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Luigi Ghirri – Fotografie del periodo iniziale
La mostra costituisce il secondo appuntamento del progetto culturale dal titolo Progettosettanta
Comunicato stampa
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La Galleria Enrico Fornello in collaborazione con il Fondo di Luigi Ghirri inaugurerà sabato 24 maggio 2008 la mostra personale dell’artista LUIGI GHIRRI.
La mostra LUIGI GHIRRI – Fotografie del periodo iniziale costituisce il secondo appuntamento del progetto culturale dal titolo PROGETTOSETTANTA – Arte e fotografia dalla ricerca anni ‘70 in Italia, a cura di Elena Re.
Presentando un nucleo consistente di vintage prints selezionati direttamente nell’archivio dell’artista ed alcuni modern prints stampati a cura di Paola Ghirri, l’idea curatoriale di questa importante personale è quella di mettere in luce le specificità e il valore del primo contributo di Luigi Ghirri come artista che ha usato la fotografia. Ciò che si propone è infatti la lettura di un corpus di opere fotografiche realizzate negli anni dell’esordio di Ghirri sulla scena artistica, tra il 1970 e il 1973. Le Fotografie del periodo iniziale – la prima serie realizzata da Ghirri – si rivelano in sostanza come una serie particolare di lavori in cui l’autore riesce già a mettere a fuoco i punti fondamentali della sua poetica, caricandoli di tutta la tensione concettuale che animava il dibattito artistico di quegli anni ma anticipando al tempo stesso alcuni filoni di ricerca che si sarebbero rivelati di attualità in anni decisamente successivi.
Nelle fotografie di questo primo periodo è dunque leggibile l’esperienza concettuale, a cui Luigi Ghirri si è accostato frequentando la cerchia degli artisti modenesi, ma anche il riferimento alla Pop Art americana, da Wesselmann a Lichtenstein. Tuttavia, a partire da questi stessi anni il suo campo di indagine è talmente ampio da permettergli di innescare un nuovo meccanismo dello sguardo, configurando una nuova visione in cui far convergere l’apporto di riferimenti assai diversi fra loro.
Come ha affermato Ghirri stesso: «Anche io non so dire se mi hanno illuminato di più i paesaggi musicali e poetici di Dylan, le sculture-architetture di Oldenburg, le visioni di Robert Frank o Friedlander, il rigore etico di Evans, o se invece sono state le cosmogonie di Brueghel, i fantasmi felliniani, le vedute degli Alinari, i silenzi di Atget, la precisione dei fiamminghi, la purezza di Piero della Francesca o i colori di Van Gogh.».
La serie Fotografie del periodo iniziale è stata così nominata da Ghirri nel 1979, in occasione della grande mostra antologica a lui dedicata presso la sede espositiva dell’Università di Parma, a cura di Arturo Carlo Quintavalle e Massimo Mussini, in cui si faceva il punto sulla ricerca sviluppata durante i suoi primi dieci anni di lavoro. E non è un caso che l’anno successivo su invito di Charles Traub egli esponesse per la prima volta una personale negli Stati Uniti, alla Light Gallery di New York. Come pure, presso il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il suo lavoro fosse incluso nella collettiva Ils se disent peintres, ils se disent photographes, a cura di Suzanne Pagé e Michel Nuridsany. Analizzando l’affascinante terreno di confine tra arte e fotografia, questa mostra coinvolgeva nomi di livello internazionale come Christian Boltanski, Hans Peter Feldmann, Gilbert and George, Giuseppe Penone, Cindy Sherman o Michele Zaza.
Sabato 24 maggio 2008, in occasione dell’inaugurazione della mostra, in Galleria verrà inoltre presentato il libro LUIGI GHIRRI – Fotografie del periodo iniziale curato da Elena Re (Edizioni Gli Ori). Con questa pubblicazione l’autrice intende analizzare questa serie di Ghirri attraverso una lettura critica finalizzata a sottolinearne la singolarità e i riflessi rispetto allo scenario dell’arte contemporanea. Completano il testo una serie di testimonianze, in forma di intervista, a figure che in vario modo sono state partecipi della vita e dell’opera dell’artista.
Questo libro si propone come la seconda pubblicazione facente parte della collana dedicata al progetto «PROGETTOSETTANTA – Arte e fotografia dalla ricerca anni ‘70 in Italia» che la Galleria Enrico Fornello accoglie nella sua programmazione.
Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia, 1943 – Roncocesi, Reggio Emilia, 1992) ha prodotto per più di vent’anni, dal 1970 al 1992. Autore fra i più importanti e influenti nello scenario della fotografia contemporanea, inizia il suo lavoro nell’ambito dell’arte concettuale e le sue ricerche presto lo conducono a essere noto internazionalmente. Nel 1975 è tra le “Discoveries” del Photography Year di “Time-Life” e partecipa alla mostra Photography as Art di Kassel. Nel 1982 è segnalato alla Photokina di Colonia come uno degli artisti più significativi della storia della fotografia del XX secolo. Le sue opere sono conservate presso vari musei nel mondo, tra cui: Stedelijk Museum (Amsterdam), Musée-Château (Annecy), Musée de la Photographie Réattu (Arles), Polaroid Collection (Cambridge, Massachusetts), Musée Nicéphore Niépce (Chalon-sur-Saône), Museum of Fine Arts (Houston), Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo, Milano), Archivio dello Spazio – Amministrazione Provinciale (Milano), Galleria Civica (Modena), Canadian Centre for Architecture (Montreal), Museum of Modern Art (New York), Cabinets des estampes – Bibliothèque Nationale (Paris), Fond National d’Art Contemporain (Paris), Collezione Fnac (Paris), Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Parma), Biblioteca Panizzi – Fototeca (Reggio Emilia), Palazzo Braschi – Archivio Fotografico Comunale (Roma).
Informazioni
Sede espositiva:
Galleria Enrico Fornello/P 27 via Paolini 27, 59100 Prato, tel. 0574 462719, info@enricofornello.it
Titolo della mostra: LUIGI GHIRRI – Fotografie del periodo iniziale
A cura di Elena Re
Inaugurazione: 24 maggio 2008, ore 19.00
Durata: dal 26 maggio 2008 al 25 luglio 2008
Orario: lun-ven 11-13 15-20
Ufficio stampa:
Comunica Cultura Contemporanea silviapichini@ngi.it, mob. 347 45 36 136
La mostra LUIGI GHIRRI – Fotografie del periodo iniziale costituisce il secondo appuntamento del progetto culturale dal titolo PROGETTOSETTANTA – Arte e fotografia dalla ricerca anni ‘70 in Italia, a cura di Elena Re.
Presentando un nucleo consistente di vintage prints selezionati direttamente nell’archivio dell’artista ed alcuni modern prints stampati a cura di Paola Ghirri, l’idea curatoriale di questa importante personale è quella di mettere in luce le specificità e il valore del primo contributo di Luigi Ghirri come artista che ha usato la fotografia. Ciò che si propone è infatti la lettura di un corpus di opere fotografiche realizzate negli anni dell’esordio di Ghirri sulla scena artistica, tra il 1970 e il 1973. Le Fotografie del periodo iniziale – la prima serie realizzata da Ghirri – si rivelano in sostanza come una serie particolare di lavori in cui l’autore riesce già a mettere a fuoco i punti fondamentali della sua poetica, caricandoli di tutta la tensione concettuale che animava il dibattito artistico di quegli anni ma anticipando al tempo stesso alcuni filoni di ricerca che si sarebbero rivelati di attualità in anni decisamente successivi.
Nelle fotografie di questo primo periodo è dunque leggibile l’esperienza concettuale, a cui Luigi Ghirri si è accostato frequentando la cerchia degli artisti modenesi, ma anche il riferimento alla Pop Art americana, da Wesselmann a Lichtenstein. Tuttavia, a partire da questi stessi anni il suo campo di indagine è talmente ampio da permettergli di innescare un nuovo meccanismo dello sguardo, configurando una nuova visione in cui far convergere l’apporto di riferimenti assai diversi fra loro.
Come ha affermato Ghirri stesso: «Anche io non so dire se mi hanno illuminato di più i paesaggi musicali e poetici di Dylan, le sculture-architetture di Oldenburg, le visioni di Robert Frank o Friedlander, il rigore etico di Evans, o se invece sono state le cosmogonie di Brueghel, i fantasmi felliniani, le vedute degli Alinari, i silenzi di Atget, la precisione dei fiamminghi, la purezza di Piero della Francesca o i colori di Van Gogh.».
La serie Fotografie del periodo iniziale è stata così nominata da Ghirri nel 1979, in occasione della grande mostra antologica a lui dedicata presso la sede espositiva dell’Università di Parma, a cura di Arturo Carlo Quintavalle e Massimo Mussini, in cui si faceva il punto sulla ricerca sviluppata durante i suoi primi dieci anni di lavoro. E non è un caso che l’anno successivo su invito di Charles Traub egli esponesse per la prima volta una personale negli Stati Uniti, alla Light Gallery di New York. Come pure, presso il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il suo lavoro fosse incluso nella collettiva Ils se disent peintres, ils se disent photographes, a cura di Suzanne Pagé e Michel Nuridsany. Analizzando l’affascinante terreno di confine tra arte e fotografia, questa mostra coinvolgeva nomi di livello internazionale come Christian Boltanski, Hans Peter Feldmann, Gilbert and George, Giuseppe Penone, Cindy Sherman o Michele Zaza.
Sabato 24 maggio 2008, in occasione dell’inaugurazione della mostra, in Galleria verrà inoltre presentato il libro LUIGI GHIRRI – Fotografie del periodo iniziale curato da Elena Re (Edizioni Gli Ori). Con questa pubblicazione l’autrice intende analizzare questa serie di Ghirri attraverso una lettura critica finalizzata a sottolinearne la singolarità e i riflessi rispetto allo scenario dell’arte contemporanea. Completano il testo una serie di testimonianze, in forma di intervista, a figure che in vario modo sono state partecipi della vita e dell’opera dell’artista.
Questo libro si propone come la seconda pubblicazione facente parte della collana dedicata al progetto «PROGETTOSETTANTA – Arte e fotografia dalla ricerca anni ‘70 in Italia» che la Galleria Enrico Fornello accoglie nella sua programmazione.
Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia, 1943 – Roncocesi, Reggio Emilia, 1992) ha prodotto per più di vent’anni, dal 1970 al 1992. Autore fra i più importanti e influenti nello scenario della fotografia contemporanea, inizia il suo lavoro nell’ambito dell’arte concettuale e le sue ricerche presto lo conducono a essere noto internazionalmente. Nel 1975 è tra le “Discoveries” del Photography Year di “Time-Life” e partecipa alla mostra Photography as Art di Kassel. Nel 1982 è segnalato alla Photokina di Colonia come uno degli artisti più significativi della storia della fotografia del XX secolo. Le sue opere sono conservate presso vari musei nel mondo, tra cui: Stedelijk Museum (Amsterdam), Musée-Château (Annecy), Musée de la Photographie Réattu (Arles), Polaroid Collection (Cambridge, Massachusetts), Musée Nicéphore Niépce (Chalon-sur-Saône), Museum of Fine Arts (Houston), Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo, Milano), Archivio dello Spazio – Amministrazione Provinciale (Milano), Galleria Civica (Modena), Canadian Centre for Architecture (Montreal), Museum of Modern Art (New York), Cabinets des estampes – Bibliothèque Nationale (Paris), Fond National d’Art Contemporain (Paris), Collezione Fnac (Paris), Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Parma), Biblioteca Panizzi – Fototeca (Reggio Emilia), Palazzo Braschi – Archivio Fotografico Comunale (Roma).
Informazioni
Sede espositiva:
Galleria Enrico Fornello/P 27 via Paolini 27, 59100 Prato, tel. 0574 462719, info@enricofornello.it
Titolo della mostra: LUIGI GHIRRI – Fotografie del periodo iniziale
A cura di Elena Re
Inaugurazione: 24 maggio 2008, ore 19.00
Durata: dal 26 maggio 2008 al 25 luglio 2008
Orario: lun-ven 11-13 15-20
Ufficio stampa:
Comunica Cultura Contemporanea silviapichini@ngi.it, mob. 347 45 36 136
24
maggio 2008
Luigi Ghirri – Fotografie del periodo iniziale
Dal 24 maggio al 26 luglio 2008
fotografia
Location
GALLERIA ENRICOFORNELLO
Prato, Via Giuseppe Paolini, 21, (Prato)
Prato, Via Giuseppe Paolini, 21, (Prato)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 18.00
Editore
GLI ORI
Autore
Curatore