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Luca Vitone – Gli occhi di Segantini
Gli occhi di Segantini è l’opera inedita che Luca Vitone (Genova, 1964), ha progettato appositamente per gli spazi esterni del Mart
Comunicato stampa
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Gli occhi di Segantini è l’opera inedita che Luca Vitone (Genova, 1964), ha progettato appositamente per gli spazi esterni del Mart.
Luca Vitone da anni interpreta e rielabora la storia e la cultura del territorio in cui espone. Con i suoi interventi, che si possono riferire alle esperienze dell’arte concettuale, l’artista evoca il vissuto collettivo che ogni luogo porta con sé.
Invitato da Giorgio Verzotti a realizzare un progetto specifico per il Mart, Vitone si è rivolto alla memoria culturale del Trentino, alle sue montagne ed è risalito fino ad uno dei suoi protagonisti, Giovanni Segantini (Arco, Trento, 1858 - monte Schafberg, Pontresina, 1899) di cui il museo possiede alcune opere.
Con questo lavoro l’artista propone, in una grande scultura esposta nella piazza del Mart, la ricostruzione in misure reali dello studio che Segantini si costruì a Maloja, piccolo borgo tra le montagne dell’Engadina, dove il maestro divisionista lavorò per molti anni e dove, ancora giovane, morì.
Le grandi dimensioni dell’opera consentiranno al pubblico di entrare nel suo spazio circolare per vedere e vivere l’intervento di Vitone: la ricostruzione del profilo di quei monti che Giovanni Segantini vedeva ogni giorno e che così spesso ha rappresentato nella sua pittura.
Luca Vitone non intende ricordare il grande maestro rileggendone l’opera compiuta, ma evocandone una incompiuta. Si tratta dell’opera monumentale che Segantini aveva proposto per rappresentare la Svizzera all’ Esposizione Universale di Parigi del 1900. Il progetto consisteva in un “panorama”, cioè una pittura di vastissime dimensioni che aveva l’ambizione di rappresentare realisticamente la totalità di un paesaggio su una parete circolare. Il progetto non fu mai portato a termine per ragioni meramente economiche.
Luca Vitone simbolicamente porta a termine ciò che era rimasto incompiuto: replica la rotonda panoramica, cioè lo studio di Maloja, che sarebbe servita come modello del padiglione all’esposizione di Parigi e la inserisce nel panorama trentino.
Un omaggio alla storia e all’arte del Trentino, in onore del suo pittore più amato, ma anche un’ulteriore riflessione dell’artista contemporaneo sul rapporto tra arte e natura.
Luca Vitone da anni interpreta e rielabora la storia e la cultura del territorio in cui espone. Con i suoi interventi, che si possono riferire alle esperienze dell’arte concettuale, l’artista evoca il vissuto collettivo che ogni luogo porta con sé.
Invitato da Giorgio Verzotti a realizzare un progetto specifico per il Mart, Vitone si è rivolto alla memoria culturale del Trentino, alle sue montagne ed è risalito fino ad uno dei suoi protagonisti, Giovanni Segantini (Arco, Trento, 1858 - monte Schafberg, Pontresina, 1899) di cui il museo possiede alcune opere.
Con questo lavoro l’artista propone, in una grande scultura esposta nella piazza del Mart, la ricostruzione in misure reali dello studio che Segantini si costruì a Maloja, piccolo borgo tra le montagne dell’Engadina, dove il maestro divisionista lavorò per molti anni e dove, ancora giovane, morì.
Le grandi dimensioni dell’opera consentiranno al pubblico di entrare nel suo spazio circolare per vedere e vivere l’intervento di Vitone: la ricostruzione del profilo di quei monti che Giovanni Segantini vedeva ogni giorno e che così spesso ha rappresentato nella sua pittura.
Luca Vitone non intende ricordare il grande maestro rileggendone l’opera compiuta, ma evocandone una incompiuta. Si tratta dell’opera monumentale che Segantini aveva proposto per rappresentare la Svizzera all’ Esposizione Universale di Parigi del 1900. Il progetto consisteva in un “panorama”, cioè una pittura di vastissime dimensioni che aveva l’ambizione di rappresentare realisticamente la totalità di un paesaggio su una parete circolare. Il progetto non fu mai portato a termine per ragioni meramente economiche.
Luca Vitone simbolicamente porta a termine ciò che era rimasto incompiuto: replica la rotonda panoramica, cioè lo studio di Maloja, che sarebbe servita come modello del padiglione all’esposizione di Parigi e la inserisce nel panorama trentino.
Un omaggio alla storia e all’arte del Trentino, in onore del suo pittore più amato, ma anche un’ulteriore riflessione dell’artista contemporaneo sul rapporto tra arte e natura.
22
giugno 2007
Luca Vitone – Gli occhi di Segantini
Dal 22 giugno al 23 settembre 2007
arte contemporanea
Location
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Orario di apertura
mar. – dom. 10.00 - 18.00
ven. 10.00 - 21.00
lunedì chiuso
Vernissage
22 Giugno 2007, ore 18
Editore
SKIRA
Autore
Curatore