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Liliana Moro – This Is the End
In occasione dell’inaugurazione del Docva, un nuovo progetto di Liliana Moro si estenderà sull’intera area dei due spazi e presenterà un’inedita selezione dei lavori dell’artista milanese
Comunicato stampa
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Venerdì 4 aprile 2008 Careof e Viafarini inaugurano il DOCVA Documentation Center for Visual Arts nei nuovi spazi presso la Fabbrica del Vapore, nell’ambito del polo culturale promosso dal Comune di Milano – Settore Tempo Libero, dove trasferiscono le loro sedi espositive, e riuniscono i servizi di documentazione sulle arti visive, organizzati in collaborazione dal 1995.
Nuova sede per Careof, Viafarini e DOCVA alla Fabbrica del Vapore
Il nuovo spazio con le sedi di Careof e Viafarini si trova all’interno dell’edificio “Messina Uno” della Fabbrica del Vapore, area di archeologia industriale compresa tra le vie Messina, Procaccini, Nono e piazza Coriolano. L’ingresso è in via Procaccini 4, sulla sinistra dell’ampio cortile intorno al quale si raccoglie l’intero complesso.
I 600 mq della nuova sede sono articolati in un’area al piano terra, comprendente gli spazi espositivi di Careof e Viafarini, e un’area al piano superiore adibita alla conservazione dei materiali e ai servizi di documentazione e consultazione del DOCVA.
I due spazi espositivi, uguali e simmetrici, comunicanti tra loro, occupano 200 mq ciascuno.
In occasione dell’inaugurazione un nuovo progetto di Liliana Moro si estenderà sull’intera area dei due spazi e presenterà un’inedita selezione dei lavori dell’artista milanese. L’articolata struttura ideata da Liliana Moro è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Vibrapac spa, che ha offerto supporto progettuale e tecnico, oltre ad avere contribuito alla realizzazione della nuova sede, sotto la direzione lavori dell’architetto Michele De Marino.
Apertura del DOCVA Documentation Center for Visual Arts
Al primo piano dell’edificio presso la Fabbrica del Vapore, Careof e Viafarini organizzano il DOCVA Documentation Center for Visual Arts.
Il nuovo centro di documentazione sulle arti visive contemporanee è composto da una Biblioteca specializzata con 15 000 volumi tra monografie, cataloghi, saggi e periodici; una Videoteca con oltre 4500 opere di artisti e documentazioni di eventi artistici; l’Archivio Artisti con la documentazione di oltre 2600 artisti italiani; una banca dati ArtBox con informazioni su opportunità quali concorsi, borse di studio e strutture per artisti e operatori del settore.
I materiali e le informazioni sono reperibili anche online nei rispettivi database: www.bibliobit.it (catalogo del fondo bibliotecario e video), www.portfolioonline.it (elenco completo degli artisti dell’Archivio accompagnato da informazioni e selezioni d’immagini delle loro opere), www.italianarea.it (circa 100 documentazioni monografiche, comprensive di bio/bibliografie e immagini di opere, sui principali artisti della scena italiana)
e www.bancadatiartbox.it (schede con informazioni sintetiche sulle opportunità e link ai siti dei rispettivi promotori).
Il DOCVA riunisce e mette a disposizione del pubblico in un unico centro i materiali
e i servizi finora raccolti e organizzati in maniera coordinata da Careof e Viafarini nelle loro precedenti sedi. Nell’area dedicata al pubblico l’utente avrà a disposizione una zona di consultazione con sala di lettura e postazioni computer, nonché una sala per la visione e la presentazione di video.
Nuovi siti per Careof, DOCVA e Viafarini
In occasione dell’apertura del DOCVA si è giunti a una ridefinizione della corporate identity di Careof e Viafarini – realizzata con la collaborazione di goodwill, Navone Associati
e Federica Cimatti – e a un re-styling dei siti www.careof.org e www.viafarini.org. Oltre alla nuova veste grafica, i siti rinnovati offrono un’inedita visione delle associazioni, con approfondimenti sulle loro storie e identità, ampie panoramiche sui progetti realizzati in passato, le attività svolte attualmente e le prospettive future.
Il nuovo sito del DOCVA, all’indirizzo www.docva.org, permette l’accesso diretto a tutti
i database del centro di documentazione, oltre a fornire dettagliate descrizioni
e informazioni per gli utenti relative ai servizi Biblioteca, Videoteca, Archivio Artisti e banca dati opportunità ArtBox.
Programma triennale di progetti espositivi e attività didattiche
Durante il triennio 2008-2010, presso la nuova sede, le attività espositive di Careof
e Viafarini – sotto le direzioni artistiche rispettivamente di Chiara Agnello e Milovan Farronato – tenderanno a sottolineare il pluralismo culturale attraverso un serrato confronto tra le realtà sociali contemporanee e il dinamismo dei linguaggi artistici.
Al fine di diffondere presso un vasto pubblico le tematiche dell’arte contemporanea, si avvierà un esteso programma didattico con attività diversificate per fasce d’utenti. Ogni progetto espositivo sarà affiancato da un calendario di attività propedeutiche quali visite guidate alla mostra, conferenze e proiezioni video inerenti le tematiche sollevate dagli artisti e le opere esposti, oltre a un programma di laboratori indirizzati alle scuole di tutti i livelli, dalle elementari alle accademie e università.
Inoltre saranno offerti diversi workshop tenuti da artisti di fama internazionale e finalizzati all’aggiornamento professionale di artisti e operatori culturali.
Il programma triennale sul tema del dialogo tra le diverse culture a confronto è realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo. L’attività di Viafarini si avvale inoltre della partnership istituzionale di Gemmo spa.
***
Careof e Viafarini sono lieti di inaugurare le loro nuove sedi espositive presso la Fabbrica del Vapore con una mostra condivisa dedicata a Liliana Moro, artista internazionale particolarmente legata alla città di Milano. Moro infatti non solo è nata nel capoluogo lombardo, ma a Milano continua a vivere e lavorare. Prima del riconoscimento internazionale sancito dalla partecipazione alla 45a Biennale di Venezia del 1993 e a Documenta IX, nel 1992 a Kassel, (nonché a una significativa serie di mostre, personali e collettive, presso prestigiose istituzioni di tutto il mondo, tra cui il Castello di Rivoli nel 1994, la Stichting De Appel nel 1999 e il MAMCO di Ginevra nel 2003), l’artista è stata anche una delle animatrici di una delle più floride stagioni culturali della città: fondatrice insieme a un gruppo di artisti – non un collettivo ma un’esperienza condivisa di crescita e confronto – della rivista Tiracorrendo e dello spazio di via Lazzaro Palazzi, è stata anche sostenitrice, sin dalle origini, delle due istituzioni che ora inaugurano con lei la loro nuova sfida. Suo ad esempio
è stato il manifesto scelto nel 1991 da Viafarini a rappresentarla; sua la personale che Careof ospitò nel 1997, nella sede storica di Cusano Milanino.
La mostra a cura di Milovan Farronato è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Vibrapac. This is the End, è il titolo provocatorio scelto da Liliana Moro per evocare al contempo il momento fatidico di un bilancio esistenziale, quindi di una presa di coscienza, ma anche per porre un’ipoteca sul futuro. Fine e nuovo inizio che raccoglie in una struttura architettonica, secca e minimale – pensata e progettata dall’artista con i materiali
e le competenze costruttive di Vibrapac – una serie di lavori precoci e recenti, noti e inediti. Una selezione non destinata a seguire un percorso retrospettivo nella carriera decennale dell’artista, quanto a offrire una speciale prospettiva, e un particolare orizzonte interpretativo sul suo lavoro.
