Dal 24 novembre fino al 10 dicembre sarà aperta a Palazzo Rosso la mostra “Domenico Piola (1627 – 1703). Progetti per le arti”, a cura di Piero Boccardo e Margherita Priarone, esposizione di trentatré disegni, restaurati per l’occasione, del ricchissimo fondo di progetti grafici attribuiti al pittore genovese e conservati al Gabinetto Disegni e Stampe del Comune di Genova.

Domenico Piola nasce in città nel 1627, si forma presso la bottega di Gio. Domenico Cappellino e poi in contatto con l’opera di Valerio Castello; maestro autonomo, domina la scena del grande affresco barocco genovese per tutto il secondo Seicento, iniziando, a partire dall’ottavo decennio del secolo, un proficuo rapporto di collaborazione con il genero Gregorio de Ferrari; firma tele importanti per la committenza privata e religiosa e dirige un grande atelier, ‘casa Piola’, impegnato anche nella progettazione di arredi e apparati.

La pratica del disegno è per Domenico, che le fonti ricordano passare “la sera tutta…in disegnare al tavolino pensieri tirati sulla carta con la penna”, uno strumento indispensabile di studio verso la realizzazione non solo di dipinti e volte affrescate, ma anche di immagini da tradurre in materiali altri, dai tessuti alle sculture. La gran parte dei progetti grafici dell’artista è pervenuta al Comune di Genova con diversi passaggi di proprietà e, conservata al museo di Palazzo Rosso, è eccezionale per consistenza, qualità e varietà.

Di questo nucleo straordinariamente ricco la mostra espone una significativa, seppur limitata, selezione, intendendo documentare proprio la versatile capacità progettuale dell’artista in campi diversi: oltre alla pittura, l’incisione, la scultura, l’effimero, la fusione, l’intaglio, persino il ricamo.