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Gli ambienti del Gruppo T. Le origini dell’arte interattiva
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea per la prima volta presenta al pubblico un nucleo significativo degli Ambienti realizzati dagli artisti del Gruppo T
Comunicato stampa
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La GNAM (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea) presenta per la prima volta al pubblico una mostra, curata da Mariastella Margozzi e Lucilla Meloni, che raccoglie un nucleo significativo degli Ambienti realizzati dagli artisti del Gruppo T (Milano 1959), - Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco - in occasione di loro esposizioni storiche degli anni sessanta quali Miriorama 1, Nuove Tendenze, Lo spazio dell’immagine, la XXXV Biennale di Venezia, Vitalità del negativo nell’arte italiana, e un cospicuo gruppo di opere cinevisuali e programmate.
Il Gruppo T, presente insieme al Gruppo Enne alla mostra Arte programmata del 1962, produce dal 1964 ambienti “immersivi e interattivi” che creano uno spazio attivo, mobile, provvisorio, legato al comportamento del fruitore, chiamato a vivere un’esperienza polisensoriale che investe tutto il suo essere e non solo la vista o il tatto.
Il tema dell’interattività, centrale nelle opere prodotte dal 1959 al 1964, trova negli Ambienti un ulteriore momento di sviluppo. Rispetto ai lavori cinetici e programmati manipolabili dall’osservatore con intervento manuale o meccanico, gli Ambienti modificano l’orizzonte di attesa del fruitore e ne determinano la percezione attraverso l’idea dell’accadimento e l’attesa dell’imprevisto.
Il percorso espositivo (30 opere programmate e 10 Ambienti) inizia con la suggestiva ricostruzione del Grande oggetto pneumatico. Ambiente a volume variabile (1960), di proprietà della B&B Italia, esposto nella mostra d’esordio del Gruppo, Miriorama 1 alla Galleria Pater di Milano, e prosegue con Spazio + linee luce + spettatori (Boriani 1964), Ambiente a shock luminosi (Anceschi 1964), Ambiente per un test di estetica sperimentale (Anceschi e Boriani 1965), Strutturazione a parametri virtuali (De Vecchi 1967), Dilatazione spazio-temporale di un percorso (Varisco, 1969), tutti recenti acquisti della Galleria Nazionale.
Il visitatore sarà, poi, condotto allo Spazio Elastico (Colombo 1967) messo a disposizione dall’Archivio Colombo, alla Camera stroboscopica 3 (Boriani 1967), acquisita dalla Galleria già dagli anni sessanta, e alla Camera distorta abitabile (Boriani, De Vecchi 1970), depositata dagli artisti nel 1970, oggi restaurata e finalmente fruibile per l’occasione.
La mostra è accompagnata dal volume Gli Ambienti del Gruppo T, curato da Lucilla Meloni, pubblicato da Silvana Editoriale, cui seguirà, sempre a cura di Silvana Editoriale, un catalogo sulle opere esposte, curato da Mariastella Margozzi, che con un ricco apparato fotografico che documenterà l’allestimento romano.
Gli oggetti cinevisuali esposti provengono dalla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e dalla Collezione Feierabend depositata presso il MART di Trento e Rovereto.
L’allestimento è stato progettato e curato dall’architetto Federico Lardera – Art Consultant Studio Cerri e Associati con Yuri Mastromattei. A Federico Lardera si deve anche la progettazione della ricostruzione di tutti gli Ambienti.
Il restauro della “Camera distorta abitabile” è stato progettato e realizzato dalla Ditta di restauro Mercuri & Talarico di Roma con la consulenza di Federico Lardera e la direzione lavori di Mariastella Margozzi
La Mostra si avvarrà di un cospicuo apparato documentario e didattico, messo a disposizione dagli archivi degli artisti.
Oltre agli artisti stessi, che hanno gentilmente concesso opere e materiali, i prestatori che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento sono: VAF - Fondazione Volker W. Feierabend presso il MART di Trento e Rovereto; B&B Italia; Archivio Gianni Colombo.
Il Gruppo T, presente insieme al Gruppo Enne alla mostra Arte programmata del 1962, produce dal 1964 ambienti “immersivi e interattivi” che creano uno spazio attivo, mobile, provvisorio, legato al comportamento del fruitore, chiamato a vivere un’esperienza polisensoriale che investe tutto il suo essere e non solo la vista o il tatto.
Il tema dell’interattività, centrale nelle opere prodotte dal 1959 al 1964, trova negli Ambienti un ulteriore momento di sviluppo. Rispetto ai lavori cinetici e programmati manipolabili dall’osservatore con intervento manuale o meccanico, gli Ambienti modificano l’orizzonte di attesa del fruitore e ne determinano la percezione attraverso l’idea dell’accadimento e l’attesa dell’imprevisto.
Il percorso espositivo (30 opere programmate e 10 Ambienti) inizia con la suggestiva ricostruzione del Grande oggetto pneumatico. Ambiente a volume variabile (1960), di proprietà della B&B Italia, esposto nella mostra d’esordio del Gruppo, Miriorama 1 alla Galleria Pater di Milano, e prosegue con Spazio + linee luce + spettatori (Boriani 1964), Ambiente a shock luminosi (Anceschi 1964), Ambiente per un test di estetica sperimentale (Anceschi e Boriani 1965), Strutturazione a parametri virtuali (De Vecchi 1967), Dilatazione spazio-temporale di un percorso (Varisco, 1969), tutti recenti acquisti della Galleria Nazionale.
Il visitatore sarà, poi, condotto allo Spazio Elastico (Colombo 1967) messo a disposizione dall’Archivio Colombo, alla Camera stroboscopica 3 (Boriani 1967), acquisita dalla Galleria già dagli anni sessanta, e alla Camera distorta abitabile (Boriani, De Vecchi 1970), depositata dagli artisti nel 1970, oggi restaurata e finalmente fruibile per l’occasione.
La mostra è accompagnata dal volume Gli Ambienti del Gruppo T, curato da Lucilla Meloni, pubblicato da Silvana Editoriale, cui seguirà, sempre a cura di Silvana Editoriale, un catalogo sulle opere esposte, curato da Mariastella Margozzi, che con un ricco apparato fotografico che documenterà l’allestimento romano.
Gli oggetti cinevisuali esposti provengono dalla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e dalla Collezione Feierabend depositata presso il MART di Trento e Rovereto.
L’allestimento è stato progettato e curato dall’architetto Federico Lardera – Art Consultant Studio Cerri e Associati con Yuri Mastromattei. A Federico Lardera si deve anche la progettazione della ricostruzione di tutti gli Ambienti.
Il restauro della “Camera distorta abitabile” è stato progettato e realizzato dalla Ditta di restauro Mercuri & Talarico di Roma con la consulenza di Federico Lardera e la direzione lavori di Mariastella Margozzi
La Mostra si avvarrà di un cospicuo apparato documentario e didattico, messo a disposizione dagli archivi degli artisti.
Oltre agli artisti stessi, che hanno gentilmente concesso opere e materiali, i prestatori che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento sono: VAF - Fondazione Volker W. Feierabend presso il MART di Trento e Rovereto; B&B Italia; Archivio Gianni Colombo.
14
dicembre 2005
Gli ambienti del Gruppo T. Le origini dell’arte interattiva
Dal 14 dicembre 2005 al 21 maggio 2006
arte contemporanea
Location
Biglietti
adulti € 9; ridotto € 6.50
Orario di apertura
da martedì a domenica 9.30–19
la biglietteria chiude alle ore 18.40
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore