L’esposizione storica delle opere di Giampaolo Babetto, ospitata dal Museo degli Argenti, è una importante occasione per riaffermare l‘attenzione verso creatori d’arte capaci di contaminare la cultura contemporanea con espliciti e colti rimandi a periodi storici che hanno segnato la nostra tradizione artistica e architettonica.

Pensiamo, per esempio, ai suoi studi sul Pontormo, così ben rappresentati nell’esposizione del 2003 presso le Scuderie Medicee di Poggio a Caiano e che anche in occasione della mostra di Firenze ben illustrano un aspetto importante nella complessità creativa di Babetto.

Una complessità che sarà rappresentata attraverso i gioielli, gli argenti, e parte della sua produzione d’architettura d’interni, un’attività che ha visto l’artista orafo trasferire tutta la sua sensibilità creativa nella progettazione e realizzazione di mobili che rispondono ad esigenze estetiche e di ricerca di grande attualità.


Giampaolo Babetto, proprio per questo suo bisogno di sperimentarsi in forme e percorsi diversi, resta un artista capace di trasformarsi e di restituire un comune senso creativo a esperienze solo apparentemente distanti.