Pareti dagli spigoli vivi, che non definiscono perimetri conclusi, incastonano stanze il cui accesso è permesso o proibito. Disegnano una forma nitida, una scultura in sé, che è anche ambiente destinato a ospitare la circolazione incerta dello spettatore e l’apparizione di cinque lavori: sculture, installazioni e una scritta al neon, in un bilanciato, ma imprevedibile, gioco d’equilibri che si articola intorno a un ideale centro. Dispersione e concentrazione, interno ed esterno, suggestioni luminose e sonore, simulacri ambigui e meccanismi impazziti sono gli ingredienti salienti. Il muro stesso acquista un ruolo simbolico che lo porta a trasformarsi da semplice elemento architettonico a citazione dai molteplici significati. È l’immagine dei tanti ostacoli in cui ci si imbatte; è la barriera da superare se si vuole andare oltre e scoprire cosa c’è al di là; è il limite con cui ognuno si deve confrontare nella vita di ogni giorno; il filtro tra interno ed esterno, il guscio che ci protegge dal mondo
o lo schermo che ci impedisce di comunicare con ciò che è al di fuori.
Careof e Viafarini hanno offerto a Liliana Moro uno spazio neutro, non ancora ripartito nelle due sale espositive che saranno successivamente destinate a ospitare i rispettivi programmi espositivi. Vibrapac le ha permesso di creare una struttura, opera e meccanismo di display,
a immagine e somiglianza dell’itinerario e dei lavori in esso racchiusi. Contenuto
e contenitore, significato e significante in una miscela calibrata e orchestrata ad unisonum.
Attività didattiche
Nell’ambito del programma didattico, proposto al fine di diffondere presso un vasto pubblico le tematiche dell’arte contemporanea, saranno organizzate una serie di iniziative diversificate per fasce d’utenti. La mostra di Liliana Moro sarà affiancata da un calendario di visite guidate, che si terranno ogni sabato alle ore 16, su prenotazione. Per le scuole superiori, le accademie e le università sono state previste visite guidate infrasettimanali. Per prenotazioni, 02 3315800.
L’iniziativa rientra nel programma triennale realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo. L’attività di Viafarini si avvale inoltre della partnership istituzionale di Gemmo spa.
Nuova sede per Careof, Viafarini e DOCVA alla Fabbrica del Vapore
Il nuovo spazio con le sedi di Careof e Viafarini si trova all’interno dell’edificio “Messina Uno” della Fabbrica del Vapore, area di archeologia industriale compresa tra le vie Messina, Procaccini, Nono e piazza Coriolano. L’ingresso è in via Procaccini 4, sulla sinistra dell’ampio cortile intorno al quale si raccoglie l’intero complesso.
I 600 mq della nuova sede sono articolati in un’area al piano terra, comprendente gli spazi espositivi di Careof e Viafarini, e un’area al piano superiore adibita alla conservazione dei materiali e ai servizi di documentazione e consultazione del DOCVA.
I due spazi espositivi, uguali e simmetrici, comunicanti tra loro, occupano 200 mq ciascuno.
In occasione dell’inaugurazione un nuovo progetto di Liliana Moro si estenderà sull’intera area dei due spazi e presenterà un’inedita selezione dei lavori dell’artista milanese. L’articolata struttura ideata da Liliana Moro è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Vibrapac spa, che ha offerto supporto progettuale e tecnico, oltre ad avere contribuito alla realizzazione della nuova sede, sotto la direzione lavori dell’architetto Michele De Marino.
Apertura del DOCVA Documentation Center for Visual Arts
Al primo piano dell’edificio presso la Fabbrica del Vapore, Careof e Viafarini organizzano il DOCVA Documentation Center for Visual Arts.
Il nuovo centro di documentazione sulle arti visive contemporanee è composto da una Biblioteca specializzata con 15 000 volumi tra monografie, cataloghi, saggi e periodici; una Videoteca con oltre 4500 opere di artisti e documentazioni di eventi artistici; l’Archivio Artisti con la documentazione di oltre 2600 artisti italiani; una banca dati ArtBox con informazioni su opportunità quali concorsi, borse di studio e strutture per artisti e operatori del settore.
