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Mediterranea
oltre 250 scatti fotografici di grandi maestri della fotografia chiamati ad interpretare con il loro obiettivo il tema della mediterraneità
Comunicato stampa
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Promossa dalla Provincia di Bari, con il patrocinio dell’Assessorato al Mediterraneo, Pace e Attività Culturali della Regione Puglia, organizzata dalla Pinacoteca Provinciale di Bari, e curata da Clara Gelao, Mediterranea propone oltre 250 scatti fotografici di grandi maestri della fotografia chiamati ad interpretare con il loro obiettivo il tema della mediterraneità.
Bari, per sua naturale vocazione geografica, è da sempre punto di contatto tra differenti componenti sociali e culturali e, nella sua assoluta unicità di porta verso l'Oriente, si offre come "luogo eccellente" per la costruzione di un importante confronto artistico incentrato sul tema del Mediterraneo. La Pinacoteca della Provincia di Bari si fa promotrice di questo progetto con l’obiettivo di ridefinire e illustrare la complessità di quest'area geografica, scoprendone gli aspetti più segreti, avanzando ipotesi per nuove configurazioni, percepibili nell'immediatezza dei gesti e nella varietà dei percorsi.
Il Mediterraneo, un mare chiuso che unisce le coste di paesi simili, ma anche diversi per culture, tradizioni, spiritualità, oggetto da secoli di un'iconografia abusata, che lo ha visto per lo più come stereotipo del bel sole, del bel mare, del sud dell'emisfero, ha assunto oggi, a seguito dei più recenti avvenimenti, connotazioni ben diverse e talvolta drammatiche, pur conservando tuttora il ruolo di luogo classico della memoria.
Attraverso gli scatti di Mimmo Jodice, Guido Guidi, Bernard Plossu, Antonio Biasucci, Carmelo Buongiorno, Olivo Barbieri, Mario Cresci, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Nikos Economopoulos e molti altri maestri giovani e meno giovani della fotografia contemporanea la mostra si propone di leggere questo luogo, mito, storia, arte, dramma, e altro, con una lente nuova e diversa.
Le opere esposte permetteranno di accedere a livelli diversi di conoscenza dei luoghi, attraverso percorsi iconografici spesso fruibili in chiave estetica per la singolare configurazione e per la carica espressiva dei luoghi stessi, fornendo così un eccezionale contributo alla comprensione dei significati sottesi a un territorio e a un tema così complesso.
Obiettivo primario del progetto è sicuramente quello di valorizzare la forza linguistica della fotografia nell'ambito dell'arte contemporanea e di sottolinearne il ruolo di veicolo di assoluta completezza per ricerche tematiche, proponendo, attraverso opere di autori provenienti da esperienze diverse, un confronto delle diverse e personali capacità espressive presenti nella loro produzione. Il passaggio che unifica le differenti posizioni, all'interno di una possibile antologia, è squisitamente letterario e si applica ad un percorso espositivo e dialettico che raccoglie il frutto di autori che proprio nel Mediterraneo hanno trovato il punto di forza per le loro ricerche.
La raccolta di opere fotografiche proposta non vuole né può sostituirsi al dialogo e al confronto delle rispettive specificità culturali, ma va intesa come un contributo alla ricostruzione di una visione d'insieme delle produzioni artistiche e culturali nate in questo scenario dai confini frastagliati, in cui si mescolano sedimentazioni secolari. In ambito artistico l'iperproduzione di immagini che caratterizza questo momento può consentire una maggiore libertà e un diritto di replica, e contemporaneamente è il solo punto di contatto tra gli aspetti della ricerca formale contemporanea e l'antico prestigio culturale della civiltà mediterranea.
Le immagini della mostra sono raccolte in una pubblicazione edita da Federico Motta editore, a cura di Clara Gelao, con testi e contributi critici di: Giovanna Calvenzi, Franco Cassano, Giovanni Chiaramonte, Salvatore Ciccone, Diego Mormorio, Bernard Millet, Raffaele Nigro, Antonella Pierno, Roberta Valtorta.
Bari, per sua naturale vocazione geografica, è da sempre punto di contatto tra differenti componenti sociali e culturali e, nella sua assoluta unicità di porta verso l'Oriente, si offre come "luogo eccellente" per la costruzione di un importante confronto artistico incentrato sul tema del Mediterraneo. La Pinacoteca della Provincia di Bari si fa promotrice di questo progetto con l’obiettivo di ridefinire e illustrare la complessità di quest'area geografica, scoprendone gli aspetti più segreti, avanzando ipotesi per nuove configurazioni, percepibili nell'immediatezza dei gesti e nella varietà dei percorsi.
Il Mediterraneo, un mare chiuso che unisce le coste di paesi simili, ma anche diversi per culture, tradizioni, spiritualità, oggetto da secoli di un'iconografia abusata, che lo ha visto per lo più come stereotipo del bel sole, del bel mare, del sud dell'emisfero, ha assunto oggi, a seguito dei più recenti avvenimenti, connotazioni ben diverse e talvolta drammatiche, pur conservando tuttora il ruolo di luogo classico della memoria.
Attraverso gli scatti di Mimmo Jodice, Guido Guidi, Bernard Plossu, Antonio Biasucci, Carmelo Buongiorno, Olivo Barbieri, Mario Cresci, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Nikos Economopoulos e molti altri maestri giovani e meno giovani della fotografia contemporanea la mostra si propone di leggere questo luogo, mito, storia, arte, dramma, e altro, con una lente nuova e diversa.
Le opere esposte permetteranno di accedere a livelli diversi di conoscenza dei luoghi, attraverso percorsi iconografici spesso fruibili in chiave estetica per la singolare configurazione e per la carica espressiva dei luoghi stessi, fornendo così un eccezionale contributo alla comprensione dei significati sottesi a un territorio e a un tema così complesso.
Obiettivo primario del progetto è sicuramente quello di valorizzare la forza linguistica della fotografia nell'ambito dell'arte contemporanea e di sottolinearne il ruolo di veicolo di assoluta completezza per ricerche tematiche, proponendo, attraverso opere di autori provenienti da esperienze diverse, un confronto delle diverse e personali capacità espressive presenti nella loro produzione. Il passaggio che unifica le differenti posizioni, all'interno di una possibile antologia, è squisitamente letterario e si applica ad un percorso espositivo e dialettico che raccoglie il frutto di autori che proprio nel Mediterraneo hanno trovato il punto di forza per le loro ricerche.
La raccolta di opere fotografiche proposta non vuole né può sostituirsi al dialogo e al confronto delle rispettive specificità culturali, ma va intesa come un contributo alla ricostruzione di una visione d'insieme delle produzioni artistiche e culturali nate in questo scenario dai confini frastagliati, in cui si mescolano sedimentazioni secolari. In ambito artistico l'iperproduzione di immagini che caratterizza questo momento può consentire una maggiore libertà e un diritto di replica, e contemporaneamente è il solo punto di contatto tra gli aspetti della ricerca formale contemporanea e l'antico prestigio culturale della civiltà mediterranea.
Le immagini della mostra sono raccolte in una pubblicazione edita da Federico Motta editore, a cura di Clara Gelao, con testi e contributi critici di: Giovanna Calvenzi, Franco Cassano, Giovanni Chiaramonte, Salvatore Ciccone, Diego Mormorio, Bernard Millet, Raffaele Nigro, Antonella Pierno, Roberta Valtorta.
17
dicembre 2005
Mediterranea
Dal 17 dicembre 2005 al 05 marzo 2006
fotografia
Location
PINACOTECA METROPOLITANA CORRADO GIAQUINTO
Bari, Via Spalato, 19, (Bari)
Bari, Via Spalato, 19, (Bari)
Vernissage
17 Dicembre 2005, ore 17.30
Editore
24 ORE CULTURA
Autore
Curatore