in due sezioni. La prima è aperta ad una scelta di tavole originali, una trentina, dedicate all’illustrazione della Divina Commedia. Le opere furono realizzate dall’autore nell’ambito del sesto centenario Dantesco del 1921. La seconda parte presenta numerosi dipinti ed opere grafiche che illustrano i passi più significati della produzione dell’artista, cui si aggiungono inoltre documenti e testimonianze inedite.
Uomo di grande afflato culturale la sua pittura “compete con l’arte dell’umanesimo e del rinascimento, con la sua primaverile e giovane spensieratezza, con il suo rigore formale e l’invenzione che sa reinventare e vivificare i modelli classici…” (Marzio Dall’Acqua).
La sua arte diventa eroica “follia” nel ventennale tentativo di completare le tre cantiche dantesche, come Gabriele D’Annunzio scriveva sul frontespizio “Delle Laudi - libro secondo”: “Ad Amos Nattini che sa come l’Arte moderna domandi un’anima eroica, offro queste grida verso gli eroi” (Parigi, maggio 1914).
L’esposizione è allestita nelle sale di “Villa Soragna”, un suggestivo edificio dei primi dell’Ottocento, e sarà aperta al pubblico dal 17 settembre al 6 novembre 2005.
Non solo Nattini! Sono tanti gli eventi organizzati dal Comune di Collecchio: dal Simposio Internazionale Biennale di scultura Serena, che per il secondo anno porterà una elité di scultori ad affrontarsi in pubblica piazza in una sorte di “singolar tenzone” a colpi di martello e scalpello, ai ristoranti che presenteranno piatti ispirati alle tavole del Sommo Poeta. Per gli amanti dell’arte contemporanea da non perdere l’installazione “Vediamoci all’Inferno” (a cura di Marzio Dall’Acqua, Tiziano Marcheselli, Mauro Buzzi e Claudio Cesari): il tema dell’inferno d’ispirazione nattiniana entra in un vero e proprio “mattatoio” (le ampie sale di un ex-prosciuttificio) grazie alle opere di oltre quaranta artisti ammagliati dalla prima cantica dantesca.
17
settembre 2005
Amos Nattini
Dal 17 settembre al 06 novembre 2005
arte contemporanea
Location
VILLA SORAGNA
Collecchio, Via Valli, 2, (Parma)
Collecchio, Via Valli, 2, (Parma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 10-12.30 e 15.30-18.30; sabato 10.30-12.30 e 15.30-18; domenica e festivi 15-18
Vernissage
17 Settembre 2005, ore 17
Ufficio stampa
GIULIA ZANICHELLI
Ufficio stampa
ELLA STUDIO
Autore
Curatore