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Achille Perilli – La Stravaganza della Scultura
Prosegue la programmazione espositiva delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati con “La Stravaganza della Scultura”, una mostra dedicata a Achille Perilli, tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea internazionale
Comunicato stampa
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Prosegue la programmazione espositiva delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati con “La Stravaganza della Scultura”, una mostra dedicata a Achille Perilli, tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea internazionale.
Curata da Massimo Riposati con la insostituibile collaborazione di Nadja Perilli, fortemente voluta dal Sindaco Francesco Paolo Posa e dall’Assessore Stefano Di Tommaso, l’esposizione si inaugura domenica 9 luglio alle ore 11,30 e sarà visitabile dal pubblico fino a domenica 10 settembre 2006.
Achille Perilli, grande protagonista del rinnovamento delle arti europee fin dal primo dopoguerra, offre in questa esposizione una serie di sculture, dalle “Colonne” realizzate a partire dal 1963 fino al 1968, i “Bianchi” del 1975, i “Distorti” (1996-98), le “Argille” (1997-98) fino agli “Alberi”, produzione a cui il Maestro continua a lavorare ancora oggi, a partire dal 1996, mai viste prima insieme in Italia, tra cui assolutamente inedita “La Virtuosad”, terminata appena in tempo per essere esposta. La mostra è dunque un’imperdibile occasione per ammirare come il grande artista abbia saputo coniugare la sua ricerca verso l’astrazione, lirica e geometrica, con il mantenimento di un quasi sacrale rapporto con la natura. Di come abbia, soprattutto negli anni più recenti, avvertito la necessità di uscire, sempre più frequentemente, dalla bidimensionalità della pittura per affrontare la grande sfida del volume.
Perilli nasce a Roma il 28 gennaio del 1927 e, ancora adolescente disegna e dipinge frequentando, assieme a Dorazio, lo studio del pittore Aldo Bandinella. Con i compagni di scuola, Dorazio e Guerrini, organizza la prima mostra di studenti-pittori romani che si tiene al liceo Giulio Cesare. Nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Lettere, allievo di Lionello Venturi, con il quale prepara la tesi di laurea sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico; frequenta anche le lezioni di letteratura contemporanea di Giuseppe Ungaretti. Con Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini, Maffioletti, fonda il Gruppo Arte Sociale. L’anno successivo incontra Guttuso e inizia a frequentare il suo studio dove conosce Attardi, Accardi, Consagra, Sanfilippo e Turcato.
Nel 1947 inizia a frequentare l'"Art Club" dove incontra Prampolini e Severini. Partecipa alla redazione del manifesto Forma 1 (firmato oltre che da Perilli, da Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo, Turcato) ed espone alla prima mostra del gruppo Forma 1 che si tiene nella Galleria Art Club. 1948. Presentato da Lionello Venturi, partecipa al I Congresso internazionale di critici d'arte che si tiene a Parigi presentando assieme a Dorazio una relazione sulla situazione della pittura italiana del '900. A Parigi conosce Magnelli, Arp, Pevsner e Picabia. Entra in rapporto con Soldati e Licini. Nel 1950 è ancora a Parigi per una borsa di studio; vede le opere di Hartung, Soulages, Wols, Dubuffet.
Fonda, con Dorazio e Guerrini, la Libreria-Galleria " Age d'Or" che pubblica un primo e unico numero "Omaggio a V. Kandinskij", con testi di Max Bill, Nina Kandinsky, Enrico Prampolini e altri; il saggio di Perilli è dedicato alla grafia di Kandinsky. Nel febbraio del 1951 L’"Age d'Or”, in collaborazione con l'Art Club, organizza la mostra di Arte astratta e concreta in Italia che si tiene a Roma, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Gli artisti dell'"Age d'Or" entrano in rapporto con Ballocco, Burri, Capogrossi e Colla e allestiscono nei locali della Galleria Origine in Via Aurora una loro mostra: Tic Tac di Spazio. Lucio Fontana invita l'" Age d'Or" a collaborare alla Triennale di Milano. Nell’aprile del 1953, terminato il servizio militare, espone alla mostra Omaggio a Leonardo, la prima della Fondazione Origine; collabora alla nascita della rivista" Arti Visive". Espone due disegni alla Biennale di Venezia; scrive un articolo su Balla e Boccioni per " Art d'Aujourd'hui", inizia ad interessarsi al futurismo. A Marsiglia visita la "Unité d'Habitation" di Le Corbusier. Conosce Giacomo Balla del quale sceglie le opere per la mostra che si terrà a New York alla Rose Fried Gallery. 1954.
