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Maurizio Galimberti – Polaroid Venezia
L’esposizione raccoglie l’esperienza fotografica dedicata alla città lagunare, dove Galimberti è sbarcato su invito di un collezionista e della Galleria Bugno con l’intento di raccontarne il fascino eterno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledi' 1° Ottobre 2008, alle 19.00, presso FORMA, Centro Internazionale di Fotografia, si inaugura la mostra di Maurizio Galimberti, Polaroid Venezia.
L'esposizione, curata da Denis Curti, raccoglie l'esperienza fotografica dedicata alla città lagunare, dove Galimberti e' sbarcato su invito di un collezionista e della Galleria Bugno, con l'intento di raccontarne il fascino eterno. Il progetto -Venezia- e' parte di uno sguardo piu' articolato dedicato alle città, che trova le sue origini in -New York-, si evolve in -Venezia- e vede il suo futuro prossimo in -Berlino-.
-New York e' un luogo senza fine, che mi ha reso la vita difficile, ma mi ha dato anche la possibilità di trovare nuove soluzioni creative. E' stata una sorta di palestra indispensabile per affrontare una prova ancora piu' difficile, quella di fotografare Venezia, il suo esatto opposto-
(Maurizio Galimberti).
Con Venezia, Galimberti si e' trovato a dover dimenticare gli esercizi di stile compiuti nel contesto newyorkese. Non piu' prospettive geometriche, visioni verticali ed equilibri marcati tra pieni e vuoti. Venezia e' una città labirintica, circolare, in cui il regolare incedere delle vie e' costantemente deviato o interrotto dall'incessante scorrere dell'acqua. I palazzi eleganti evocano atmosfere orientali, le strutture riflesse nei canali ingannano l'occhio e lasciano percepire spazi dilatati, estesi in ogni direzione, un tempo letargico e incantato. In questo contesto, cosi' diverso dagli altri e al contempo cosi' magico, nasce questa collezione di scatti. Questo lavoro mostra le due facce che Venezia ha per Galimberti: il volto che si puo' scorgere solo dall'acqua e quello che e' stato invece tanto raffigurato da grandi artisti come Paolo Monti, il gruppo della Gondola o Fulvio Roiter. Narrare questo primo volto, meno celebrato nel passato storico e artistico e', per Galimberti, l'obiettivo del lavoro.
-I simboli, le icone veneziane vengono decodificate, tracciate e messe in fila come fa un direttore d'orchestra con i suoi orchestrali. Maurizio scandisce con la sua macchina e con le sue azioni ripetitive il movimento perpetuo di una città in armonia tra l'acqua e il cielo-.
(Denis Curti)
La mostra Polaroid Venezia e' accompagnata dall'omonimo catalogo pubblicato da Contrasto.
L'esposizione, curata da Denis Curti, raccoglie l'esperienza fotografica dedicata alla città lagunare, dove Galimberti e' sbarcato su invito di un collezionista e della Galleria Bugno, con l'intento di raccontarne il fascino eterno. Il progetto -Venezia- e' parte di uno sguardo piu' articolato dedicato alle città, che trova le sue origini in -New York-, si evolve in -Venezia- e vede il suo futuro prossimo in -Berlino-.
-New York e' un luogo senza fine, che mi ha reso la vita difficile, ma mi ha dato anche la possibilità di trovare nuove soluzioni creative. E' stata una sorta di palestra indispensabile per affrontare una prova ancora piu' difficile, quella di fotografare Venezia, il suo esatto opposto-
(Maurizio Galimberti).
Con Venezia, Galimberti si e' trovato a dover dimenticare gli esercizi di stile compiuti nel contesto newyorkese. Non piu' prospettive geometriche, visioni verticali ed equilibri marcati tra pieni e vuoti. Venezia e' una città labirintica, circolare, in cui il regolare incedere delle vie e' costantemente deviato o interrotto dall'incessante scorrere dell'acqua. I palazzi eleganti evocano atmosfere orientali, le strutture riflesse nei canali ingannano l'occhio e lasciano percepire spazi dilatati, estesi in ogni direzione, un tempo letargico e incantato. In questo contesto, cosi' diverso dagli altri e al contempo cosi' magico, nasce questa collezione di scatti. Questo lavoro mostra le due facce che Venezia ha per Galimberti: il volto che si puo' scorgere solo dall'acqua e quello che e' stato invece tanto raffigurato da grandi artisti come Paolo Monti, il gruppo della Gondola o Fulvio Roiter. Narrare questo primo volto, meno celebrato nel passato storico e artistico e', per Galimberti, l'obiettivo del lavoro.
-I simboli, le icone veneziane vengono decodificate, tracciate e messe in fila come fa un direttore d'orchestra con i suoi orchestrali. Maurizio scandisce con la sua macchina e con le sue azioni ripetitive il movimento perpetuo di una città in armonia tra l'acqua e il cielo-.
(Denis Curti)
La mostra Polaroid Venezia e' accompagnata dall'omonimo catalogo pubblicato da Contrasto.
01
ottobre 2008
Maurizio Galimberti – Polaroid Venezia
Dal primo ottobre al 02 novembre 2008
fotografia
Location
FORMA – CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA
Milano, Via Ascanio Sforza, 29, (Milano)
Milano, Via Ascanio Sforza, 29, (Milano)
Biglietti
7.50 euro, ridotto 6 euro, scuole 4 euro
Orario di apertura
10-20, giov 10-22, chiuso il lunedi
Editore
CONTRASTO
Autore
Curatore