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Helmut Newton – Sex and Landscapes
90 scatti del grande fotografo tedesco/australiano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“In fotografia ci sono due parole volgari: la prima è arte, la seconda è buon gusto. La bellezza è intelligenza. E il fascino non ha nulla a che fare con il denaro.” Helmut Newton
Il Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e Assessorato Moda, Turismo e Tempo Libero, Palazzo Reale e Federico Motta Editore, presentano una grande mostra dedicata ad Helmut Newton.
Allestita nelle sale di Palazzo Reale la mostra presenta 90 scatti del grande fotografo tedesco/australiano.
Donne forti, tra eros e provocazione, gioco e mistero, glamour e fashion, sadomasochismo e feticismo, sullo sfondo di scenari urbani e stilizzati, interni asettici o barocchi e pareti nude; ma anche lune che si specchiano nel mare, orizzonti desertici, paesaggi.
Corpi di donna la cui femminilità è un manifesto di erotismo. Seduzione. Libertinaggio d'arte. Libertà. Ingenuità: questo è stato ed è ancora Helmut Newton, morto a Los Angeles nel 2003 a ottantatre anni, dopo essersi guadagnato una grande fama lavorando per l’affascinante e conturbante mondo della moda.
La mostra ripercorre questo accattivante mondo attraverso una selezione dei più celebri scatti di nudi e corpi femminili, ma non solo. Aldilà delle produzioni per la moda e per la pubblicità, Helmut Newton viaggiava costantemente con la sua macchina fotografica, registrando le immagini di tutto ciò che lo affascinava: interni, scenari urbani, marine, paesaggi, edifici entrano così a far parte del prezioso patrimonio lasciato in eredità dal grande fotografo.
L’esposizione indaga anche questo aspetto più intimo ma meno noto di Newton, offrendo al visitatore inconsueti scatti di marine cupe e minacciose, onde fragorose, lunghe strade che corrono all’infinito, palazzi enigmatici, vedute aeree e insoliti paesaggi.
Ne scaturisce un affascinate percorso che alterna immagini di forte erotismo voyeuristico a vedute di paesaggi nati dalla più profonda intimità di Helmut Newton e trasformati con la sua arma più forte: l’obiettivo fotografico.
Così descrive il fotografo June Newton - la moglie amatissima che divise con lui tutta la vita diventandone essa stessa grande interprete con lo pseudonimo di Alice Springs - «Non volle mai definirsi un artista. Preferiva definirsi un mercenario che affittava il suo talento a chi pagava di più».
Quando, sedicenne, fuggito dalla Germania nazista per salvarsi dalle persecuzioni razziali, cominciò a lavorare in Australia come fotografo, decise di accettare qualsiasi lavoro per guadagnare quanto serviva per vivere. «Scattavo foto ovunque – racconta Newton nella sua autobiografia - ma non ho mai pensato che il mio lavoro fosse una forma d'arte. In ogni caso volevo prostituire questo talento che mi era stato dato».
Newton accettava la realtà ma solo per renderla sogno: fu questa - estesa alla costante sessuale espressa in forme crudeli, ossessive, quasi riti trasgressivi - una delle chiavi del suo successo.
Il Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e Assessorato Moda, Turismo e Tempo Libero, Palazzo Reale e Federico Motta Editore, presentano una grande mostra dedicata ad Helmut Newton.
Allestita nelle sale di Palazzo Reale la mostra presenta 90 scatti del grande fotografo tedesco/australiano.
Donne forti, tra eros e provocazione, gioco e mistero, glamour e fashion, sadomasochismo e feticismo, sullo sfondo di scenari urbani e stilizzati, interni asettici o barocchi e pareti nude; ma anche lune che si specchiano nel mare, orizzonti desertici, paesaggi.
Corpi di donna la cui femminilità è un manifesto di erotismo. Seduzione. Libertinaggio d'arte. Libertà. Ingenuità: questo è stato ed è ancora Helmut Newton, morto a Los Angeles nel 2003 a ottantatre anni, dopo essersi guadagnato una grande fama lavorando per l’affascinante e conturbante mondo della moda.
La mostra ripercorre questo accattivante mondo attraverso una selezione dei più celebri scatti di nudi e corpi femminili, ma non solo. Aldilà delle produzioni per la moda e per la pubblicità, Helmut Newton viaggiava costantemente con la sua macchina fotografica, registrando le immagini di tutto ciò che lo affascinava: interni, scenari urbani, marine, paesaggi, edifici entrano così a far parte del prezioso patrimonio lasciato in eredità dal grande fotografo.
L’esposizione indaga anche questo aspetto più intimo ma meno noto di Newton, offrendo al visitatore inconsueti scatti di marine cupe e minacciose, onde fragorose, lunghe strade che corrono all’infinito, palazzi enigmatici, vedute aeree e insoliti paesaggi.
Ne scaturisce un affascinate percorso che alterna immagini di forte erotismo voyeuristico a vedute di paesaggi nati dalla più profonda intimità di Helmut Newton e trasformati con la sua arma più forte: l’obiettivo fotografico.
Così descrive il fotografo June Newton - la moglie amatissima che divise con lui tutta la vita diventandone essa stessa grande interprete con lo pseudonimo di Alice Springs - «Non volle mai definirsi un artista. Preferiva definirsi un mercenario che affittava il suo talento a chi pagava di più».
Quando, sedicenne, fuggito dalla Germania nazista per salvarsi dalle persecuzioni razziali, cominciò a lavorare in Australia come fotografo, decise di accettare qualsiasi lavoro per guadagnare quanto serviva per vivere. «Scattavo foto ovunque – racconta Newton nella sua autobiografia - ma non ho mai pensato che il mio lavoro fosse una forma d'arte. In ogni caso volevo prostituire questo talento che mi era stato dato».
Newton accettava la realtà ma solo per renderla sogno: fu questa - estesa alla costante sessuale espressa in forme crudeli, ossessive, quasi riti trasgressivi - una delle chiavi del suo successo.
24
febbraio 2006
Helmut Newton – Sex and Landscapes
Dal 24 febbraio al 04 giugno 2006
fotografia
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Biglietti
€ 9,00 intero, € 7,50 ridotto, € 4,50 scuole e convenzioni
Orario di apertura
martedì – domenica 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
lunedì chiuso
La biglietteria chiude un’ora prima
Vernissage
24 Febbraio 2006, ore 18.30
Editore
24 ORE CULTURA
Ufficio stampa
24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE
Ufficio stampa
COMUNE DI MILANO
Autore
Curatore