Quelli piu' vicini al management lo definirebbero un progetto esemplare. Dall'altra sponda probabilmente gli accademici lo liquiderebbero come un ammiccamento politico. From_&_to è il titolo della mostra collettiva che la kunst Merano arte ospita dal 6 ottobre al 6 gennaio 2008. I due curatori Valerio Dehò e Denis Isaia hanno convocato cinque artisti emergenti della Regione Trentino Alto Adige e hanno chiesto loro di invitare un artista di cui apprezzano particolarmente la ricerca ma che non conoscono di persona. Scopo dell'invito: creare un lavoro a quattro mani oppure condividere un tema da esplorare individualmente.

Con from_&_to kunst Merano arte si propone quale ponte ideale verso l'esterno per chi sul territorio produce cultura, invitando gli artisti locali - siano essi ai primi passi o a metà del loro percorso - ad una continua crescita. L'auspicio è che la creazione di un lavoro a quattro mani o anche la semplice condivisione di un tema faccia nascere un confronto fruttuoso in cui ogni artista è chiamato a ripensare parte della propria ricerca o a scoprire differenti approcci. Allo stesso modo l'instaurazione di una nuova relazione proietta l'artista in una potenziale rete di scambi. Un movimento doppio, dal from al to e viceversa, che vede kunst Merano arte stazione di arrivo di nuovi artisti dal mondo, ma anche punto di smistamento di nuovi percorsi per gli artisti locali.

Il progetto ha riservato strada facendo piacevoli sorprese. Le prime sono arrivate con la scelta degli artisti. Michael Fliri, artista bolzanino che si sta distinguendo sul panorama nazionale, ha invitato Paul Kos. Kos è un artista della West Coast americana che ha vissuto di un fiato tutti gli anni '60 e '70 con dei lavori che si portano appresso la freschezza della ricerca californiana. Ancora poco noto in Europa, in questi anni negli Stati Uniti è oggetto di riscoperta: nel 2003 il Berkeley Art Museum ha organizzato una sua retrospettiva che ha toccato varie città americane e alcuni suoi lavori sono stati esposti fra gli altri luoghi alla Galleria Leo Castelli di New York, al Walker Art Center di Minneapolis e al Museum of Modern Art di San Francisco. Stefano Cagol, artista abituato a scovare nuovi territori di ricerca, ha invitato il gruppo di artisti e architetti Stealth di Rotterdam attivi nel campo dell'applicazione delle tecnologie digitali e dello studio dei sistemi complessi di urbanizzazione fra programmazione, flussi spontanei e modelli sostenibili. Philipp Messner, giovane artista altoatesino che in tempi recenti ha ricevuto attenzioni da parte di critica e pubblico, ha invitato Matthew Smith artista della nuova generazione inglese che porta avanti una suggestiva ricerca sulle potenzialità estetiche degli oggetti. Smith ha da poco chiuso la sua personale alla Store Gallery di Londra ed è parte della scena emergente londinese. Laurina Paperina artista di Trento con esposizioni personali in gallerie private italiane spagnole e newyorkesi ha invitato Anton Kannemayer l'artista sudafricano che in coppia con Conrad Botes si è fatto notare per i fumetti e le pitture che mettono in scena una visione spietata dei malesseri della società sudafricana. Infine Brigitte Niedermaier artista che usa la fotografia per indagare da vicino alcuni le evoluzioni culturali della società ha invitato Marit Victoria Wulff Andreassen pittrice norvegese con una spiccata sensibilità verso i temi della sessualità contemporanea. Chiude from_&_to Stefano Bernardi invitato per la sua prima uscita pubblica di rilievo a presentare un progetto speciale.

Artisti

Progetto speciale Stefano Bernardi (I)
Stefano Cagol (I) invita Stealth (NL)
Michael Fliri (I) invita Paul Kos (USA)
Philipp Messner (I) invita Matthew Smith (GB)
Brigitte Niedermaier (I) invita Marit Victoria Wulff Andreassen (N)
Laurina Paperina (I) invita Anton Kannemeyer (SA)