L’artista nuorese prende in prestito un verso del poeta Pablo Neruda per intitolare il suo percorso d’arte che sceglie, proprio come nella poesia di Neruda “Ode alla migrazione degli uccelli”, protagonisti piumati e silenziosi, a volte alieni nelle forme che non rispecchiano la realtà ma attingono alla fantasia.

Nelle sue opere cariche d’echi d’oriente, di bagliori bizantini, di simboli e cromie che si impongono e si mescolano, gli animali, e soprattutto gli uccelli, assumono significati onirici, metaforici, inseriti in architetture di sapore dorico.

Sui suoi delicati acquerelli Sebastiana Mesina lascia cadere impercettibili tracce luminose di curry, ombre scure di caffè, definendo col nero della china contorni e trame delle strutture architettoniche leggere, impalpabili, quasi irreali.

Sebastiana Mesina è nata a Nuoro. Dopo la Maturità Artistica prosegue gli studi prima alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano quindi si laurea in Lettere presso l’Università di Sassari con indirizzo artistico- archeologico,

Dal 1999, si dedica esclusivamente alla pittura. Ha esposto a Nuoro, a Cagliari, ad Avezzano, a Milano al Teatro Dal Verme, a Macomer alla Quarta Edizione della Fiera del Libro nell’ambito del progetto della casa editrice ILISSO “Il segno del libro”.

Ha inoltre illustrato il libro di racconti di Felì Secci Il Ribelle edito da Storie Nuove, Nuoro, Dicembre 2004.