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Angelo Bellobono – Temporary civilization
Attraverso i suoi quadri, l’autore ci invita a non abbassare la guardia,costringendoci ad un diretto e indagatorio faccia a faccia con l’ambiguità connaturata al nostro essere …”esseri umani”
Comunicato stampa
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Temporary civilization.
We are temporary…e qualche volta civilmente congelati.
È lo slogan che accompagna la nuova personale di Angelo Bellobono che apre venerdì 6 ottobre 2006 presso la galleria Il Sole Arte Contemporanea di Roma. La mostra presenta il nuovo ciclo di lavori dell’artista, composto da una grande installazione riproducente un iceberg, su cui si fronteggiano irriducibili eserciti di plastilina, e da dodici grandi dipinti bianchi, nei quali Bellobono porta avanti la propria personale ricerca sul volto, inteso come vero e proprio paesaggio dalle sembianze umane. Questo tema, già presente in opere quali Mallam Jabba (2003) e nel ciclo Every face has a place (2004), trova ora una ulteriore elaborazione, maturata attraverso una serie fotografica di “paesaggi mentali” - anch’essa presente in mostra - scattata New York nella primavera di quest’anno.
Quella che Bellobono mette in atto entro il vuoto bianco della tela è un’analisi cruda e asciutta di spazi geometrici a capienza limitata, nei quali galleggiano, alla deriva, “volti-paesaggio” contratti in un respiro ghiacciato di azoto liquido, congelati nell’immortalità di futili successi, fissati nell’impervio miraggio di amori eterni o avvinti dalla chimera del free trade globalizzato.
Con i suoi quadri egli ci invita a non abbassare la guardia, costringendoci ad un diretto e indagatorio faccia a faccia con l’ambiguità connaturata al nostro stesso essere "esseri umani": soggetti a continue trasformazioni e “passaggi di stato” ma, nonostante ciò, ostaggi della nostra stessa mania di identità da preservare, di confini e territori da difendere.
I dipinti, le fotografie e l’installazione che formano questo nuovo ciclo di lavori sono raccolti e riprodotti in un catalogo, corredato da venti immagini a colori e da un testo critico di Francesca Franco.
We are temporary…e qualche volta civilmente congelati.
È lo slogan che accompagna la nuova personale di Angelo Bellobono che apre venerdì 6 ottobre 2006 presso la galleria Il Sole Arte Contemporanea di Roma. La mostra presenta il nuovo ciclo di lavori dell’artista, composto da una grande installazione riproducente un iceberg, su cui si fronteggiano irriducibili eserciti di plastilina, e da dodici grandi dipinti bianchi, nei quali Bellobono porta avanti la propria personale ricerca sul volto, inteso come vero e proprio paesaggio dalle sembianze umane. Questo tema, già presente in opere quali Mallam Jabba (2003) e nel ciclo Every face has a place (2004), trova ora una ulteriore elaborazione, maturata attraverso una serie fotografica di “paesaggi mentali” - anch’essa presente in mostra - scattata New York nella primavera di quest’anno.
Quella che Bellobono mette in atto entro il vuoto bianco della tela è un’analisi cruda e asciutta di spazi geometrici a capienza limitata, nei quali galleggiano, alla deriva, “volti-paesaggio” contratti in un respiro ghiacciato di azoto liquido, congelati nell’immortalità di futili successi, fissati nell’impervio miraggio di amori eterni o avvinti dalla chimera del free trade globalizzato.
Con i suoi quadri egli ci invita a non abbassare la guardia, costringendoci ad un diretto e indagatorio faccia a faccia con l’ambiguità connaturata al nostro stesso essere "esseri umani": soggetti a continue trasformazioni e “passaggi di stato” ma, nonostante ciò, ostaggi della nostra stessa mania di identità da preservare, di confini e territori da difendere.
I dipinti, le fotografie e l’installazione che formano questo nuovo ciclo di lavori sono raccolti e riprodotti in un catalogo, corredato da venti immagini a colori e da un testo critico di Francesca Franco.
06
ottobre 2006
Angelo Bellobono – Temporary civilization
Dal 06 ottobre al 06 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL SOLE
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Roma, Via Nomentana, 125, (Roma)
Orario di apertura
15:30-19:30 dal martedì al venerdì /sabato 11:00-13:00/17:00-19:00
Vernissage
6 Ottobre 2006, ore 18:00
Autore
Curatore