Si inaugura venerdì, 3 ottobre nelle sale espositive della settecentesca Scola dei Battioro in Campo San Stae, la mostra di Ivan Glazunov giovane e noto artista russo. La mostra, intitolata La Russia dalla Contemporaneità alla Tradizione, allinea, oltre a una quarantina di oli su tela, anche una selezione di foto – poster degli affreschi e icone eseguiti dall’artista nelle chiese in Russia e una rappresentazione di una decina di costumi russi, tradizionali e antichi, provenienti dalla collezione personale dell’artista.

Con questa mostra, Glazunov, un’artista contemporaneo, sembra voler attirare l’attenzione dello spettatore verso i valori ormai scomparsi della cultura russa ed europea, fondando il suo stile sulle solide tradizioni della scuola russa di pittura e richiamando, nelle sue opere, le idee dei grandi scrittori della letteratura classica russa.

L’opera di Ivan Glazunov, scrive Enzo Di Martino nella presentazione in catalogo, risulta profondamente radicata, forse anche dolorosamente, nella storia culturale collettiva del suo Paese e nella sua più intima memoria personale. Lo dichiara del resto lo stesso artista quando evoca gli sperduti villaggi dalle tradizioni secolari, o vanta tra i suoi antenati anche contadini e pittori di icone, oppure quando avverte la solennità delle antiche mura ed il fascino dei portali dipinti delle chiese spesso distrutte, o colleziona e dipinge gli amati costumi popolari fieramente indossati dalle donne di diverse regioni della grande Russia.

La mostra è patrocinata dagli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Venezia e sarà corredata da un esauriente catalogo. Per rappresentare l’atmosfera dell’antichità russa sono inoltre previste due serate di concerti – il 4 ottobre il giovane pianista Petr Dimitriev eseguirà le opere di Chajkovskij, Rachmaninov ed altri compositori russi al Museo di Ca’Mocenigo, mentre il 6 ottobre l’ensemble Sirin terrà un concerto di musica antica nel Aula Magna di Ca’Dolfin. Durante la mostra, è prevista anche una conferenza organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Slavistica dell’Università Ca’Foscari di Venezia.