Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La Scultura italiana del XX secolo
La rassegna di oltre cento artisti, da Medardo Rosso ad oggi, con circa centocinquanta opere, offrirà al pubblico un percorso attraverso le opere degli autori che maggiormente hanno contribuito a rinnovare il linguaggio della scultura nel Novecento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Milano. Una grande mostra sulla scultura italiana del XX secolo inaugurerà, il prossimo 23 settembre (apertura al pubblico dal 24 settembre), la nuova sede milanese della Fondazione Arnaldo Pomodoro e rimarrà aperta sino al 22 gennaio 2006.
Ad ospitare l’attività della Fondazione è uno spazio di circa 3.500 metri quadrati, nel complesso delle ex officine Riva & Calzoni. Situato in posizione strategica, nell’area cosiddetta “Ansaldo Città delle Culture”, l’edificio è un interessante esempio di archeologia industriale, ristrutturato su progetto degli architetti Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo.
La Fondazione, costituita nel 1995, dopo l’esperienza svolta nella prima sede di Rozzano, si propone ora di diventare un centro espositivo e laboratorio per l’arte, un luogo di incontro e scambio tra artisti, critici e pubblico.
Qui saranno esposte a rotazione le opere della collezione permanente della Fondazione, saranno allestite mostre temporanee e saranno disponibili quei servizi (bookshop, biblioteca, “teatrino”, videoteca, caffetteria) che oggi ogni struttura espositiva deve essere in grado di offrire ai visitatori. La Fondazione sarà aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00 (giovedì fino alle 22.00), con ingresso a pagamento (biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro). Sono previste, su prenotazione, visite guidate diversificate per le scuole, le associazioni, i visitatori.
Per coordinare il lavoro, la Fondazione ha nominato un direttore di prestigio ed esperienza, Flaminio Gualdoni, e si avvale della collaborazione di altri critici.
La nuova sede, oltre ai materiali d’archivio dell’artista disponibili alla consultazione di giovani e studiosi per ricerche e tesi di laurea, ospiterà una biblioteca specialistica di circa 3000 volumi, aperta al pubblico due volte la settimana. Un calendario di appuntamenti culturali, incontri, letture, seminari, proiezioni, eventi teatrali e musicali, renderà questo spazio un’istituzione viva e dinamica.
Il nuovo spazio sarà inaugurato il 23 settembre 2005 con la mostra “La scultura italiana del
XX secolo”, ideata da Arnaldo Pomodoro e a cura di Marco Meneguzzo e aprirà al pubblico dal 24 settembre.
La rassegna di oltre cento artisti, da Medardo Rosso ad oggi, con circa centocinquanta opere, offrirà al pubblico un percorso attraverso le opere degli autori che maggiormente hanno contribuito a rinnovare il linguaggio della scultura nel Novecento. Si articolerà in tre sezioni: I precursori, La modernità, Le prospettive. Nella prima sezione figurano i grandi nomi della scultura italiana, da Umberto Boccioni a Giacomo Balla, da Arturo Martini a Marino Marini, da Adolfo Wildt a Fortunato Depero, da Medardo Rosso a Mario Sironi. La seconda sezione, quella quantitativamente più ricca, illustra il percorso della scultura dal secondo dopoguerra sino agli anni Ottanta e Novanta: con opere di autori come Colla, Arnaldo e Giò Pomodoro, Cavaliere, Consagra, Andrea e Pietro Cascella, Merz, Kounellis, Pascali, Fabro, Boetti, Zorio, Cucchi, Paladino. La terza sezione è dedicata a un piccolo gruppo di scultori, giovani e anche giovanissimi, da Arienti a Cattelan, da Gabellone a Tuttofuoco, che hanno sviluppato il linguaggio della scultura adeguando forme e contenuti alle condizioni della postmodernità e della globalizzazione.
“Oggi le sculture - ha detto più volte Arnaldo Pomodoro - sono piuttosto nuclei, o cristalli, oppure occhi, o fuochi, per la frontiera e per il viaggio per l’immaginazione, nell’attuale complessità”. La mostra intende, dunque, porsi come momento di riflessione nella complessità del rapporto tra l’uomo e lo spazio e come testimonianza della trasformazione che l’opera di scultura realizza nel luogo in cui è posta.
La mostra è resa possibile dai contributi economici di UniCredit, di Regione Lombardia, dell’Assessorato alla Cultura Comune di Milano e di IGPDecaux.
In occasione della mostra viene pubblicato un ampio catalogo, edito da Skira, con testi di Arnaldo Pomodoro, Flaminio Gualdoni, Francesco Leonetti, Marco Meneguzzo, Luciano Caramel, Arturo Carlo Quintavalle, Achille Bonito Oliva, Marco Pierini, Ada Masoero, Elena Pontiggia, Carlo Fabrizio Carli, Giovanni Maria Accame, Lorenzo Canova, Giorgio Verzotti, Luca Massimo Barbero e con un’ ampia documentazione iconografica sulla scultura del Novecento.
Inoltre la Fondazione, al fine di sostenere i giovani impegnati in un lavoro di ricerca e sperimentazione sulla scultura, come previsto nel proprio statuto, ha bandito la prima edizione del “Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro” Concorso Internazionale per Giovani Scultori, che si concluderà nel 2006 con l’assegnazione di tre premi per un ammontare complessivo di 18.000 Euro e con la mostra delle opere finaliste fissata dal 18 maggio al 31 luglio 2006.
Arnaldo Pomodoro ha dichiarato: “La Fondazione Arnaldo Pomodoro nel suo nuovo spazio è una “Casa della scultura”, è un laboratorio di idee e di iniziative per l’arte e la conoscenza, un luogo di incontro e di partecipazione per la vita culturale delle nostre città. - Anche grazie a voi”.
