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Paolo Novelli – Persona
La galleria Modenarte di Iseo presenta in anteprima il progetto inedito “Persona” del giovane e promettente fotografo di ricerca Paolo Novelli. La mostra, in corso dal 5 Ottobre al 30 Novembre, si snoda attraverso 20 fotografie stampate a mano in bianco e nero, realizzate dal 1997 al 2002, durante una serie di viaggi in Italia e all’estero (in particolare Francia ed Ungheria).
Comunicato stampa
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La galleria Modenarte di Iseo presenta in anteprima il progetto inedito “Persona” del giovane e promettente fotografo di ricerca Paolo Novelli. La mostra, in corso dal 5 Ottobre al 30 Novembre, si snoda attraverso 20 fotografie stampate a mano in bianco e nero, realizzate dal 1997 al 2002, durante una serie di viaggi in Italia e all’estero (in particolare Francia ed Ungheria).
Protagonista di “Persona” è la “fotografia da strada” e l’attenta ed ironica ricerca di immagini che fossero rappresentative dell’uomo contemporaneo, calato nell’attuale contesto urbano; ogni figura indica un’inclinazione, uno stato d’animo dell’uomo di oggi.
L’autore, fedele ad una fotografia in bianco e nero rigorosa, essenziale ed evocativa, riesce nel difficile intento di interpretare, con una visione originale e personale, un genere fotografico ormai radicato nel patrimonio artistico del Novecento.
Non un reportage, né un racconto per immagini, ogni foto va da sé e trova la sua forza in un’idea estemporanea, apparentemente casuale, scovata e rubata al quotidiano, così come è accaduta; ogni immagine “pretende” di riassumere un argomento o un ‘idea; una fotografia istintiva, spontanea e disinteressata, non riconoscendo a priori l’oggetto della propria ricerca; una fotografia di vera emotività ma mai senza controllo.
Come sottolineato nel testo introduttivo dal curatore Salvatore De Angelis: “scatti in essere, pensieri in divenire… ogni immagine potrebbe essere considerata come un profondo aforisma senza morale che, privato di alcuna volontà di compiacere, di impressionare, si svela come dimostrazione tradotta di un accaduto o di un qualcosa che sta per… accadere”; “Novelli osserva e ci restituisce figure beckettiane disturbate e disturbanti, scoperte in attesa, a riposo o in scatti di un divertito realismo, dove la poesia è tutta nel contrappunto di un gesto”.
Ostinato a confrontarsi, ad ogni progetto, con ambiti e tematiche profondamente diverse tra loro (i ritratti di “Vita brevis, Ars longa”, le vedute notturne di “Grigio notte”, gli interni di “Niente più del necessario”), Novelli riesce anche in questo ciclo, nel non facile intento di rinnovare la tradizione, perché, citando Rossini: non tutto ciò che è nuovo è buono, non tutto ciò che è buono è nuovo”.
Paolo Novelli (1976): la vita
In pochi anni è riuscito a farsi notare nel panorama giovanile italiano, grazie ad una fotografia di ricerca in b/n molto variegata ma al contempo personale ed intimista.
La sua produzione spazia dall’originale “fotografia di strada” del progetto “Persona” (1997-2002), alla provocatoria fotografia in studio di “Prayer” (1999), realizzata presso Fabrica (agenzia di giovani creativi della Benetton, allora diretta da Oliviero Toscani).
Negli anni, tra questi due ambiti si sono inseriti interessanti studi, caratterizzati da un spiccato senso della sintesi fotografica, unito ad un’ inusuale carica evocativa e poetica.
Nel 2002 realizza infatti l’intrigante lavoro “Vita Brevis, Ars longa” che per la prima volta affronta, in chiave estetica, il patrimonio scultoreo presente nei principali camposanti monumentali italiani; ottiene ottimi riscontri di critica, importanti nomi della fotografia italiana, come Lanfranco Colombo, Gianni Berengo Gardin e Nino Migliori, sottolineano la grande forza espressiva dei ritratti presentati.
Del 2004 è il progetto “Grigio notte”, legato all’insolito tema della nebbia notturna nel contesto urbano; con queste immagini emerge un’estetica ancor più essenziale e minimalista che evidenzia la propensione ad un bianco e nero rigoroso ed elegante; il tema viene sviluppato con una nuova serie di immagini inedite nel 2006.
Sempre nel 2006, termina “Niente più del necessario” (1998-2006), studio incentrato sulle forme e le linee del bianco e nero, una sorta di dichiarazione d’intenti ed una presa di posizione rispetto alla fotografia contemporanea. Nel 2007 inizia la collaborazione con la galleria di arte contemporanea Modenarte che presenta il lavoro in anteprima, proseguendo nell’autunno del 2008 con il progetto inedito “Persona”.
Diversi i libri che lo riguardano, curati tra gli altri da Lanfranco Colombo, Melania Gazzotti (curatrice del MART di Rovereto), Mauro Corradini e Giampaolo Trotta; numerose e significative le mostre personali in spazi pubblici e privati, tra le altre: Palazzo Comunale di Cremona (2005), Palazzo d’ Accursio di Bologna (2006), Rocca di San Giorgio di Orzinuovi (2006). Nel 2008, presso la Rocca di Cento (Fe), partecipa, con una propria mostra, all’evento “DIECI per CENTO”, inoltre è presente alla “Prima Rassegna di Arti Visive Premio Orzinuovi”. Lavora esclusivamente con macchina analogica, senza uso di flash, stampando a mano le immagini da pellicola, senza interventi in digitale.
