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Sergio Breviario / Davide Rivalta – È ospite solo verso sera
Tra i lavori di questi due artisti esistono sostanziali difformità (più che possibilità di assimilazione) che spingono a pensare alla mostra soprattutto in termini di opposizioni, contrasti o al limite di una specie di complementarietà e ricerca di un armonico squilibrio
Comunicato stampa
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“È ospite solo verso sera” è un progetto di Sergio Breviario e Davide Rivalta che nasce da una riflessione attorno ad una improbabile convivenza.
Tra i lavori di questi due artisti esistono infatti sostanziali difformità (più che possibilità di assimilazione) che spingono a pensare alla mostra soprattutto in termini di opposizioni, contrasti o al limite di una specie di complementarietà e ricerca di un armonico squilibrio. Se da un lato dunque le sculture e i dipinti di Rivalta sono aperti ad una trama di relazioni che non può prescindere dalla posizione dell’osservatore nello spazio (come se si trattasse di veri e propri esperimenti di alterità), le opere di Breviario tendono ad una forma di autonomia che si fonda su un sistema di intricati rimandi e passaggi che è invece tutto interno al suo lavoro.
E ancora: se le sculture di animali di Rivalta sono presenze e ingombri che alludono alla naturalezza dell’esperienza e chiamano ad un incontro con il possibile, l’inatteso e il transitorio, nelle installazioni di Breviario lo spettatore è invitato a costituirsi come soggetto che guarda all’interno di una dimensione che, per via di ripetizioni, fughe prospettiche,
ma anche improvvisi slittamenti e asimmetrie, lo spinge a mettere in discussione le convenzioni su cui si fonda la sua attitudine a vedere.
Così se gli animali di Rivalta rivendicano l’appartenenza a un territorio, o il dominio su un luogo, o la possibilità di un dialogo intimo con lo spettatore, l’intervento di Breviario nei diversi spazi della galleria (attraverso falsi sfondamenti, restringimenti, inquadramenti prospettici) tende ad alterare la natura di questi rapporti esclusivi. Ed è in base a questa dinamica/tensione che la mostra è concepita, in un continuo gioco di accerchiamenti, attrazioni, fughe, allontanamenti e tentativi di accoglienza (da qui la condizione a cui si allude nel titolo, un’idea di reciproca ospitalità che potrà forse realizzarsi solo a patto che sia temporanea e transitoria). E’ il caso delle due grandi sculture in mostra, Lo sposo (una grande forma irregolare modellata da Breviario sul concetto di testa e collocata su un basamento che pare dilatarsi nello spazio) e L’orso (una presenza che sembra allontanarsi nel paesaggio circostante) che stanno in equilibrio tra esterno ed interno, cortile e spazio espositivo.
“E’ ospite solo verso sera” includerà dunque una serie di sculture, dipinti e disegni appositamente realizzati dagli artisti e si articolerà in luoghi diversi della galleria Fabio Tiboni: lo spazio espositivo vero e proprio, il magazzino e il cortile.
Per l’occasione verrà inoltre pubblicato un catalogo con testi critici di Milovan Farronato, Davide Ferri e Pier Luigi Tazzi.
Note biografiche degli artisti
Sergio Breviario è nato nel 1974 a Milano, dove vive e lavora.
Tra le principali mostre personali e collettive: 2007 P.E.P.E., Piac, Ragusa; In attesa di giudizio, a cura di M. Farronato, F. Pasini, M. Robecchi, Miart, Milano; 2006 diciannove novantasei: mi edifico e ti guardo, a cura di M. Farronato, Viafarini, Milano; La torta della sposa, Manuela Klerkx, Milano; Sperequazione: il riflesso perplesso, a cura di M. Arfiero, neon>fdb, Milano; 2004 Chance, T293 arte contemporanea, Napoli; 2003 Tracce di un seminario, a cura di A. Vettese e G. Di Pietrantonio, Viafarini, Milano.
Davide Rivalta è nato nel 1974 a Bologna, dove vive e lavora.
Tra le principali mostre personali e collettive: 2007 Nello sguardo dell’altro, a cura di M. Paderni, Rocca Estense, San Martino in Rio (Reggio Emilia); 2006 Scirocco, a cura di W. Meusburger, Kuesterhaus Palais Thurm und Taxis, Bregenz; 2005 (In)visibile/(In)corporeo, a cura di P. L. Tazzi e C. Collu, MAN, Nuoro; Macchine per vedere (con Italo Zuffi),
a cura di P. L. Tazzi, Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago (Firenze); 2003 Tracce di un seminario, a cura di A. Vettese e G. Di Pietrantonio, Viafarini, Milano.