Ad ospitare l’attività della Fondazione è uno spazio di circa 3.500 metri quadrati, nel complesso delle ex officine Riva & Calzoni. Situato in posizione strategica, nell’area cosiddetta “Ansaldo Città delle Culture”, l’edificio è un interessante esempio di archeologia industriale, ristrutturato su progetto degli architetti Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo.
La Fondazione, costituita nel 1995, dopo l’esperienza svolta nella prima sede di Rozzano, si propone ora di diventare un centro espositivo e laboratorio per l’arte, un luogo di incontro e scambio tra artisti, critici e pubblico.
Qui saranno esposte a rotazione le opere della collezione permanente della Fondazione, saranno allestite mostre temporanee e saranno disponibili quei servizi (bookshop, biblioteca, “teatrino”, videoteca, caffetteria) che oggi ogni struttura espositiva deve essere in grado di offrire ai visitatori. La Fondazione sarà aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00 (giovedì fino alle 22.00), con ingresso a pagamento (biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro). Sono previste, su prenotazione, visite guidate diversificate per le scuole, le associazioni, i visitatori.
Per coordinare il lavoro, la Fondazione ha nominato un direttore di prestigio ed esperienza, Flaminio Gualdoni, e si avvale della collaborazione di altri critici.
La nuova sede, oltre ai materiali d’archivio dell’artista disponibili alla consultazione di giovani e studiosi per ricerche e tesi di laurea, ospiterà una biblioteca specialistica di circa 3000 volumi, aperta al pubblico due volte la settimana. Un calendario di appuntamenti culturali, incontri, letture, seminari, proiezioni, eventi teatrali e musicali, renderà questo spazio un’istituzione viva e dinamica.
Il nuovo spazio sarà inaugurato il 23 settembre 2005 con la mostra “La scultura italiana del
XX secolo”, ideata da Arnaldo Pomodoro e a cura di Marco Meneguzzo e aprirà al pubblico dal 24 settembre.
La rassegna di oltre cento artisti, da Medardo Rosso ad oggi, con circa centocinquanta opere, offrirà al pubblico un percorso attraverso le opere degli autori che maggiormente hanno contribuito a rinnovare il linguaggio della scultura nel Novecento. Si articolerà in tre sezioni: I precursori, La modernità, Le prospettive. Nella prima sezione figurano i grandi nomi della scultura italiana, da Umberto Boccioni a Giacomo Balla, da Arturo Martini a Marino Marini, da Adolfo Wildt a Fortunato Depero, da Medardo Rosso a Mario Sironi. La seconda sezione, quella quantitativamente più ricca, illustra il percorso della scultura dal secondo dopoguerra sino agli anni Ottanta e Novanta: con opere di autori come Colla, Arnaldo e Giò Pomodoro, Cavaliere, Consagra, Andrea e Pietro Cascella, Merz, Kounellis, Pascali, Fabro, Boetti, Zorio, Cucchi, Paladino. La terza sezione è dedicata a un piccolo gruppo di scultori, giovani e anche giovanissimi, da Arienti a Cattelan, da Gabellone a Tuttofuoco, che hanno sviluppato il linguaggio della scultura adeguando forme e contenuti alle condizioni della postmodernità e della globalizzazione.
“Oggi le sculture - ha detto più volte Arnaldo Pomodoro - sono piuttosto nuclei, o cristalli, oppure occhi, o fuochi, per la frontiera e per il viaggio per l’immaginazione, nell’attuale complessità”. La mostra intende, dunque, porsi come momento di riflessione nella complessità del rapporto tra l’uomo e lo spazio e come testimonianza della trasformazione che l’opera di scultura realizza nel luogo in cui è posta.
La mostra è resa possibile dai contributi economici di UniCredit, di Regione Lombardia, dell’Assessorato alla Cultura Comune di Milano e di IGPDecaux.
In occasione della mostra viene pubblicato un ampio catalogo, edito da Skira, con testi di Arnaldo Pomodoro, Flaminio Gualdoni, Francesco Leonetti, Marco Meneguzzo, Luciano Caramel, Arturo Carlo Quintavalle, Achille Bonito Oliva, Marco Pierini, Ada Masoero, Elena Pontiggia, Carlo Fabrizio Carli, Giovanni Maria Accame, Lorenzo Canova, Giorgio Verzotti, Luca Massimo Barbero e con un’ ampia documentazione iconografica sulla scultura del Novecento.
Inoltre la Fondazione, al fine di sostenere i giovani impegnati in un lavoro di ricerca e sperimentazione sulla scultura, come previsto nel proprio statuto, ha bandito la prima edizione del “Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro” Concorso Internazionale per Giovani Scultori, che si concluderà nel 2006 con l’assegnazione di tre premi per un ammontare complessivo di 18.000 Euro e con la mostra delle opere finaliste fissata dal 18 maggio al 31 luglio 2006.
Arnaldo Pomodoro ha dichiarato: “La Fondazione Arnaldo Pomodoro nel suo nuovo spazio è una “Casa della scultura”, è un laboratorio di idee e di iniziative per l’arte e la conoscenza, un luogo di incontro e di partecipazione per la vita culturale delle nostre città. - Anche grazie a voi”.
23
settembre 2005
La Scultura italiana del XX secolo
Dal 23 settembre 2005 al 22 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Milano, Via Vigevano, 9, (Milano)
Biglietti
intero 5 euro, ridotto 3 euro
Orario di apertura
Apertura: mercoledì-domenica 11.00-18.00, giovedì 11.00-22.00
aperta straordinariamente anche nei giorni 16 e 17 gennaio 2006 dalle ore 11 alle 18
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI