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Gregor Schneider – Cube Venice
L’artista ripropone in un percorso espositivo inedito il progetto presentato alla 51ma Biennale di Venezia Cube Venice 2005; l’opera fu rifiutata dalla direzione de La Biennale in quanto ritenuta pericolosa per le reazioni politiche che avrebbe potuto suscitare
Comunicato stampa
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La Fondazione Bevilacqua La Masa ospita una mostra personale dell'artista tedesco Gregor Schneider, vincitore del Leone d’oro nel 2001 alla 49ma Biennale di Venezia, per il suo Padiglione Tedesco. La mostra ha luogo negli spazi restaurati della Galleria Piazza San Marco.
L'artista, da sempre interessato al rapporto tra spazio costruito e individuo, ripropone in un percorso espositivo inedito il progetto presentato alla 51ma Biennale di Venezia Cube Venice 2005; l'opera fu rifiutata dalla direzione de La Biennale in quanto ritenuta pericolosa per le reazioni politiche che avrebbe potuto suscitare.
Cube Venice consiste in una grande scultura geometrica nera, senza un ingresso accessibile, sollevata su una base di 12 x 13 metri e con una altezza di 15 metri, che avrebbe dovuto essere ancorata al pavimento di piazza San Marco.
La suggestione verso un volume così enigmatico e impenetrabile nasce dalla riflessione sullo spazio della Ka'ba, il luogo simbolo nella Mecca del culto religioso islamico.
Il progetto però si distanzia da una mera riproduzione; il grande volume è pensato per essere una scultura fatta con materiali diversi e con una diversa funzione; tuttavia, collocata negli eventi e nelle tensioni globali di questi ultimi anni, l'opera vive di una tensione evidente tra l'essere un oggetto legato alla tradizione dell'arte occidentale astratta e minimalista e il ricordo di un luogo di adorazione per milioni di persone. In questa tensione mistica, peraltro, due mondi diversi potrebbero trovare un punto di dialogo.
Un'opera come questa vede una sede ideale in Venezia, città da sempre luogo di incontro di arte e culture tra Occidente e Oriente.
La mostra realizzata dall’artista tedesco riunisce presentazioni in 3d, modelli, fotografie, disegni che documentano l'ideazione e il significato del progetto Cube Venice nelle fasi della sua elaborazione.
Una grande installazione appositamente pensata per lo spazio espositivo introdurrà i visitatori all'idea di uno spazio claustrofobico, a uno spazio vuoto inquietante e mistico allo stesso tempo.
Inoltre opere video e sculture collegheranno il progetto Venice Cube 2005 ad altre opere dell'artista coma la celebre Haus ur del 1986, i progetti di Dusseldorf Weisse Folter, e il Black Dead End di Napoli rispettivamente del 2006 e 2007.
L'inaugurazione alla Bevilacqua La Masa è successiva di un giorno alla personale che Gregor Schneider terrà al MACRO di Roma, e dove l'artista, in linea con il progetto Haus ur, presenta Double, cioè la ricostruzione speculare presso le Sale MACRO di alcune stanze della sua casa di Rheydt, nello specifico la sala da bagno e la camera da letto dei genitori, accanto all’altro ambiente ricostruito: una cella di isolamento.
Un unico catalogo pubblicato da Electa documenterà le due mostre; il catalogo farà parte della collana MACRO (ita/engl), con una conversazione tra Danilo Eccher Direttore di MACRO e Gregor Schneider, e testi critici di Ulrich Loock curatore del Museo Serralves di Oporto e Angela Vettese Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Gregor Schneider è nato nel 1969 a Rheydt in Germania.
Tra le mostre personali ricordiamo quelle presso la Kunsthalle di Amburgo (2003) il MOCA Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2004), il Museu de Arte Contemporãnea de Serralves di Oporto (2005), la Fondazione Morra Greco di Napoli (2006). Tra le collettive: nel 2005 presso il MMK Museum für Moderne Kunst di Frankfurt, nel 2007 Into Me/Out of Me presso il PS1 di New York, il KW di Berlino, e MACRO FUTURE e La città che sale. We try to build the future presso MACRO FUTURE (2007-2008). È inoltre presente alla I Biennale di Atene (2007).
Nel 2001 Gregor Schneider ha vinto il Leone d'Oro per la migliore partecipazione nazionale alla 49ma Biennale di Venezia
L'artista, da sempre interessato al rapporto tra spazio costruito e individuo, ripropone in un percorso espositivo inedito il progetto presentato alla 51ma Biennale di Venezia Cube Venice 2005; l'opera fu rifiutata dalla direzione de La Biennale in quanto ritenuta pericolosa per le reazioni politiche che avrebbe potuto suscitare.
Cube Venice consiste in una grande scultura geometrica nera, senza un ingresso accessibile, sollevata su una base di 12 x 13 metri e con una altezza di 15 metri, che avrebbe dovuto essere ancorata al pavimento di piazza San Marco.
La suggestione verso un volume così enigmatico e impenetrabile nasce dalla riflessione sullo spazio della Ka'ba, il luogo simbolo nella Mecca del culto religioso islamico.
Il progetto però si distanzia da una mera riproduzione; il grande volume è pensato per essere una scultura fatta con materiali diversi e con una diversa funzione; tuttavia, collocata negli eventi e nelle tensioni globali di questi ultimi anni, l'opera vive di una tensione evidente tra l'essere un oggetto legato alla tradizione dell'arte occidentale astratta e minimalista e il ricordo di un luogo di adorazione per milioni di persone. In questa tensione mistica, peraltro, due mondi diversi potrebbero trovare un punto di dialogo.
Un'opera come questa vede una sede ideale in Venezia, città da sempre luogo di incontro di arte e culture tra Occidente e Oriente.
La mostra realizzata dall’artista tedesco riunisce presentazioni in 3d, modelli, fotografie, disegni che documentano l'ideazione e il significato del progetto Cube Venice nelle fasi della sua elaborazione.
Una grande installazione appositamente pensata per lo spazio espositivo introdurrà i visitatori all'idea di uno spazio claustrofobico, a uno spazio vuoto inquietante e mistico allo stesso tempo.
Inoltre opere video e sculture collegheranno il progetto Venice Cube 2005 ad altre opere dell'artista coma la celebre Haus ur del 1986, i progetti di Dusseldorf Weisse Folter, e il Black Dead End di Napoli rispettivamente del 2006 e 2007.
L'inaugurazione alla Bevilacqua La Masa è successiva di un giorno alla personale che Gregor Schneider terrà al MACRO di Roma, e dove l'artista, in linea con il progetto Haus ur, presenta Double, cioè la ricostruzione speculare presso le Sale MACRO di alcune stanze della sua casa di Rheydt, nello specifico la sala da bagno e la camera da letto dei genitori, accanto all’altro ambiente ricostruito: una cella di isolamento.
Un unico catalogo pubblicato da Electa documenterà le due mostre; il catalogo farà parte della collana MACRO (ita/engl), con una conversazione tra Danilo Eccher Direttore di MACRO e Gregor Schneider, e testi critici di Ulrich Loock curatore del Museo Serralves di Oporto e Angela Vettese Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
Gregor Schneider è nato nel 1969 a Rheydt in Germania.
Tra le mostre personali ricordiamo quelle presso la Kunsthalle di Amburgo (2003) il MOCA Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2004), il Museu de Arte Contemporãnea de Serralves di Oporto (2005), la Fondazione Morra Greco di Napoli (2006). Tra le collettive: nel 2005 presso il MMK Museum für Moderne Kunst di Frankfurt, nel 2007 Into Me/Out of Me presso il PS1 di New York, il KW di Berlino, e MACRO FUTURE e La città che sale. We try to build the future presso MACRO FUTURE (2007-2008). È inoltre presente alla I Biennale di Atene (2007).
Nel 2001 Gregor Schneider ha vinto il Leone d'Oro per la migliore partecipazione nazionale alla 49ma Biennale di Venezia
30
maggio 2008
Gregor Schneider – Cube Venice
Dal 30 maggio al 14 settembre 2008
fotografia
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA – GALLERIA DI PIAZZA SAN MARCO
Venezia, Piazza San Marco, 71c, (VENEZIA)
Venezia, Piazza San Marco, 71c, (VENEZIA)
Biglietti
3 euro, ridotto 2 euro
Orario di apertura
da mercoledì a domenica dalle 10.30 alle 17.30
Vernissage
30 Maggio 2008, dalle ore 18.30
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore