WWW.NEWGENERATION.COM non è solo il titolo di una collettiva di fine agosto di tre giovani talentuosi, ma un vero e proprio invito al collezionismo, rivolto a un target che decide di investire in opere d’arte di giovani promesse.
Così ARTE IN MOVIMENTO CONTEMPORANEA attribuisce a questo invito un carattere di contemporaneità, con un titolo virtuale di ciò che però è tangibile e al tempo stesso non viene vissuto completamente nel suo vero messaggio, come nel caso di un opera d’arte resa diversa e soprattutto unica dallo stile di ognuno degli artisti.
Quindi parliamo della comune dichiarazione di una nuova identità giovanile protesa a gridare un malessere contro il monopolio dell’ invasione tecnologica o contro quei dettami di moda che condizionano la vita delle persone, una vita scandita da ossessioni e provocazioni umane.
Persone che nel percorso artistico di Massimo Gurnari subiscono l’effetto di un ricerca ossessiva di un ideale di fisicità assurda, una bellezza artefatta perseguita dall’assunzione di alimenti proteici o dalla pratica di esercizi di culturismo e privata nelle sue opere della propria potenza in raffigurazioni cruenti.
Per la collettiva si presenta con raffigurazioni di un certo tipo di animali, avvoltoi, alligatori, lupi, scelta non casuale, colti nella loro solitudine, indifesi e destinati sicuramente a diventare cibo per gli stessi uomini o accessori di pelletteria, resi perciò, effimeri per volontà dello stesso artista.
Emiliano Di Mauro raffigura figure umane, con una pittura rarefatta, avvalendosi di due medium diversi come la pittura e la fotografia con uno stile sobrio e sintetico, ridotto all’uso di una tavolozza quasi bi-cromatica.
Volti di persone privati di una propria identità campeggiano su una tela bianca, in un dialogo privato fra luce e soggetto.
Le sue opere rappresentano più un’ idea delle persone, che un’ immagine, proprio per una mancanza di consistenza delle figure, delineate con l’ausilio di pochi strumenti.
L’ arte di Sissi Magnani guarda a giovani persone, confuse da emittenti televisive, che tendono a voler appartenere a una tipologia di giovani, attenti ai messaggi pubblicitari, alle firme o a clip musicali più che a una propria evoluzione individuale. Si perde così l’aspetto personale dell’individuo che testardamente si omologa a cliché dettati dalla moda o da copertine di magazine, diventando banali quasi patinati nel loro essere, l’artista però, non vive la situazione con sofferenza, ma anzi reagisce con una feroce critica.