Saranno esposte centocinquanta immagini circa e un video realizzati dagli alunni della 5G del settore grafico dell'Istituto Cellini-Tornabuoni di Firenze, frutto del lavoro che ha concluso il percorso didattico e che a settembre li ha visti impegnati, con abilità degna di consumati professionisti, nella documentazione della manifestazione romagnola, la XXI edizione della Biennale del Muro Dipinto di Dozza.


Il progetto nasce in collaborazione con la curatrice della mostra, Marilena Pasquali, insieme allo Studio Noè, che ha curato la comunicazione, e il Comune di Dozza, con l’intenzione di sottolineare la necessaria attenzione che le istituzioni devono avere nei confronti della scuola e della loro interazione con il mondo dell'arte, della cultura e dei linguaggi emergenti.

La Biennale è una manifestazione storica, nata negli anni sessanta sulla falsariga delle numerose rassegne di pittura ‘estemporanea’ e sulla tradizione italiana del muro dipinto, (tradizione che risale alla grande arte medievale e rinascimentale, attualmente esistono circa 200 paesi dedicati al muro dipinto) e che si svolge nel borgo medioevale di Dozza, dominato dalla Rocca sulle colline romagnole tra Bologna e Imola, che si fregia del marchio “Borghi più belli d’Italia”.


In questa edizione, la terza curata da Marilena Pasquali, oltre alle opere di importanti artisti italiani e internazionali come: Arcangelo, Mirko Baricchi, Roberto Barni, Davide Benati, Benedetta Bonichi, Claudio Bonichi, Gregorio Botta, Luca Caccioni, Girolamo Ciulla, Aron Demetz, Ericailcane, Gonzalo González, Carlos Litzariturry, Çveto Marsic, Elisa Montessori, Thomas Müller, Tullio Pericoli, Manuela Sedmach, Isao Sugiyama, Ivan Theimer, Sergio Zanni, nel borgo nuovo di Toscanella si è dato spazio ai nuovi linguaggi della Wall Painting legata alla cultura Hip Hop, con gli interventi di alcuni writers da Ericailcane con Lucy Mclaughlan e Claudio Ethos, a Eron, Basik, Wany e Dado e Stefy.


Più di 20 giovani dell’Istituto Cellini hanno preso parte alla preparazione della Biennale, catturando ogni mossa degli artisti, invitati a trasformare i muri delle case, le strade e le piazze del borgo medioevale in un museo a cielo aperto.

Le immagini più significative sono entrate a buon diritto nel catalogo e sul sito web della Biennale, mentre i filmati, effettuati da gruppi diversi di videomakers in erba, sono stati montati in un unico documento, presente nella sezione video della mostra.

L'allestimento, sostenuto dal dirigente scolastico prof. Marcello Rafanelli e dal Consiglio d'Istituto, è stato curato dagli stessi allievi guidati dai loro docenti, prof. Andrea Bardoni, Marziano Falato, Domenico Parnis in collaborazione con lo Studio grafico Noè.


La mostra sarà aperta fino al 14 ottobre con il seguente orario, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.30, la domenica dalle 10 alle 12.30. Ingresso libero