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Nel formare #1
Con il progetto espositivo Nel formare, a cura di Mauro Panzera, prende avvio l’attività della Galleria Maria Grazia Del Prete
Comunicato stampa
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Con il progetto espositivo Nel formare, a cura di Mauro Panzera, prende avvio l'attività della Galleria Maria Grazia Del Prete in via Monserrato 21, a Roma.
Il progetto inaugurale scaturisce da un proficuo confronto intercorso tra il curatore e Bruno Corà. Definito a partire da un colloquio proposto agli artisti da un testo del curatore, intende individuare una modalità di lavoro a guida della futura attività della Galleria Maria Grazia Del Prete.
In particolare il breve testo offerto agli artisti esprime la posizione del curatore, tanto in relazione al panorama artistico contemporaneo, quanto in ordine all'idea di valore della attività formante in arte.
Il testo si propone quindi come offerta di dialogo cui gli artisti, individuati quali interlocutori ideali, rispondano con un'opera.
Le caratteristiche del luogo espositivo e una necessità di ordine nel dispiegarsi del colloquio hanno fatto giudicare giusta misura una doppia esposizione costituita ogni volta da tre opere di tre distinti artisti.
* * *
Le considerazioni proposte dal curatore nel breve testo indirizzato agli artisti, frutto di una attiva e solidale collaborazione di Bruno Corà, muovono dalla determinazione di una temperatura, sentire il proprio tempo come drammatico per l'arte. Segno dell'emergere di questioni vitali per la stessa sopravvivenza dell'espressione artistica, ma nella consapevolezza che la vitalità dell'arte dipende in maniera essenziale dalla resistenza che la figura dell'artista sa opporre alle spinte dell'eterno nuovismo; dipende dalle modalità del fare, capaci di rispondere a quelle stesse spinte; e ancora dalla capacità del pubblico di individuare le esperienze artistiche significative in un panorama di proposte sterminato. E' la quantità stessa anarchica delle proposte a minare alla radice quella storia interna dell'arte che colloca al centro, a protagonista della propria storia, la comunità degli artisti? Ma quella stessa quantità ci fa avvertiti della perdita del nucleo essenziale, genetico, da cui sgorga l'arte, il fantasma che dà vita all'immagine. Deprivata di fondatività, l'immagine si tramuta in risultato verificabile e al limite in pura comunicazione; diviene preda degli appetiti del nuovismo, dell'idea originale. E il panorama artistico si tramuta in una Wunderkammer, ma di prodotti artificiali.
Nella sua fenomenologia storica per contro l'artista mantiene il carattere di colui che vede oltre, tra i poeti e gli scienziati. Ma è figura eccentrica perché muove sempre da sé, vale a dire da una individualità. E non basta essere un corpo e una psiche per essere un individuo. E non basta essere colto per vedere contemporaneamente dove va il mondo e indicare con l'opera cosa il mondo non vede o calpesta o vilipende.
Da queste questioni spinose il curatore muove in direzione dell'artista, chiedendo una sua pronuncia, nella speranza di poter ricostituire brandelli di un dialogo all'interno delle arti.
Una tale verifica sarà possibile avviare a conclusione di questo breve ciclo di occasioni espositive ed è precisa volontà esplicitarla in un luogo specifico che sia di presentazione delle opere e di riflessione a più voci sulle stesse.
Nel formare 1° prenderà avvio il 31 maggio 2007 con le opere di Bizhan Bassiri, Jannis Kounellis, Hidetoshi Nagasawa.
Successivamente, ad inizio stagione 2007 /08, verrà presentata Nel formare 2° con le opere di altri tre artisti contemporanei.
Il progetto inaugurale scaturisce da un proficuo confronto intercorso tra il curatore e Bruno Corà. Definito a partire da un colloquio proposto agli artisti da un testo del curatore, intende individuare una modalità di lavoro a guida della futura attività della Galleria Maria Grazia Del Prete.
In particolare il breve testo offerto agli artisti esprime la posizione del curatore, tanto in relazione al panorama artistico contemporaneo, quanto in ordine all'idea di valore della attività formante in arte.
Il testo si propone quindi come offerta di dialogo cui gli artisti, individuati quali interlocutori ideali, rispondano con un'opera.
Le caratteristiche del luogo espositivo e una necessità di ordine nel dispiegarsi del colloquio hanno fatto giudicare giusta misura una doppia esposizione costituita ogni volta da tre opere di tre distinti artisti.
* * *
Le considerazioni proposte dal curatore nel breve testo indirizzato agli artisti, frutto di una attiva e solidale collaborazione di Bruno Corà, muovono dalla determinazione di una temperatura, sentire il proprio tempo come drammatico per l'arte. Segno dell'emergere di questioni vitali per la stessa sopravvivenza dell'espressione artistica, ma nella consapevolezza che la vitalità dell'arte dipende in maniera essenziale dalla resistenza che la figura dell'artista sa opporre alle spinte dell'eterno nuovismo; dipende dalle modalità del fare, capaci di rispondere a quelle stesse spinte; e ancora dalla capacità del pubblico di individuare le esperienze artistiche significative in un panorama di proposte sterminato. E' la quantità stessa anarchica delle proposte a minare alla radice quella storia interna dell'arte che colloca al centro, a protagonista della propria storia, la comunità degli artisti? Ma quella stessa quantità ci fa avvertiti della perdita del nucleo essenziale, genetico, da cui sgorga l'arte, il fantasma che dà vita all'immagine. Deprivata di fondatività, l'immagine si tramuta in risultato verificabile e al limite in pura comunicazione; diviene preda degli appetiti del nuovismo, dell'idea originale. E il panorama artistico si tramuta in una Wunderkammer, ma di prodotti artificiali.
Nella sua fenomenologia storica per contro l'artista mantiene il carattere di colui che vede oltre, tra i poeti e gli scienziati. Ma è figura eccentrica perché muove sempre da sé, vale a dire da una individualità. E non basta essere un corpo e una psiche per essere un individuo. E non basta essere colto per vedere contemporaneamente dove va il mondo e indicare con l'opera cosa il mondo non vede o calpesta o vilipende.
Da queste questioni spinose il curatore muove in direzione dell'artista, chiedendo una sua pronuncia, nella speranza di poter ricostituire brandelli di un dialogo all'interno delle arti.
Una tale verifica sarà possibile avviare a conclusione di questo breve ciclo di occasioni espositive ed è precisa volontà esplicitarla in un luogo specifico che sia di presentazione delle opere e di riflessione a più voci sulle stesse.
Nel formare 1° prenderà avvio il 31 maggio 2007 con le opere di Bizhan Bassiri, Jannis Kounellis, Hidetoshi Nagasawa.
Successivamente, ad inizio stagione 2007 /08, verrà presentata Nel formare 2° con le opere di altri tre artisti contemporanei.
31
maggio 2007
Nel formare #1
Dal 31 maggio al 30 settembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARIA GRAZIA DEL PRETE
Roma, Via Di Monserrato, 21, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 21, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 13.30-19.30
Vernissage
31 Maggio 2007, ore 18,30
Ufficio stampa
SCARLETT MATASSI
Autore
Curatore