Tra i lavori di questi due artisti esistono infatti sostanziali difformità (più che possibilità di assimilazione) che spingono a pensare alla mostra soprattutto in termini di opposizioni, contrasti o al limite di una specie di complementarietà e ricerca di un armonico squilibrio. Se da un lato dunque le sculture e i dipinti di Rivalta sono aperti ad una trama di relazioni che non può prescindere dalla posizione dell’osservatore nello spazio (come se si trattasse di veri e propri esperimenti di alterità), le opere di Breviario tendono ad una forma di autonomia che si fonda su un sistema di intricati rimandi e passaggi che è invece tutto interno al suo lavoro.
E ancora: se le sculture di animali di Rivalta sono presenze e ingombri che alludono alla naturalezza dell’esperienza e chiamano ad un incontro con il possibile, l’inatteso e il transitorio, nelle installazioni di Breviario lo spettatore è invitato a costituirsi come soggetto che guarda all’interno di una dimensione che, per via di ripetizioni, fughe prospettiche,
ma anche improvvisi slittamenti e asimmetrie, lo spinge a mettere in discussione le convenzioni su cui si fonda la sua attitudine a vedere.
Così se gli animali di Rivalta rivendicano l’appartenenza a un territorio, o il dominio su un luogo, o la possibilità di un dialogo intimo con lo spettatore, l’intervento di Breviario nei diversi spazi della galleria (attraverso falsi sfondamenti, restringimenti, inquadramenti prospettici) tende ad alterare la natura di questi rapporti esclusivi. Ed è in base a questa dinamica/tensione che la mostra è concepita, in un continuo gioco di accerchiamenti, attrazioni, fughe, allontanamenti e tentativi di accoglienza (da qui la condizione a cui si allude nel titolo, un’idea di reciproca ospitalità che potrà forse realizzarsi solo a patto che sia temporanea e transitoria). E’ il caso delle due grandi sculture in mostra, Lo sposo (una grande forma irregolare modellata da Breviario sul concetto di testa e collocata su un basamento che pare dilatarsi nello spazio) e L’orso (una presenza che sembra allontanarsi nel paesaggio circostante) che stanno in equilibrio tra esterno ed interno, cortile e spazio espositivo.
“E’ ospite solo verso sera” includerà dunque una serie di sculture, dipinti e disegni appositamente realizzati dagli artisti e si articolerà in luoghi diversi della galleria Fabio Tiboni: lo spazio espositivo vero e proprio, il magazzino e il cortile.
Per l’occasione verrà inoltre pubblicato un catalogo con testi critici di Milovan Farronato, Davide Ferri e Pier Luigi Tazzi.
Note biografiche degli artisti
Sergio Breviario è nato nel 1974 a Milano, dove vive e lavora.
Tra le principali mostre personali e collettive: 2007 P.E.P.E., Piac, Ragusa; In attesa di giudizio, a cura di M. Farronato, F. Pasini, M. Robecchi, Miart, Milano; 2006 diciannove novantasei: mi edifico e ti guardo, a cura di M. Farronato, Viafarini, Milano; La torta della sposa, Manuela Klerkx, Milano; Sperequazione: il riflesso perplesso, a cura di M. Arfiero, neon>fdb, Milano; 2004 Chance, T293 arte contemporanea, Napoli; 2003 Tracce di un seminario, a cura di A. Vettese e G. Di Pietrantonio, Viafarini, Milano.
Davide Rivalta è nato nel 1974 a Bologna, dove vive e lavora.
Tra le principali mostre personali e collettive: 2007 Nello sguardo dell’altro, a cura di M. Paderni, Rocca Estense, San Martino in Rio (Reggio Emilia); 2006 Scirocco, a cura di W. Meusburger, Kuesterhaus Palais Thurm und Taxis, Bregenz; 2005 (In)visibile/(In)corporeo, a cura di P. L. Tazzi e C. Collu, MAN, Nuoro; Macchine per vedere (con Italo Zuffi),
a cura di P. L. Tazzi, Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago (Firenze); 2003 Tracce di un seminario, a cura di A. Vettese e G. Di Pietrantonio, Viafarini, Milano.
25
gennaio 2008
Sergio Breviario / Davide Rivalta – È ospite solo verso sera
Dal 25 gennaio al 16 marzo 2008
arte contemporanea
Location
FABIO TIBONI – SPONDA
Bologna, Via Del Porto, 52/a, (Bologna)
Bologna, Via Del Porto, 52/a, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 14 alle 20
Vernissage
25 Gennaio 2008, ore 19
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore