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Mataro da Vergato – Holy Eros
Un’esposizione che, in virtù del carattere volutamente provocatorio, suscita una reazione forte capace di condurre ad una sincera riflessione sul tema delle sessualità e della religione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In coincidenza col periodo che vedrà Arte Fiera 2008 portare a Bologna le manifestazioni tangibili della creatività umana applicata alla materia malleabile dell’ingegno, la Galleria SPAZIO GIANNI TESTONI LA 2000+45 in Via D'Azeglio n. 50 a Bologna ospiterà la straordinaria mostra personale di MATARO DA VERGATO, "HOLY EROS", a cura di Alberto Mattia Martini.
E’, quella proposta dall’artista, un’analisi sul corpo, sull’organismo umano, che pur perdendo sempre più i valori originari di unicità e diversità, paradossalmente diventa nella società contemporanea massificata elemento imprescindibile per sentirsi esistenti. La manifestazione corporea dell’umano nell’originaria conformazione, narrata nella sua minuziosa e dettagliata struttura per mezzo della fotografia, viene ritratta, rielaborata e infine ricostruita con l’aiuto del mezzo tecnologico. Per mezzo del computer, moderno laboratorio alchemico, il corpo, abbandonati i concetti di luogo, spazio e tempo, si trasforma in oggetto sacro, di culto, al centro di una nuova dimensione in cui a regnare è il silenzio della comunicazione corporea, interprete di un erotismo che è condizione emozionale umana.
La narrazione messa in atto da Mataro è quella della citazione del passato, della storia proveniente dalla nostra cultura e riproposta in chiave contemporanea con quella che lui stesso definisce pittura digitale.
Col suo carattere volutamente provocatorio, partendo dall’oggetto religioso, “Holy Eros” afferma la necessità di un dialogo sincero e moderno sul tema della sessualità e della religione. Amplificato dall’acustica autorevole e ‘severa’ del luogo di culto virtuale suggerito dalle immagini all’occhio dello spettatore, il messaggio acquista una propria sacralità: l’amore non può essere solo incorporeo, ma necessita della carnalità anche nella più alta religiosità; sia gli uomini di fede, che gli scettici vengono condotti lontano dagli estremismi, verso una maggiore moderazione e umanità.
Mataro utilizza i vessilli ecclesiastici per arrivare in modo diretto agli interlocutori e dialogare direttamente con loro. Le immagini e gli emblemi, hanno infatti sempre interpretato la storia dell’uomo fin dal tempo del mito e poi delle leggende, un modo per raccontare la storia della creazione, degli dei, dell’universo; un compito non solo didattico, ma anche interpretativo e etico per spiegare quello che, non si può capire e nemmeno immaginare.
Catalogo Damiani Editore Bologna per Spazio Gianni Testoni La 2000+45 a cura di Alberto Mattia Martini.
Inaugurazione in galleria sabato 26 gennaio ore 20,30. A seguire, dalle ore 22,30 COCKTAIL PARTY ad invito in Via Tagliapietre n. 12.
E’, quella proposta dall’artista, un’analisi sul corpo, sull’organismo umano, che pur perdendo sempre più i valori originari di unicità e diversità, paradossalmente diventa nella società contemporanea massificata elemento imprescindibile per sentirsi esistenti. La manifestazione corporea dell’umano nell’originaria conformazione, narrata nella sua minuziosa e dettagliata struttura per mezzo della fotografia, viene ritratta, rielaborata e infine ricostruita con l’aiuto del mezzo tecnologico. Per mezzo del computer, moderno laboratorio alchemico, il corpo, abbandonati i concetti di luogo, spazio e tempo, si trasforma in oggetto sacro, di culto, al centro di una nuova dimensione in cui a regnare è il silenzio della comunicazione corporea, interprete di un erotismo che è condizione emozionale umana.
La narrazione messa in atto da Mataro è quella della citazione del passato, della storia proveniente dalla nostra cultura e riproposta in chiave contemporanea con quella che lui stesso definisce pittura digitale.
Col suo carattere volutamente provocatorio, partendo dall’oggetto religioso, “Holy Eros” afferma la necessità di un dialogo sincero e moderno sul tema della sessualità e della religione. Amplificato dall’acustica autorevole e ‘severa’ del luogo di culto virtuale suggerito dalle immagini all’occhio dello spettatore, il messaggio acquista una propria sacralità: l’amore non può essere solo incorporeo, ma necessita della carnalità anche nella più alta religiosità; sia gli uomini di fede, che gli scettici vengono condotti lontano dagli estremismi, verso una maggiore moderazione e umanità.
Mataro utilizza i vessilli ecclesiastici per arrivare in modo diretto agli interlocutori e dialogare direttamente con loro. Le immagini e gli emblemi, hanno infatti sempre interpretato la storia dell’uomo fin dal tempo del mito e poi delle leggende, un modo per raccontare la storia della creazione, degli dei, dell’universo; un compito non solo didattico, ma anche interpretativo e etico per spiegare quello che, non si può capire e nemmeno immaginare.
Catalogo Damiani Editore Bologna per Spazio Gianni Testoni La 2000+45 a cura di Alberto Mattia Martini.
Inaugurazione in galleria sabato 26 gennaio ore 20,30. A seguire, dalle ore 22,30 COCKTAIL PARTY ad invito in Via Tagliapietre n. 12.
26
gennaio 2008
Mataro da Vergato – Holy Eros
Dal 26 gennaio al 29 marzo 2008
arte contemporanea
Location
SPAZIO TESTONI
Bologna, Via D'Azeglio, 50, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 50, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al giovedì dalle 16.00 alle 20.00. venerdì e sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. domenica e lunedì chiuso
Vernissage
26 Gennaio 2008, ore 20.30
Editore
DAMIANI
Ufficio stampa
ELLA STUDIO
Autore
Curatore