I materiali e le informazioni sono reperibili anche online nei rispettivi database: www.bibliobit.it (catalogo del fondo bibliotecario e video), www.portfolioonline.it (elenco completo degli artisti dell’Archivio accompagnato da informazioni e selezioni d’immagini delle loro opere), www.italianarea.it (circa 100 documentazioni monografiche, comprensive di bio/bibliografie e immagini di opere, sui principali artisti della scena italiana)
e www.bancadatiartbox.it (schede con informazioni sintetiche sulle opportunità e link ai siti dei rispettivi promotori).
Il DOCVA riunisce e mette a disposizione del pubblico in un unico centro i materiali
e i servizi finora raccolti e organizzati in maniera coordinata da Careof e Viafarini nelle loro precedenti sedi. Nell’area dedicata al pubblico l’utente avrà a disposizione una zona di consultazione con sala di lettura e postazioni computer, nonché una sala per la visione e la presentazione di video.
Nuovi siti per Careof, DOCVA e Viafarini
In occasione dell’apertura del DOCVA si è giunti a una ridefinizione della corporate identity di Careof e Viafarini – realizzata con la collaborazione di goodwill, Navone Associati
e Federica Cimatti – e a un re-styling dei siti www.careof.org e www.viafarini.org. Oltre alla nuova veste grafica, i siti rinnovati offrono un’inedita visione delle associazioni, con approfondimenti sulle loro storie e identità, ampie panoramiche sui progetti realizzati in passato, le attività svolte attualmente e le prospettive future.
Il nuovo sito del DOCVA, all’indirizzo www.docva.org, permette l’accesso diretto a tutti
i database del centro di documentazione, oltre a fornire dettagliate descrizioni
e informazioni per gli utenti relative ai servizi Biblioteca, Videoteca, Archivio Artisti e banca dati opportunità ArtBox.
Programma triennale di progetti espositivi e attività didattiche
Durante il triennio 2008-2010, presso la nuova sede, le attività espositive di Careof
e Viafarini – sotto le direzioni artistiche rispettivamente di Chiara Agnello e Milovan Farronato – tenderanno a sottolineare il pluralismo culturale attraverso un serrato confronto tra le realtà sociali contemporanee e il dinamismo dei linguaggi artistici.
Al fine di diffondere presso un vasto pubblico le tematiche dell’arte contemporanea, si avvierà un esteso programma didattico con attività diversificate per fasce d’utenti. Ogni progetto espositivo sarà affiancato da un calendario di attività propedeutiche quali visite guidate alla mostra, conferenze e proiezioni video inerenti le tematiche sollevate dagli artisti e le opere esposti, oltre a un programma di laboratori indirizzati alle scuole di tutti i livelli, dalle elementari alle accademie e università.
Inoltre saranno offerti diversi workshop tenuti da artisti di fama internazionale e finalizzati all’aggiornamento professionale di artisti e operatori culturali.
Il programma triennale sul tema del dialogo tra le diverse culture a confronto è realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo. L’attività di Viafarini si avvale inoltre della partnership istituzionale di Gemmo spa.
***
Careof e Viafarini sono lieti di inaugurare le loro nuove sedi espositive presso la Fabbrica del Vapore con una mostra condivisa dedicata a Liliana Moro, artista internazionale particolarmente legata alla città di Milano. Moro infatti non solo è nata nel capoluogo lombardo, ma a Milano continua a vivere e lavorare. Prima del riconoscimento internazionale sancito dalla partecipazione alla 45a Biennale di Venezia del 1993 e a Documenta IX, nel 1992 a Kassel, (nonché a una significativa serie di mostre, personali e collettive, presso prestigiose istituzioni di tutto il mondo, tra cui il Castello di Rivoli nel 1994, la Stichting De Appel nel 1999 e il MAMCO di Ginevra nel 2003), l’artista è stata anche una delle animatrici di una delle più floride stagioni culturali della città: fondatrice insieme a un gruppo di artisti – non un collettivo ma un’esperienza condivisa di crescita e confronto – della rivista Tiracorrendo e dello spazio di via Lazzaro Palazzi, è stata anche sostenitrice, sin dalle origini, delle due istituzioni che ora inaugurano con lei la loro nuova sfida. Suo ad esempio
è stato il manifesto scelto nel 1991 da Viafarini a rappresentarla; sua la personale che Careof ospitò nel 1997, nella sede storica di Cusano Milanino.
La mostra a cura di Milovan Farronato è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Vibrapac. This is the End, è il titolo provocatorio scelto da Liliana Moro per evocare al contempo il momento fatidico di un bilancio esistenziale, quindi di una presa di coscienza, ma anche per porre un’ipoteca sul futuro. Fine e nuovo inizio che raccoglie in una struttura architettonica, secca e minimale – pensata e progettata dall’artista con i materiali
e le competenze costruttive di Vibrapac – una serie di lavori precoci e recenti, noti e inediti. Una selezione non destinata a seguire un percorso retrospettivo nella carriera decennale dell’artista, quanto a offrire una speciale prospettiva, e un particolare orizzonte interpretativo sul suo lavoro.
Pareti dagli spigoli vivi, che non definiscono perimetri conclusi, incastonano stanze il cui accesso è permesso o proibito. Disegnano una forma nitida, una scultura in sé, che è anche ambiente destinato a ospitare la circolazione incerta dello spettatore e l’apparizione di cinque lavori: sculture, installazioni e una scritta al neon, in un bilanciato, ma imprevedibile, gioco d’equilibri che si articola intorno a un ideale centro. Dispersione e concentrazione, interno ed esterno, suggestioni luminose e sonore, simulacri ambigui e meccanismi impazziti sono gli ingredienti salienti. Il muro stesso acquista un ruolo simbolico che lo porta a trasformarsi da semplice elemento architettonico a citazione dai molteplici significati. È l’immagine dei tanti ostacoli in cui ci si imbatte; è la barriera da superare se si vuole andare oltre e scoprire cosa c’è al di là; è il limite con cui ognuno si deve confrontare nella vita di ogni giorno; il filtro tra interno ed esterno, il guscio che ci protegge dal mondo
o lo schermo che ci impedisce di comunicare con ciò che è al di fuori.
Careof e Viafarini hanno offerto a Liliana Moro uno spazio neutro, non ancora ripartito nelle due sale espositive che saranno successivamente destinate a ospitare i rispettivi programmi espositivi. Vibrapac le ha permesso di creare una struttura, opera e meccanismo di display,
a immagine e somiglianza dell’itinerario e dei lavori in esso racchiusi. Contenuto
e contenitore, significato e significante in una miscela calibrata e orchestrata ad unisonum.
Attività didattiche
Nell’ambito del programma didattico, proposto al fine di diffondere presso un vasto pubblico le tematiche dell’arte contemporanea, saranno organizzate una serie di iniziative diversificate per fasce d’utenti. La mostra di Liliana Moro sarà affiancata da un calendario di visite guidate, che si terranno ogni sabato alle ore 16, su prenotazione. Per le scuole superiori, le accademie e le università sono state previste visite guidate infrasettimanali. Per prenotazioni, 02 3315800.
L’iniziativa rientra nel programma triennale realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo. L’attività di Viafarini si avvale inoltre della partnership istituzionale di Gemmo spa.
04
aprile 2008
Liliana Moro – This Is the End
Dal 04 aprile al 17 maggio 2008
arte contemporanea
Location
DOCVA – DOCUMENTATION CENTER FOR VISUAL ARTS
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.00
al mattino su appuntamento
Vernissage
4 Aprile 2008, ore 18
Sito web
www.careof.org
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore