“All’olio, al ferro o all’argento”



Philippe Daverio con Oliviero Toscani, Jannis Kounellis e Giuseppe Gallo.



Si sono oggi moltiplicate le tecniche e sono nati tipi diversi di arte: video, digitale, fotografia. Ha quindi ancora senso parlare di pittura o di scultura? I generi si sono mescolati e contaminati. La confusione è addirittura semantica. Si parla genericamente di “lavoro”.Gli ospiti di Daverio in questa prima conferenza mettono in scena contraddizioni e aspetti diversi dell’arte contemporanea. Giuseppe Gallo, è il classico pittore “all’olio”. Oliviero Toscani fa arte con uno slancio di comunicazione, usando la fotografia (su lastra d’argento) per fare sensazione. Kounellis invece usa materiali: corde, carbone, lastre di ferro o farfalle e lana giocando con lo spazio, le ombre, le luci, gli equilibri, le forme. Dal punto di vista tecnico le opportunità sono cambiate, non solo rispetto al ‘500 ma anche guardando solo a trent’anni fa. Si farà il punto sugli strumenti, i mezzi e le tecniche dell’arte contemporanea. Ci si chiederà, ad esempio, perché la fotografia – una tecnica riproducibile, dove non c’è il pezzo unico - oggi è considerata arte. Fotografia vista non solo come ripresa oggettiva dell’evento o di una situazione costruita ma come un lavoro vero e proprio da parte dell’artista.