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Eugenio Giliberti – Working class
Lavori d’arte che attraversano non solo i linguaggi propri della pittura ma anche quelli della definizione plastica e multimediale dell’opera
Comunicato stampa
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Venerdì 18 gennaio 2008 alle ore 19,00 si inaugura la mostra working class dell’artista Eugenio Giliberti presso la Galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea a Roma.
La mostra personale negli spazi di via del Cancello al numero 13, nel cuore della vecchia città tra il Tevere e Campo Marzio, presenta la recente produzione dell’artista napoletano. Il titolo Working class allude alla ‘classe operaia’ intesa in un concetto allargato di forza lavoro che produce non solo beni materiali ma anche beni immateriali quali il pensiero che porta alla definizione effettiva dell’opera. Nella prima grande sala sono presentate ampie pitture e nei successivi spazi opere che nascono direttamente dall’esperienza legata al lavorare, al progettare, al vivere e al creare nel luogo scelto dall’artista come suo nuovo studio-laboratorio a Rotondi in Campania. La stretta relazione di vari elementi legati al quotidiano ma anche all’immaginario artistico conduce alla formulazione di ‘lavori d’arte’ che attraversano non solo i linguaggi propri della pittura ma anche quelli della definizione plastica e multimediale dell’opera.
Opere dell’artista è state presentate nella medesima galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea nell’ambito della mostra di apertura Prossimità nell’ottobre 2006.
La cura della mostra è affidata ad Aldo Iori come anche il catalogo edito da Gli Ori di Prato che conterrà anche un testo di Angela Tecce.
La mostra è visitabile dal 18 gennaio al 22 marzo 2008 dal lunedì al sabato ore 11-13 16-20 o su appuntamento.
Eugenio GILIBERTI nasce a Napoli nel 1954. Nei primi anni Ottanta, in una stagione che vede l'esaurirsi di esperienze materiche e l'inizio di altre con forti valenze pittoriche, il lavoro di Eugenio Giliberti si definisce in un ambito nel quale primaria è la ricerca metodologica e concettuale sulle problematiche che l'opera nel suo essere pone e sulle sue definizioni formali. Presente in importanti rassegne della giovane arte italiana come "Evacuare Napoli" (Napoli, 1985), Avvistamenti (Capri, 1988), "Regina Bleu" (Marsiglia, 1989), "Artedomani 3" (Spoleto, 1992), nella sua prima personale (Lisbona, Galleria Alda Cortez, 1992) l'artista trova nel lavoro inedite modalità di coniugazione dei nessi che correlano la forma al colore. Nel 1994 inizia una ricerca specifica sul colore, attraverso la campionatura delle possibili modalità compositive delle diverse tonalità, superando l'aspetti percettivo o analitico per assumere valenze dal forte coinvolgimento spaziale che presenta in personali a Napoli (Galleria The, 1996), Montreal (Occuerrence, 1998), e Ludwigsburg (Kunstverein, 2001). Nel 1996 è autore di una grande istallazione a Forma Urbis, la XXIII edizione della Biennale di Gubbio. Alla fine degli anni Novanta l'esperienza cromatica e plastica degli ‘oggetti platonici’ si modifica in realizzazioni tridimensionali che assumono come forma visiva l'iconografia del corpo umano e di insetti, in particolare la fastidiosa zanzara, che espone in "Futurama" (Prato, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, 2000) e in "Castelli in Aria" (Napoli, Museo di Castel Sant'Elmo, 2001).
Nel 2003 ha realizzato quattro istallazioni pittoriche e plastiche in una personale al Castel Sant'Elmo a Napoli e nel 2006 un'ampia personale presso la Galleria Milano nella città omonima e ha partecipato alla XII Biennale di Scultura di Carrara. Vive e lavora a Napoli.
La mostra personale negli spazi di via del Cancello al numero 13, nel cuore della vecchia città tra il Tevere e Campo Marzio, presenta la recente produzione dell’artista napoletano. Il titolo Working class allude alla ‘classe operaia’ intesa in un concetto allargato di forza lavoro che produce non solo beni materiali ma anche beni immateriali quali il pensiero che porta alla definizione effettiva dell’opera. Nella prima grande sala sono presentate ampie pitture e nei successivi spazi opere che nascono direttamente dall’esperienza legata al lavorare, al progettare, al vivere e al creare nel luogo scelto dall’artista come suo nuovo studio-laboratorio a Rotondi in Campania. La stretta relazione di vari elementi legati al quotidiano ma anche all’immaginario artistico conduce alla formulazione di ‘lavori d’arte’ che attraversano non solo i linguaggi propri della pittura ma anche quelli della definizione plastica e multimediale dell’opera.
Opere dell’artista è state presentate nella medesima galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea nell’ambito della mostra di apertura Prossimità nell’ottobre 2006.
La cura della mostra è affidata ad Aldo Iori come anche il catalogo edito da Gli Ori di Prato che conterrà anche un testo di Angela Tecce.
La mostra è visitabile dal 18 gennaio al 22 marzo 2008 dal lunedì al sabato ore 11-13 16-20 o su appuntamento.
Eugenio GILIBERTI nasce a Napoli nel 1954. Nei primi anni Ottanta, in una stagione che vede l'esaurirsi di esperienze materiche e l'inizio di altre con forti valenze pittoriche, il lavoro di Eugenio Giliberti si definisce in un ambito nel quale primaria è la ricerca metodologica e concettuale sulle problematiche che l'opera nel suo essere pone e sulle sue definizioni formali. Presente in importanti rassegne della giovane arte italiana come "Evacuare Napoli" (Napoli, 1985), Avvistamenti (Capri, 1988), "Regina Bleu" (Marsiglia, 1989), "Artedomani 3" (Spoleto, 1992), nella sua prima personale (Lisbona, Galleria Alda Cortez, 1992) l'artista trova nel lavoro inedite modalità di coniugazione dei nessi che correlano la forma al colore. Nel 1994 inizia una ricerca specifica sul colore, attraverso la campionatura delle possibili modalità compositive delle diverse tonalità, superando l'aspetti percettivo o analitico per assumere valenze dal forte coinvolgimento spaziale che presenta in personali a Napoli (Galleria The, 1996), Montreal (Occuerrence, 1998), e Ludwigsburg (Kunstverein, 2001). Nel 1996 è autore di una grande istallazione a Forma Urbis, la XXIII edizione della Biennale di Gubbio. Alla fine degli anni Novanta l'esperienza cromatica e plastica degli ‘oggetti platonici’ si modifica in realizzazioni tridimensionali che assumono come forma visiva l'iconografia del corpo umano e di insetti, in particolare la fastidiosa zanzara, che espone in "Futurama" (Prato, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, 2000) e in "Castelli in Aria" (Napoli, Museo di Castel Sant'Elmo, 2001).
Nel 2003 ha realizzato quattro istallazioni pittoriche e plastiche in una personale al Castel Sant'Elmo a Napoli e nel 2006 un'ampia personale presso la Galleria Milano nella città omonima e ha partecipato alla XII Biennale di Scultura di Carrara. Vive e lavora a Napoli.
18
gennaio 2008
Eugenio Giliberti – Working class
Dal 18 gennaio al 22 marzo 2008
arte contemporanea
Location
GIACOMO GUIDI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Corso Vittorio Emanuele Ii, 282/284, (Roma)
Roma, Corso Vittorio Emanuele Ii, 282/284, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 11-13 16-20 o su appuntamento
Vernissage
18 Gennaio 2008, ore 19
Editore
GLI ORI
Autore
Curatore