Protagonista di “Persona” è la “fotografia da strada” e l’attenta ed ironica ricerca di immagini che fossero rappresentative dell’uomo contemporaneo, calato nell’attuale contesto urbano; ogni figura indica un’inclinazione, uno stato d’animo dell’uomo di oggi.
L’autore, fedele ad una fotografia in bianco e nero rigorosa, essenziale ed evocativa, riesce nel difficile intento di interpretare, con una visione originale e personale, un genere fotografico ormai radicato nel patrimonio artistico del Novecento.
Non un reportage, né un racconto per immagini, ogni foto va da sé e trova la sua forza in un’idea estemporanea, apparentemente casuale, scovata e rubata al quotidiano, così come è accaduta; ogni immagine “pretende” di riassumere un argomento o un ‘idea; una fotografia istintiva, spontanea e disinteressata, non riconoscendo a priori l’oggetto della propria ricerca; una fotografia di vera emotività ma mai senza controllo.
Come sottolineato nel testo introduttivo dal curatore Salvatore De Angelis: “scatti in essere, pensieri in divenire… ogni immagine potrebbe essere considerata come un profondo aforisma senza morale che, privato di alcuna volontà di compiacere, di impressionare, si svela come dimostrazione tradotta di un accaduto o di un qualcosa che sta per… accadere”; “Novelli osserva e ci restituisce figure beckettiane disturbate e disturbanti, scoperte in attesa, a riposo o in scatti di un divertito realismo, dove la poesia è tutta nel contrappunto di un gesto”.
Ostinato a confrontarsi, ad ogni progetto, con ambiti e tematiche profondamente diverse tra loro (i ritratti di “Vita brevis, Ars longa”, le vedute notturne di “Grigio notte”, gli interni di “Niente più del necessario”), Novelli riesce anche in questo ciclo, nel non facile intento di rinnovare la tradizione, perché, citando Rossini: non tutto ciò che è nuovo è buono, non tutto ciò che è buono è nuovo”.
Paolo Novelli (1976): la vita
In pochi anni è riuscito a farsi notare nel panorama giovanile italiano, grazie ad una fotografia di ricerca in b/n molto variegata ma al contempo personale ed intimista.
La sua produzione spazia dall’originale “fotografia di strada” del progetto “Persona” (1997-2002), alla provocatoria fotografia in studio di “Prayer” (1999), realizzata presso Fabrica (agenzia di giovani creativi della Benetton, allora diretta da Oliviero Toscani).
Negli anni, tra questi due ambiti si sono inseriti interessanti studi, caratterizzati da un spiccato senso della sintesi fotografica, unito ad un’ inusuale carica evocativa e poetica.
Nel 2002 realizza infatti l’intrigante lavoro “Vita Brevis, Ars longa” che per la prima volta affronta, in chiave estetica, il patrimonio scultoreo presente nei principali camposanti monumentali italiani; ottiene ottimi riscontri di critica, importanti nomi della fotografia italiana, come Lanfranco Colombo, Gianni Berengo Gardin e Nino Migliori, sottolineano la grande forza espressiva dei ritratti presentati.
Del 2004 è il progetto “Grigio notte”, legato all’insolito tema della nebbia notturna nel contesto urbano; con queste immagini emerge un’estetica ancor più essenziale e minimalista che evidenzia la propensione ad un bianco e nero rigoroso ed elegante; il tema viene sviluppato con una nuova serie di immagini inedite nel 2006.
Sempre nel 2006, termina “Niente più del necessario” (1998-2006), studio incentrato sulle forme e le linee del bianco e nero, una sorta di dichiarazione d’intenti ed una presa di posizione rispetto alla fotografia contemporanea. Nel 2007 inizia la collaborazione con la galleria di arte contemporanea Modenarte che presenta il lavoro in anteprima, proseguendo nell’autunno del 2008 con il progetto inedito “Persona”.
Diversi i libri che lo riguardano, curati tra gli altri da Lanfranco Colombo, Melania Gazzotti (curatrice del MART di Rovereto), Mauro Corradini e Giampaolo Trotta; numerose e significative le mostre personali in spazi pubblici e privati, tra le altre: Palazzo Comunale di Cremona (2005), Palazzo d’ Accursio di Bologna (2006), Rocca di San Giorgio di Orzinuovi (2006). Nel 2008, presso la Rocca di Cento (Fe), partecipa, con una propria mostra, all’evento “DIECI per CENTO”, inoltre è presente alla “Prima Rassegna di Arti Visive Premio Orzinuovi”. Lavora esclusivamente con macchina analogica, senza uso di flash, stampando a mano le immagini da pellicola, senza interventi in digitale.
05
ottobre 2008
Paolo Novelli – Persona
Dal 05 ottobre al 07 dicembre 2008
fotografia
Location
GALLERIA MODENARTE
Iseo, Vicolo Portelle, 8, (Brescia)
Iseo, Vicolo Portelle, 8, (Brescia)
Orario di apertura
dal Martedì al Venerdì 10.30-12.30 e 15.30-19.30 Sabato 10.30-12.30 e 15.00-19.00
Domenica e Lunedì chiuso
Vernissage
5 Ottobre 2008, ore 11
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore