A un anno dall’apertura dello spazio espositivo in via del Vantaggio la Galleria dell’Oca celebra l’opera di Nunzio, artista storico tra i più riconosciuti nel panorama nazionale e internazionale, che con Avaton (2007) ridisegna l’ambiente della galleria.
Composta da singoli elementi in legno combusto, dalle differenti dimensioni e caratteristiche costitutive, Avaton si presenta come una struttura unica ed armonica di importanti dimensioni, estesa nello spazio per 2 metri in altezza, 7 metri in lunghezza e una profondità di 1,60 metri. Concepita su impianto semicircolare, l’opera di Nunzio si innalza forte e impenetrabile come un muro, facendo gravitare intorno a sé ambiente e osservatore e creando uno spazio scultoreo del tutto nuovo, mai uguale a se stesso. Le vibrazioni della luce che la plasmano e l’indefinito numero di punti di vista possibili generano di volta in volta nuove prospettive e percezioni, svelando la potenzialità infinita di un’opera unica e molteplice, piena e vuota, concava e convessa, pesante e leggera, monocroma e colorata: un’opera che – come scrive Francesco Stocchi nel suo testo “Simultaneità” (2007) - è “tutto e il suo contrario”.
Avaton respira nelle sue continue aperture e chiusure, vive nell’attesa di meravigliare l’osservatore che si sposterà lungo le sue dimensioni, lasciandosi catturare dalle qualità dei suoi infiniti particolari e dalla forza del suo insieme. Così Nunzio realizza un’opera in grado di generare uno spazio nuovo e in continua determinazione; un luogo che, per la sua enigmaticità, non smette mai di essere sacro.