Sarà inaugurata giovedì 25 ottobre alle ore 18.00 nel Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà la mostra fotografica Nimbus, la Sardegna attraverso le foto di Andreas Fridolin Weis Bentzon.

La mostra di grande interesse documentario, antropologico ed etnografico comprende 26 gigantografie e 57 fotografie in formato 50x50 scelte tre le 257 immagini fotografiche commissionate a Bentzon dal Museo Nazionale di Danimarca, che oggi le conserva nella sua sede di Bræde.

Nimbus è il nome della motocicletta danese, unica marca di motori prodotti in Danimarca, su cui Andreas Fridolin Weis Bentzon compì la sua spedizione in Sardegna nel 1957-58. La maggior parte delle foto di questa mostra furono scattate durante questo viaggio con la Nimbus, tranne alcune risalenti alle estati del 1955 e del 1962.

Andreas Fisher Hansen, docente di fotografia nella scuola di Cinema Danese, qualche anno più tardi, si cimentò nella stampa di questi fotogrammi 6x6. Aveva sostituito il sidecar con un cassone di legno per riporvi le attrezzature e per trasportare per conto del Museo Nazionale di Danimarca alcuni oggetti tipici della nostra isole: una macina tradizionale di basalto, un esemplare di fassoni, la barca di giunchi dei pescatori del Sinis, maschere, attrezzi dell’agricoltura e della pesca.

La mostra, curata da Uliano Lucas, è stata realizzata grazie alla collaborazione tra il Museo Nazionale di Danimarca, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, l Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna e la Presidenza dell’Amministrazione Provinciale di Cagliari.



Questo lavoro, il cui catalogo è in via di stampa, segue in ordine di tempo altre pubblicazioni dedicate da Iscandula ad A. F. W. Bentzon: il libro “Launeddas” due volumi e tre CD, il Film “Is Launeddas la musica dei Sardi” (nelle versioni italiano, inglese, giapponese, spagnolo, francese, danese e sardo) in DVD con libretto allegato in italiano e inglese ed infine il libro “Unu de Danimarca benit a carculai …” un volume e due CD dedicati alla musica e alla poesia popolare sarda.