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Risonanze #1 – Enrico Castellani & Uto Ughi
Il progetto fa parte del più ampio programma “Arte e Musica per Santa Cecilia”, ideato e curato da Federica Tittarelli e nato dalla volontà di offrire al pubblico un’occasione unica di dialogo tra arte e musica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 2 dicembre 2006, presso lo Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inaugura la mostra Risonanze #1. Enrico Castellani & Uto Ughi, a cura di Marcello Smarrelli.
Il progetto fa parte del più ampio programma “Arte e Musica per Santa Cecilia”, ideato e curato da Federica Tittarelli e nato dalla volontà di offrire al pubblico un’occasione unica di dialogo tra arte e musica. Con questa iniziativa l’Accademia offre a tutti coloro che si sentono coinvolti nella vita culturale del nostro paese l’opportunità di far parte del progetto “Sostieni l’Accademia”, del quale questa mostra è parte integrante. Si tratta di un moderno sistema di private fund raising che offre l’opportunità a privati cittadini appassionati di arte e musica di testimoniare, attraverso il contributo dato, quanto sia importante impegnarsi personalmente per sostenere un’istituzione quale l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che è una delle realtà più vitali del nostro patrimonio culturale.
L’Auditorium Parco della Musica, concepito da Renzo Piano come un’opera d’arte totale, è la sede ideale per la messa in scena di questo progetto che, primo in Italia nel suo genere, costituisce una rara opportunità per condividere, da un punto di vista assolutamente inedito, il dialogo creativo di due protagonisti del panorama culturale del nostro paese, Enrico Castellani (Castelmassa, Rovigo, 1930) e Uto Ughi (Busto Arsizio, Varese, 1944).
Un’anteprima dell’evento – riservata ai soli soci sostenitori di “Arte e Musica per Santa Cecilia” – prevede due momenti distinti, una mostra e una performance musicale, concettualmente uniti dal legame che da sempre lega l’arte visiva e la musica. Uto Ughi sarà infatti il protagonista di una breve esecuzione di alcuni Capricci di Nicolò Paganini.
Enrico Castellani ha realizzato un’opera in edizione in 100 esemplari, appositamente concepita per l’occasione, dal titolo DI_ORA Tavola isogoniometrica magnetica bipolare. La scelta di invitare Enrico Castellani nasce dalla considerazione che il lavoro del grande maestro si muove sul filo delle variazioni: variazioni di colore, di forme e di superfici, simili a impercettibili variazioni musicali. La musica è materia con cui tutto il corpus delle opere di Castellani intrattiene un serrato colloquio, un moto perpetuo caratterizzato da un ritmo perenne e incessante. Come nota Achille Bonito Oliva nell’intervista in catalogo: “l’opera di Castellani, anche visivamente, è un’opera avveniristica: è la conferma sistematica di una struttura linguistica che attraverso lo spazio segnala il tempo.”*
Nucleo della mostra nello Spazio Risonanze saranno le opere dichiaratamente musicali quali Muro del tempo (1968) e Spartito (1969), presentate insieme a 13 opere di grandi dimensioni provenienti da collezioni private romane. Proprio del rapporto tra Castellani e Roma la mostra vuole rendersi testimone, con la pubblicazione di un catalogo che attraverso una serie di foto, documenti inediti e interviste a personaggi del mondo dell’arte analizzi, oltre ai rapporti tra il maestro e la musica, il sottile legame tra committenza e artista nei termini di una relazione intima e intellettualmente ricca di stratificati e multiformi punti di vista.
Le variazioni cromatiche e di superficie di Castellani verranno affiancate dall’esecuzione di alcuni Capricci di Paganini eseguiti da Uto Ughi. I Capricci sono la summa delle conquiste tecniche del celebre violinista, tanto che inizialmente furono considerati ineseguibili. In essi il principio della variazione passa dalla forma musicale alla tecnica strumentale senza soluzione di continuità. Tutte le difficoltà vengono sviscerate in rapida successione: bicordi, trilli doppi all’unisono, pizzicati con la mano sinistra, colpi d’arco impensabili, accordi ampi, sfruttamento esaustivo del registro acuto e dei suoni armonici si susseguono nel preciso intento di ottenere dallo strumento ad arco ogni suono possibile, traendone timbri anche non naturali.
Il catalogo edito da Skira conterrà un testo introduttivo di Bruno Cagli, Presidente Sovrintendente dell’Accademia di Santa Cecilia, uno del curatore Marcello Smarrelli, completato da una serie di conversazioni con i collezionisti e gli amici romani di Enrico Castellani, tutte le immagini delle opere in mostra e gli apparati bibliografici degli artisti. Ad esso sarà allegato un CD dal titolo “Live in Roma” dedicato all’esecuzione di opere di Paganini, Ysaye e J.S. Bach da parte di Uto Ughi. Il ricavato dalla vendita del catalogo e dell’opera in edizione aiuterà a sostenere l’attività dell’Accademia di Santa Cecilia.
Risonanze #1 è la prima di una serie di mostre, promosse dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e curate da Marcello Smarrelli, sul tema dell’incontro-confronto tra arte e musica, che nella stagione 2006/2007 vedrà coinvolti musicisti e artisti per mostre in cui, all’interno dello Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica, elementi visivi, pittorici e musicali entrano in contatto tra loro in un continuo gioco di rimandi e suggestioni.
Inaugurato nel dicembre 2002 con un’esposizione della collezione strumentale dell’Accademia, alla quale si affiancavano disegni di Paul Klee e un mobile di Alexander Calder, lo spazio è stato utilizzato in seguito per mostre legate alla programmazione concertistica. Ha già ospitato eventi dedicati al sodalizio artistico di compositori e artisti, quale quella di Luigi Nono con il pittore Emilio Vedova il cui legame si è concretizzato nel Festival Claudio Abbado e la Lucerne Festival Orchestra, durante il quale Abbado ha eseguito la Suite dal Prometeo. E, ancora, una mostra dedicata al clima culturale nel quale è nato il War Requiem di Benjamin Britten, in occasione dell'esecuzione diretta da Antonio Pappano, che ha inaugurato la stagione sinfonica 2005-2006.
* Conversazione su Enrico Castellani tra Marcello Smarrelli e Achille Bonito Oliva, in Risonanze #1. Enrico Castellani e Uto Ughi, catalogo della mostra a cura di Marcello Smarrelli, Skira, Milano 2006.
Il progetto fa parte del più ampio programma “Arte e Musica per Santa Cecilia”, ideato e curato da Federica Tittarelli e nato dalla volontà di offrire al pubblico un’occasione unica di dialogo tra arte e musica. Con questa iniziativa l’Accademia offre a tutti coloro che si sentono coinvolti nella vita culturale del nostro paese l’opportunità di far parte del progetto “Sostieni l’Accademia”, del quale questa mostra è parte integrante. Si tratta di un moderno sistema di private fund raising che offre l’opportunità a privati cittadini appassionati di arte e musica di testimoniare, attraverso il contributo dato, quanto sia importante impegnarsi personalmente per sostenere un’istituzione quale l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che è una delle realtà più vitali del nostro patrimonio culturale.
L’Auditorium Parco della Musica, concepito da Renzo Piano come un’opera d’arte totale, è la sede ideale per la messa in scena di questo progetto che, primo in Italia nel suo genere, costituisce una rara opportunità per condividere, da un punto di vista assolutamente inedito, il dialogo creativo di due protagonisti del panorama culturale del nostro paese, Enrico Castellani (Castelmassa, Rovigo, 1930) e Uto Ughi (Busto Arsizio, Varese, 1944).
Un’anteprima dell’evento – riservata ai soli soci sostenitori di “Arte e Musica per Santa Cecilia” – prevede due momenti distinti, una mostra e una performance musicale, concettualmente uniti dal legame che da sempre lega l’arte visiva e la musica. Uto Ughi sarà infatti il protagonista di una breve esecuzione di alcuni Capricci di Nicolò Paganini.
Enrico Castellani ha realizzato un’opera in edizione in 100 esemplari, appositamente concepita per l’occasione, dal titolo DI_ORA Tavola isogoniometrica magnetica bipolare. La scelta di invitare Enrico Castellani nasce dalla considerazione che il lavoro del grande maestro si muove sul filo delle variazioni: variazioni di colore, di forme e di superfici, simili a impercettibili variazioni musicali. La musica è materia con cui tutto il corpus delle opere di Castellani intrattiene un serrato colloquio, un moto perpetuo caratterizzato da un ritmo perenne e incessante. Come nota Achille Bonito Oliva nell’intervista in catalogo: “l’opera di Castellani, anche visivamente, è un’opera avveniristica: è la conferma sistematica di una struttura linguistica che attraverso lo spazio segnala il tempo.”*
Nucleo della mostra nello Spazio Risonanze saranno le opere dichiaratamente musicali quali Muro del tempo (1968) e Spartito (1969), presentate insieme a 13 opere di grandi dimensioni provenienti da collezioni private romane. Proprio del rapporto tra Castellani e Roma la mostra vuole rendersi testimone, con la pubblicazione di un catalogo che attraverso una serie di foto, documenti inediti e interviste a personaggi del mondo dell’arte analizzi, oltre ai rapporti tra il maestro e la musica, il sottile legame tra committenza e artista nei termini di una relazione intima e intellettualmente ricca di stratificati e multiformi punti di vista.
Le variazioni cromatiche e di superficie di Castellani verranno affiancate dall’esecuzione di alcuni Capricci di Paganini eseguiti da Uto Ughi. I Capricci sono la summa delle conquiste tecniche del celebre violinista, tanto che inizialmente furono considerati ineseguibili. In essi il principio della variazione passa dalla forma musicale alla tecnica strumentale senza soluzione di continuità. Tutte le difficoltà vengono sviscerate in rapida successione: bicordi, trilli doppi all’unisono, pizzicati con la mano sinistra, colpi d’arco impensabili, accordi ampi, sfruttamento esaustivo del registro acuto e dei suoni armonici si susseguono nel preciso intento di ottenere dallo strumento ad arco ogni suono possibile, traendone timbri anche non naturali.
Il catalogo edito da Skira conterrà un testo introduttivo di Bruno Cagli, Presidente Sovrintendente dell’Accademia di Santa Cecilia, uno del curatore Marcello Smarrelli, completato da una serie di conversazioni con i collezionisti e gli amici romani di Enrico Castellani, tutte le immagini delle opere in mostra e gli apparati bibliografici degli artisti. Ad esso sarà allegato un CD dal titolo “Live in Roma” dedicato all’esecuzione di opere di Paganini, Ysaye e J.S. Bach da parte di Uto Ughi. Il ricavato dalla vendita del catalogo e dell’opera in edizione aiuterà a sostenere l’attività dell’Accademia di Santa Cecilia.
Risonanze #1 è la prima di una serie di mostre, promosse dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e curate da Marcello Smarrelli, sul tema dell’incontro-confronto tra arte e musica, che nella stagione 2006/2007 vedrà coinvolti musicisti e artisti per mostre in cui, all’interno dello Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica, elementi visivi, pittorici e musicali entrano in contatto tra loro in un continuo gioco di rimandi e suggestioni.
Inaugurato nel dicembre 2002 con un’esposizione della collezione strumentale dell’Accademia, alla quale si affiancavano disegni di Paul Klee e un mobile di Alexander Calder, lo spazio è stato utilizzato in seguito per mostre legate alla programmazione concertistica. Ha già ospitato eventi dedicati al sodalizio artistico di compositori e artisti, quale quella di Luigi Nono con il pittore Emilio Vedova il cui legame si è concretizzato nel Festival Claudio Abbado e la Lucerne Festival Orchestra, durante il quale Abbado ha eseguito la Suite dal Prometeo. E, ancora, una mostra dedicata al clima culturale nel quale è nato il War Requiem di Benjamin Britten, in occasione dell'esecuzione diretta da Antonio Pappano, che ha inaugurato la stagione sinfonica 2005-2006.
* Conversazione su Enrico Castellani tra Marcello Smarrelli e Achille Bonito Oliva, in Risonanze #1. Enrico Castellani e Uto Ughi, catalogo della mostra a cura di Marcello Smarrelli, Skira, Milano 2006.
02
dicembre 2006
Risonanze #1 – Enrico Castellani & Uto Ughi
Dal 02 dicembre 2006 al 12 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
AUDITORIUM – PARCO DELLA MUSICA
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Roma, Viale Pietro De Coubertin, 34, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 11:00 alle ore 21:00
Vernissage
2 Dicembre 2006, ore 11.30
Sito web
www.santacecilia.it
Editore
SKIRA
Autore
Curatore