Pubblica su "Civiltà delle macchine" un articolo intitolato Antologia Dada; riceve l'incarico da G.C. Argan di scrivere per la casa editrice il Saggiatore un libro sul Dadaismo. Su "Civiltà delle macchine" pubblica un articolo su Gabo e Pevsner e l'anno dopo su Moholy-Nagy. 1955. Allestisce con Dorazio la mostra Colore come struttura ed è dell’anno successivo la sua prima mostra personale alla Strozzina di Firenze (marzo-aprile). A Parigi conosce Tristan Tzara. 1957. È di nuovo a Parigi dove conosce il poeta Jean Clarence Lambert e a Berlino per studiare materiali dadaisti. Fonda con Gastone Novelli la rivista "L'esperienza moderna. Si allestisce una sua mostra personale alla Galleria La Tartaruga, presentata da Nello Ponente; comincia a collaborare con Novelli e Cy Twombly alle varie mostre organizzate da questa galleria in Italia e all' estero. Inizia ad occuparsi di alchimia e di calligrafia Zen; conosce lo psicanalista junghiano E. Bernhard.
Achille Perilli, nel 1957, ha trenta anni ed è già un grande artista europeo, un pioniere illuminato della astrazione.
Negli ultimi cinquanta la sua attività si è aperta alle esperienze più avanzate della ricerca artistica internazionale, il suo ruolo di grande maestro viene oggi universalmente riconosciuto. Per il completamento dei dati bio-bibliografici rimandiamo al catalogo o a: riposati@cartesegrete.com
Curata da Massimo Riposati con la insostituibile collaborazione di Nadja Perilli, fortemente voluta dal Sindaco Francesco Paolo Posa e dall’Assessore Stefano Di Tommaso, l’esposizione si inaugura domenica 9 luglio alle ore 11,30 e sarà visitabile dal pubblico fino a domenica 10 settembre 2006.
Achille Perilli, grande protagonista del rinnovamento delle arti europee fin dal primo dopoguerra, offre in questa esposizione una serie di sculture, dalle “Colonne” realizzate a partire dal 1963 fino al 1968, i “Bianchi” del 1975, i “Distorti” (1996-98), le “Argille” (1997-98) fino agli “Alberi”, produzione a cui il Maestro continua a lavorare ancora oggi, a partire dal 1996, mai viste prima insieme in Italia, tra cui assolutamente inedita “La Virtuosad”, terminata appena in tempo per essere esposta. La mostra è dunque un’imperdibile occasione per ammirare come il grande artista abbia saputo coniugare la sua ricerca verso l’astrazione, lirica e geometrica, con il mantenimento di un quasi sacrale rapporto con la natura. Di come abbia, soprattutto negli anni più recenti, avvertito la necessità di uscire, sempre più frequentemente, dalla bidimensionalità della pittura per affrontare la grande sfida del volume.
Perilli nasce a Roma il 28 gennaio del 1927 e, ancora adolescente disegna e dipinge frequentando, assieme a Dorazio, lo studio del pittore Aldo Bandinella. Con i compagni di scuola, Dorazio e Guerrini, organizza la prima mostra di studenti-pittori romani che si tiene al liceo Giulio Cesare. Nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Lettere, allievo di Lionello Venturi, con il quale prepara la tesi di laurea sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico; frequenta anche le lezioni di letteratura contemporanea di Giuseppe Ungaretti. Con Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini, Maffioletti, fonda il Gruppo Arte Sociale. L’anno successivo incontra Guttuso e inizia a frequentare il suo studio dove conosce Attardi, Accardi, Consagra, Sanfilippo e Turcato.
Nel 1947 inizia a frequentare l'"Art Club" dove incontra Prampolini e Severini. Partecipa alla redazione del manifesto Forma 1 (firmato oltre che da Perilli, da Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo, Turcato) ed espone alla prima mostra del gruppo Forma 1 che si tiene nella Galleria Art Club. 1948. Presentato da Lionello Venturi, partecipa al I Congresso internazionale di critici d'arte che si tiene a Parigi presentando assieme a Dorazio una relazione sulla situazione della pittura italiana del '900. A Parigi conosce Magnelli, Arp, Pevsner e Picabia. Entra in rapporto con Soldati e Licini. Nel 1950 è ancora a Parigi per una borsa di studio; vede le opere di Hartung, Soulages, Wols, Dubuffet.
Fonda, con Dorazio e Guerrini, la Libreria-Galleria " Age d'Or" che pubblica un primo e unico numero "Omaggio a V. Kandinskij", con testi di Max Bill, Nina Kandinsky, Enrico Prampolini e altri; il saggio di Perilli è dedicato alla grafia di Kandinsky. Nel febbraio del 1951 L’"Age d'Or”, in collaborazione con l'Art Club, organizza la mostra di Arte astratta e concreta in Italia che si tiene a Roma, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Gli artisti dell'"Age d'Or" entrano in rapporto con Ballocco, Burri, Capogrossi e Colla e allestiscono nei locali della Galleria Origine in Via Aurora una loro mostra: Tic Tac di Spazio. Lucio Fontana invita l'" Age d'Or" a collaborare alla Triennale di Milano. Nell’aprile del 1953, terminato il servizio militare, espone alla mostra Omaggio a Leonardo, la prima della Fondazione Origine; collabora alla nascita della rivista" Arti Visive". Espone due disegni alla Biennale di Venezia; scrive un articolo su Balla e Boccioni per " Art d'Aujourd'hui", inizia ad interessarsi al futurismo. A Marsiglia visita la "Unité d'Habitation" di Le Corbusier. Conosce Giacomo Balla del quale sceglie le opere per la mostra che si terrà a New York alla Rose Fried Gallery. 1954.
Pubblica su "Civiltà delle macchine" un articolo intitolato Antologia Dada; riceve l'incarico da G.C. Argan di scrivere per la casa editrice il Saggiatore un libro sul Dadaismo. Su "Civiltà delle macchine" pubblica un articolo su Gabo e Pevsner e l'anno dopo su Moholy-Nagy. 1955. Allestisce con Dorazio la mostra Colore come struttura ed è dell’anno successivo la sua prima mostra personale alla Strozzina di Firenze (marzo-aprile). A Parigi conosce Tristan Tzara. 1957. È di nuovo a Parigi dove conosce il poeta Jean Clarence Lambert e a Berlino per studiare materiali dadaisti. Fonda con Gastone Novelli la rivista "L'esperienza moderna. Si allestisce una sua mostra personale alla Galleria La Tartaruga, presentata da Nello Ponente; comincia a collaborare con Novelli e Cy Twombly alle varie mostre organizzate da questa galleria in Italia e all' estero. Inizia ad occuparsi di alchimia e di calligrafia Zen; conosce lo psicanalista junghiano E. Bernhard.
Achille Perilli, nel 1957, ha trenta anni ed è già un grande artista europeo, un pioniere illuminato della astrazione.
Negli ultimi cinquanta la sua attività si è aperta alle esperienze più avanzate della ricerca artistica internazionale, il suo ruolo di grande maestro viene oggi universalmente riconosciuto. Per il completamento dei dati bio-bibliografici rimandiamo al catalogo o a: riposati@cartesegrete.com
09
luglio 2006
Achille Perilli – La Stravaganza della Scultura
Dal 09 luglio al 10 settembre 2006
arte contemporanea
Location
SCUDERIE ALDOBRANDINI
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10-18; sabato e festivi 10-19
Vernissage
9 Luglio 2006, ore 11.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore