Sabato 11 marzo, negli spazi despositivi di Dipaoloarte, Galleria Falcone-Borsellino 4 a/b, inaugurerà alle ore 18.00 la mostra dal titolo Paesaggio tra metafisica e sogno.

L’esposizione, incentrata sulla tematica del paesaggio, vede l’allestimento di una collettiva d’eccezione con opere di grandi artisti italiani del ‘900: un acquarello del 1914 di Achille Funi che anticipa i temi delle periferie di Mario Sironi, presente quest’ultimo con Il ferroviere del 1920-1922 dell' ex collezione Roncoroni, un raro De Pisis metafisico del 1923, un Paesaggio marchigiano di grandi dimensioni di Osvaldo Licini del 1926, un bellissimo Rosai del 1934 e una Veduta di Grizzana di Morandi del 1961. Completano la mostra una china di Fortunato Depero del 1943 proveniente dalla collezione Gianni Mattioli Milano e un olio di Domenico Gnoli del 1954 che precede la fase iperrealista; quindi due tempere di Sironi (una del 1943-1945 e una del 1954) e un disegno di Rosai.

Gli artisti della galleria, Franco Passalacqua e Romano Bertuzzi, esporranno due loro opere a riconferma dell’attuale contemporaneità del tema della metafisica.

Nelle parole del suo testo critico Franco Basile definisce Paesaggio tra metafisica e sogno come l’immagine di “una storia lunga cinquant’anni […]” in cui “ogni artista lascia una traccia di sé lungo i sinuosi tratti della creatività […]”.

Paesaggio tra metafisica e sogno arriva dopo il grande successo di pubblico riscosso dalla mostra Transavanguardia a Bologna con opere di Chia, Clemente e Paladino, e si inserisce a pieno nella scelta effettuata da Dipaoloarte che, fin dai suoi esordi nel 2003, ha sempre mantenuto una costante attenzione vrso artisti e movimenti del ‘900 italiano.