Ci sono momenti rilevanti in cui gli artisti decidono di far si che le loro riflessioni escano dal margine di confronto tradizionale per guadagnare nuove sfere di azione.

La valorizzazione del contributo di questi artisti che, sulla scia di grandi maestri come Duchamp o Gino De Dominicis o Piero Manzoni, oggi hanno la capacità di insinuare proprie convinzioni piacevolmente mascherate dietro meccanismi e costruzioni che interagiscono con la sfera goliardica dello spettatore, è un obiettivo di questo progetto.

Il progetto prende le mosse dalla constatazione che parte della ricerca contemporanea sembra prendere spunto da una serie di meccanismi di riflessione che generalmente appartengono a sfere diverse da quella prettamente artistica, e che imprimono nell'opera una natura ironica e giocosa, goliardica, ma che poi in realtà utilizzano questo elemento per trasmettere, a seguito di una più approfondita analisi, concetti differenti.

Il punto di vista appare quindi un elemento indispensabile, e l'invito dell'artista ad eseguire differenti approfondimenti per ricercare la lettura nascosta offre allo spettatore ulteriori stimoli per la sua sensibilità, riuscendo in alcuni casi a risvegliare in lui un interesse per la decontestualizzazione dell'opera d'arte e a guadagnare al rapporto con la contemporaneità nuovi occhi e nuove menti.

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