Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tino Stefanoni – Elogio alla banalità del quotidiano
Il suo lavoro, che pure non appartiene in senso stretto all’arte concettuale, si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca dall’inizio a oggi con grande coerenza
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Melesi prosegue la stagione espositiva con una mostra personale di Tino Stefanoni (Lecco, 1937) che presenta i lavori dal 1968 al 1975 noti come “Le tavole degli oggetti quotidiani”.
Il suo lavoro, che pure non appartiene in senso stretto all’arte concettuale, si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca dall’inizio a oggi con grande coerenza.
In questi anni appaiono gli oggetti su tela grezza: penne, matite, tavoli, flaconi. Sono gli oggetti del suo mondo. Quelli che si ripetono, che vivono ogni giorno accanto a lui. Stefanoni analizza e svela il meccanismo della pittura. Squadra la superficie come un architetto, disegna e talvolta colora gli oggetti, li numera, li cataloga. Tutto è tenuto sotto controllo.
È un rigore mentale che rimanda alla sua natura precisa, tesa a trovare una motivazione e un senso per ogni cosa: con la pittura, con il disegno a tutto effetto, con il timbro.
Stefanoni inscena un elogio della banalità, in una dimensione di ricerca della normalità delle cose, in linea con quanto altri intelligenti protagonisti del panorama artistico di quegli anni facevano.
«Il suo-scrive Angela Madesani in catalogo- è il tentativo riuscito di rivestire la realtà di un’ironia sottile, di un umorismo raffinato talvolta paradossale. La tensione è nei confronti della purezza dell’immagine. Le linee che utilizza sono relativamente poche.
Il suo interesse è a presentare le cose più che a rappresentarle».
In galleria catalogo edito da Silvana Editoriale con testo critico di Angela Madesani.
Il suo lavoro, che pure non appartiene in senso stretto all’arte concettuale, si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca dall’inizio a oggi con grande coerenza.
In questi anni appaiono gli oggetti su tela grezza: penne, matite, tavoli, flaconi. Sono gli oggetti del suo mondo. Quelli che si ripetono, che vivono ogni giorno accanto a lui. Stefanoni analizza e svela il meccanismo della pittura. Squadra la superficie come un architetto, disegna e talvolta colora gli oggetti, li numera, li cataloga. Tutto è tenuto sotto controllo.
È un rigore mentale che rimanda alla sua natura precisa, tesa a trovare una motivazione e un senso per ogni cosa: con la pittura, con il disegno a tutto effetto, con il timbro.
Stefanoni inscena un elogio della banalità, in una dimensione di ricerca della normalità delle cose, in linea con quanto altri intelligenti protagonisti del panorama artistico di quegli anni facevano.
«Il suo-scrive Angela Madesani in catalogo- è il tentativo riuscito di rivestire la realtà di un’ironia sottile, di un umorismo raffinato talvolta paradossale. La tensione è nei confronti della purezza dell’immagine. Le linee che utilizza sono relativamente poche.
Il suo interesse è a presentare le cose più che a rappresentarle».
In galleria catalogo edito da Silvana Editoriale con testo critico di Angela Madesani.
29
marzo 2008
Tino Stefanoni – Elogio alla banalità del quotidiano
Dal 29 marzo al 10 maggio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA MELESI
Lecco, Via Antonio Mascari, 54, (Lecco)
Lecco, Via Antonio Mascari, 54, (Lecco)
Vernissage
29 Marzo 2008, ore 18.00
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore