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Alessandro Bazan – Amore
25 opere raccontano il tema dell’amore
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ALESSANDRO BAZAN e l’AMORE questo il tema (e il titolo) della mostra che dal 4 novembre al 10 dicembre si terrà alla Galleria Bonelli Arte Contemporanea di Mantova. Un suggestivo percorso attraverso 25 dipinti che raccontano il suo modo di interpretare l’amore.
Come racconta lui stesso nell’intervista con Gianna di Piazza contenuta nel catalogo PubliPaolini che accompagna la mostra: “Amore è una parola imbarazzante, troppo personale, spesso retorica, ma ha anche una grande forza. Guardando l’insieme di questi quadri mi sono accorto che poteva essere il punto comune tra tutti i dipinti. ……… Qualcuno in visita allo studio, dopo aver visto il quadro intitolato Amore, mi ha chiesto come mai i personaggi sembrassero completamente disuniti tra loro, insomma niente abbracci o baci. A dire il vero non ci avevo pensato ma ho risposto che anche l’amore è una cosa nella quale si è soli con se stessi, in qualche modo.
Il quadro che preferisco è uno di piccolo formato intitolato Autunno, forse è il più melenso però mi diverte molto l’idea. Due giovani si baciano sotto la pioggia, inzuppati dall’acqua, non c’è altro. E’ stato dipinto in una calda e assolata giornata di agosto, ascoltando una canzone popolare che si riferiva ai cosiddetti Summer Kisses che finiscono con l’estate, quella stessa cantata da Bruno Martino nella quale lui spera di dimenticarla con l’auspicio del freddo e della neve, per cancellare il profumo del mare”.
Sottolinea in catalogo Gianna di Piazza : “Giocoliere del figurabile, Alessandro Bazan è un esponente di punta di quella giovane pittura italiana di alta qualità e di rigore contemporaneo. Le sue opere seducono per la travolgente e intrigante capacità di fare amare, ancora oggi, la pittura”.
Alessandro Bazan è nato a Palermo nel 1966. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Urbino nel 1987. Decide nello stesso anno di dedicarsi alla pittura in modo esclusivo. Si libera fin da subito dai vincoli accademici volgendo verso uno stile ironico, divertito, fortemente espressivo, che richiama sia la tradizione della pittura di strada che le suggestioni della nouvelle vague del fumetto europeo e americano, che gli permettono di elaborare un linguaggio veloce e sintetico, allo stesso tempo estremamente colto e popolare.
Dopo l’esordio con una personale nella sua città (1990) espone in varie gallerie italiane (Romberg a Latina; Sergio Tossi a Prato e Firenze; In Arco a Torino e Bonelli Arte Contemporanea a Mantova).
Le piccole storie di varia umanità di Bazan si impongono sulla scena dell'arte italiana fin dalla metà degli anni Novanta con la partecipazione a mostre come Cronache Vere, Spazio Consolo, Milano (1988), Sui Generis, Pac, Milano (2000), oltre che alla XIII Quadriennale di Roma (1999).
Tra le mostre pubbliche ricordiamo ancora la personale al Museo Laboratorio dell’Università la Sapienza di Roma (1993), le partecipazioni a Dodici pittori italiani, Spazio Herno, Torino (1995), Antologia, Trevi Flash Art, Trevi (1996), Spazio Aperto, GAM, Bologna (1999).
Nel 2001 è uno dei quattro protagonisti della mostra itinerante Palermo Blues (Palermo, Cantieri della Zisa; Milano, Cartiere Vannucci). Nel 2003 ha partecipato alla prime tre tappe del progetto Italian Factory. La nuova scena artistica italiana, tra gli eventi collaterali della 50ma Biennale di Venezia, a Strasburgo, presso il Palazzo del Parlamento Europeo e al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino.
Nel 2004 partecipa alla collettiva Iconica. Arte Contemporanea e Archeologia; in più, personale Alessandro Bazan - Quindici Soli (eventuali) a Venezia, negli spazi dei Magazzini del Sale e mostra No present, baby alla Galleria Autoricambi di Roma.
Nel 2005, due importanti iniziative pubbliche al Palazzo Penna di Perugia, Alessandro Bazan - Jazz Paintings, curata da Luca Beatrice e alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, Est, a cura di Beatrice Buscaroli.
Il suo studio si trova a Palermo, nel cuore della Vucciria.
Mantova, novembre 2006
Come racconta lui stesso nell’intervista con Gianna di Piazza contenuta nel catalogo PubliPaolini che accompagna la mostra: “Amore è una parola imbarazzante, troppo personale, spesso retorica, ma ha anche una grande forza. Guardando l’insieme di questi quadri mi sono accorto che poteva essere il punto comune tra tutti i dipinti. ……… Qualcuno in visita allo studio, dopo aver visto il quadro intitolato Amore, mi ha chiesto come mai i personaggi sembrassero completamente disuniti tra loro, insomma niente abbracci o baci. A dire il vero non ci avevo pensato ma ho risposto che anche l’amore è una cosa nella quale si è soli con se stessi, in qualche modo.
Il quadro che preferisco è uno di piccolo formato intitolato Autunno, forse è il più melenso però mi diverte molto l’idea. Due giovani si baciano sotto la pioggia, inzuppati dall’acqua, non c’è altro. E’ stato dipinto in una calda e assolata giornata di agosto, ascoltando una canzone popolare che si riferiva ai cosiddetti Summer Kisses che finiscono con l’estate, quella stessa cantata da Bruno Martino nella quale lui spera di dimenticarla con l’auspicio del freddo e della neve, per cancellare il profumo del mare”.
Sottolinea in catalogo Gianna di Piazza : “Giocoliere del figurabile, Alessandro Bazan è un esponente di punta di quella giovane pittura italiana di alta qualità e di rigore contemporaneo. Le sue opere seducono per la travolgente e intrigante capacità di fare amare, ancora oggi, la pittura”.
Alessandro Bazan è nato a Palermo nel 1966. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Urbino nel 1987. Decide nello stesso anno di dedicarsi alla pittura in modo esclusivo. Si libera fin da subito dai vincoli accademici volgendo verso uno stile ironico, divertito, fortemente espressivo, che richiama sia la tradizione della pittura di strada che le suggestioni della nouvelle vague del fumetto europeo e americano, che gli permettono di elaborare un linguaggio veloce e sintetico, allo stesso tempo estremamente colto e popolare.
Dopo l’esordio con una personale nella sua città (1990) espone in varie gallerie italiane (Romberg a Latina; Sergio Tossi a Prato e Firenze; In Arco a Torino e Bonelli Arte Contemporanea a Mantova).
Le piccole storie di varia umanità di Bazan si impongono sulla scena dell'arte italiana fin dalla metà degli anni Novanta con la partecipazione a mostre come Cronache Vere, Spazio Consolo, Milano (1988), Sui Generis, Pac, Milano (2000), oltre che alla XIII Quadriennale di Roma (1999).
Tra le mostre pubbliche ricordiamo ancora la personale al Museo Laboratorio dell’Università la Sapienza di Roma (1993), le partecipazioni a Dodici pittori italiani, Spazio Herno, Torino (1995), Antologia, Trevi Flash Art, Trevi (1996), Spazio Aperto, GAM, Bologna (1999).
Nel 2001 è uno dei quattro protagonisti della mostra itinerante Palermo Blues (Palermo, Cantieri della Zisa; Milano, Cartiere Vannucci). Nel 2003 ha partecipato alla prime tre tappe del progetto Italian Factory. La nuova scena artistica italiana, tra gli eventi collaterali della 50ma Biennale di Venezia, a Strasburgo, presso il Palazzo del Parlamento Europeo e al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino.
Nel 2004 partecipa alla collettiva Iconica. Arte Contemporanea e Archeologia; in più, personale Alessandro Bazan - Quindici Soli (eventuali) a Venezia, negli spazi dei Magazzini del Sale e mostra No present, baby alla Galleria Autoricambi di Roma.
Nel 2005, due importanti iniziative pubbliche al Palazzo Penna di Perugia, Alessandro Bazan - Jazz Paintings, curata da Luca Beatrice e alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, Est, a cura di Beatrice Buscaroli.
Il suo studio si trova a Palermo, nel cuore della Vucciria.
Mantova, novembre 2006
04
novembre 2006
Alessandro Bazan – Amore
Dal 04 novembre al 10 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
BONELLI ARTE CONTEMPORANEA
Mantova, Via Corrado, 34, (Mantova)
Mantova, Via Corrado, 34, (Mantova)
Orario di apertura
martedì – venerdì 10.30 - 18.30; sabato 16.00 - 19.30 e su appuntamento
Vernissage
4 Novembre 2006, ore 19
Ufficio stampa
CLP
Autore